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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9993 del 11 ottobre 1990
«Il contratto di trasporto, a differenza del contratto di spedizione che è una sottospecie del mandato, avente quale causa specifica l'organizzazione da parte dello spedizioniere di una serie di operazioni finalizzate al trasporto, è caratterizzato...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 931 del 26 gennaio 1995
«In tema di contratto di trasporto di cose, l'esercizio del diritto di «contrordine» del mittente (art. 1685 c.c.), che non è soggetto ad una forma determinata, non richiede il consenso da parte di chi effettua la consegna, né il suo concorso nella...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3054 del 25 maggio 1979
«Nel contratto di trasporto di cose il mittente ha diritto di modificare, nel corso dell'esecuzione del contratto, le disposizioni già impartite al vettore in ordine alle modalità di pagamento da parte del destinatario dei crediti da cui è gravata...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1288 del 7 marzo 1981
«Poiché l'esatta esecuzione del contratto di trasporto non si esaurisce nell'attività di trasferimento delle cose da luogo a luogo — che pur ne costituisce il dato peculiare dal punto di vista economico — ma comprende altresì l'adempimento delle...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2093 del 4 maggio 1978
«Quando le merci, oggetto di un contratto di trasporto, siano state messe a disposizione del destinatario nel luogo pattuito, il loro mancato scarico e collocamento in deposito non possono essere imputati al vettore per omessa richiesta di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 25117 del 13 dicembre 2010
«La "messa a disposizione" prevista dall'articolo 1687 c.c. è un'operazione inerente al trasporto, consistente nel mettere a terra la cosa trasportata nel luogo di destinazione indicato nel contratto, crei è normalmente obbligato il vettore, che...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5700 del 10 giugno 1999
«Il trasportatore obbligato ex recepto a risarcire il danno al destinatario della merce perché sottratta nei suoi magazzini ove l'aveva messa a sua disposizione per il ritiro deve corrispondergli anche l'Iva versata al venditore non potendo più...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9357 del 11 settembre 1990
«Il servizio di cosiddetto handling negli aereoporti, che ha oggetto una serie di attività volte all'assistenza a terra dei passeggeri ed allo sbarco, custodia e riconsegna delle merci, senza comportare una dipendenza o «proposizione» dell'impresa...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4195 del 22 febbraio 2010
«La "messa a disposizione", quale obbligazione accessoria e funzionale all'esecuzione del contratto di trasporto prevista dall'art. 1687 c.c., consiste nello scaricare a terra, dal mezzo adibito a trasporto e nel luogo fissato per la riconsegna, la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24400 del 1 dicembre 2010
«In tema di contratto di trasporto ed anche nell'ipotesi di vendita con spedizione, la legittimazione a domandare il risarcimento del danno per inesatto adempimento nei confronti del vettore spetta, alternativamente, al destinatario od al mittente,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9369 del 24 settembre 1997
«I diritti derivanti dal contratto di trasporto di cose — che si configura come contratto a favore di terzi — spettano esclusivamente al destinatario e non al mittente con la conseguenza che quest'ultimo non è legittimato ad agire nei confronti del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3665 del 21 febbraio 2006
«In tema di trasporto di cose, il diritto del destinatario deriva direttamente dal contratto, anche se subordinato, per il suo perfezionamento, ad un atto di adesione successivo con il quale egli si sostituisce al mittente nei diritti nascenti dal...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4650 del 11 maggio 1999
«In tema di contratto di trasporto di cose - che si configura come contratto a favore di terzi - il destinatario, dopo che abbia chiesto o comunque ricevuto la consegna della merce, acquista tutti i diritti nascenti dal contratto, compreso quello...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8854 del 10 ottobre 1996
«In tema di trasporto di cose, poiché ai sensi dell'art. 1689 c.c. il destinatario diviene titolare dei diritti nascenti dal contratto solo dal momento in cui, verificatesi le condizioni previste dal citato articolo, può chiederne la riconsegna al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1775 del 26 marzo 1981
«Il pagamento al vettore dei crediti derivanti dal trasporto e degli assegni da cui le merci siano gravate — integrando un'applicazione particolare del principio di autotutela di cui all'art. 1460 c.c. — costituisce condizione per l'esercizio...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4822 del 20 settembre 1979
«Dal disposto del secondo comma dell'art. 1689 c.c. e dal successivo art. 1692, nel contratto di trasporto di cose da consegnarsi a persona diversa dal mittente, qualora la cosa spedita sia gravata di assegni, l'obbligo del pagamento degli stessi...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1034 del 1 maggio 1978
«In tema di trasporto di cose, qualora una parte del carico sia andata perduta o sia rimasta danneggiata, ed il destinatario abbia chiesto ed ottenuto la riconsegna della restante parte, trova applicazione l'art. 1689 primo comma Cod. civ., in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1588 del 26 aprile 1977
«Nel trasporto di cose, il diritto del destinatario di ottenere la riconsegna è condizionato al soddisfacimento di tutti i crediti derivanti al vettore dal contratto (art. 1689 secondo comma cod. civ.), e, pertanto, non solo del corrispettivo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9629 del 16 giugno 2003
«In un contratto di trasporto marittimo di merci, qualora venga pattuito che la consegna deve essere effettuata dal vettore solo dietro esibizione e riconsegna della polizza di carico, se la legge del luogo di arrivo prevede il necessario...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16643 del 19 giugno 2008
«In tema di trasporto marittimo, nell'ipotesi di merce trasportata da consegnare solo su presentazione e restituzione della polizza di carico, il caricatore, fissando tale modalità di consegna della merce, si garantisce l'avvenuto adempimento del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8830 del 11 agosto 1995
«Nel trasporto marittimo di cose a carico totale o parziale, il giratario della polizza di carico può agire per il risarcimento dei danni da mancata consegna della merce convenendo in giudizio l'armatore-vettore risultante dalla polizza e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 940 del 15 febbraio 1982
«Nel trasporto terrestre, qualora mittente e vettore stabiliscano che la riconsegna della merce al destinatario debba avvenire contro esibizione di un documento che legittimi quest'ultimo a ritirare le cose trasportate, tale documento è costituito...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3147 del 12 maggio 1981
«Qualora il vettore assuma con il mittente — a tutela di uno specifico interesse dello stesso, antagonistico rispetto a quello del destinatario una particolare obbligazione, diversa ed autonoma rispetto a quelle derivanti dal contratto di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2392 del 18 maggio 1978
«La girata della polizza di carico (risultante, nella specie, sottoscritta da un agente del caricatore) non può costituire valido equipollente della sottoscrizione del contratto, in quanto la firma per girata, valendo a trasferire ad un altro...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16572 del 25 novembre 2002
«In materia contrattuale, qualora il contratto di trasporto di cose sia accompagnato dalla clausola c.d. di assegno, il vettore è obbligato ad esigere il prezzo della merce trasportata, dal destinatario cui esegue la consegna.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6223 del 3 giugno 1991
«Il vettore il quale non rifiuti la consegna delle cose oggetto del contratto di trasporto, e non provveda ad informare il mittente delle difficoltà di esazioni, nel caso in cui il destinatario non paghi i crediti derivanti dal trasporto e gli...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1327 del 24 febbraio 1984
«In tema di responsabilità del vettore nei confronti del mittente come disciplinata dall'art. 1692 cod. civ., a differenza dei crediti propri del vettore verso il mittente, derivanti dal contratto di trasporto (nel quale il mittente stesso assume...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8755 del 3 settembre 1998
«Nel contratto di trasporto di cose, il dubbio sull'esecuzione della prestazione da parte del vettore si risolve in mancata esecuzione di questa e spetta al vettore dimostrare che la prestazione è stata eseguita esattamente o che non è possibile...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6841 del 19 giugno 1993
«L'esecuzione del contratto di trasporto non si esaurisce nell'attività di trasferimento della merce da luogo e a luogo, ma comprende altresì l'adempimento delle altre obbligazioni accessorie, necessarie al raggiungimento del fine pratico...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20756 del 28 settembre 2009
«In tema di contratto di trasporto, qualora il vettore, al di fuori dell'ipotesi di trasporto cumulativo, si avvalga di altro vettore con cui stipuli un contratto di subtrasporto, non sussiste responsabilità solidale dei diversi vettori per...»