-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 195 del 21 gennaio 1985
«L'art. 100 della legge fallimentare, il quale, in applicazione del principio fissato dal precedente art. 43, circa la perdita della capacità processuale del fallito nelle cause relative a rapporti patrimoniali compresi nel fallimento, stabilisce...»
-
Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 20910 del 11 ottobre 2011
«Per far valere il credito tributario nei confronti del fallimento l'Amministrazione finanziaria o l'esattore debbono presentare l'istanza di insinuazione tardiva nel termine annuale previsto dall'art. 101 legge fall., senza che i diversi e più...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 596 del 15 marzo 1999
«In tema di misure cautelari personali, il provvedimento con il quale il giudice dispone la sospensione dei termini di custodia cautelare a norma dell'art. 304 c.p.p. può essere adottato dallo stesso giudice che ha emesso la sentenza anche dopo il...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 35599 del 17 settembre 2012
«La parte civile è priva di interesse a proporre impugnazione avverso la sentenza di proscioglimento dell'imputato per improcedibilità dell'azione penale dovuta a difetto di querela, trattandosi di pronuncia penale meramente processuale priva di...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11186 del 9 novembre 1994
«Il principio della conservazione del mezzo di impugnazione impropriamente proposto può operare soltanto quando abbia tutti i requisiti sostanziali e formali del mezzo che si sarebbe dovuto correttamente proporre. Ne consegue che qualora avverso...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 41136 del 19 novembre 2001
«È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 593 comma terzo c.p.p., come modificato dall'art. 18 della legge 24 novembre 1999 n. 468 (il quale ha previsto, tra l'altro, la inappellabilità delle sentenze di...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 23776 del 7 luglio 2006
«Nell'ambito della recente novella introdotta con la L. n. 46 del 2006, che ha reso inappellabili le sentenze di proscioglimento, la disciplina transitoria della citata legge, che impone la dichiarazione di inammissibilità dell'appello nel caso di...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 12644 del 11 aprile 2006
«In materia di reati doganali non è consentito al giudice d'appello che rilevi l'incertezza sull'ammontare dei diritti di confine disporre la rinnovazione del giudizio di primo grado non ricorrendo nella specie alcuna delle nullità indicate...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3344 del 1 febbraio 2005
«La prescrizione di cui all'art. 604, comma 6, c.p.p., di disporre «occorrendo» la rinnovazione del dibattimento qualora il giudice di appello riconosca erronea la dichiarazione del giudice di primo grado che il reato è estinto o che l'azione...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 22436 del 27 ottobre 2011
«L'atto di riassunzione del processo non introduce un nuovo procedimento, ma esplica esclusivamente la funzione di consentire la prosecuzione di quello già pendente, con la conseguenza che tale atto non deve necessariamente riproporre tutte le...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 950 del 18 gennaio 2005
«In tema di conclusione del processo civile, il provvedimento di estinzione del giudizio, adottato dal tribunale in composizione unipersonale o monocratica, ai sensi dell'art. 305 c.p.c., ha il contenuto sostanziale di una sentenza, in quanto...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5163 del 9 maggio 1991
«Il provvedimento con cui il collegio — nel giudizio di appello — dichiari l'estinzione del processo, ancorché emesso nella forma dell'ordinanza e non di sentenza, non è soggetto a reclamo al collegio stesso, ma la parte che ha interesse a...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14592 del 22 giugno 2007
«Il provvedimento dichiarativo dell'estinzione del processo adottato dal giudice monocratico del tribunale ha natura sostanziale di sentenza, ancorché sia pronunciato in forma di decreto; pertanto, quando sia stato pronunciato in primo grado, è...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6296 del 18 aprile 2003
«È manifestamente infondata, in riferimento all'art. 24 Cost., la questione di legittimità costituzionale dell'art. 308 c.p.c., nella parte in cui, richiamando l'art. 178 dello stesso codice, stabilisce in dieci giorni il termine, perentorio, per...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11946 del 8 agosto 2003
«Nel procedimento avanti al giudice di pace, l'art. 319 c.p.c. consente alle parti di costituirsi in cancelleria o in udienza, garantendo loro libertà di forme, sicché ben può il convenuto considerarsi esonerato dall'onere di presentare la comparsa...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18 del 4 gennaio 2010
«Nel procedimento davanti al giudice di pace non è configurabile una distinzione tra udienza di prima comparizione e prima udienza di trattazione, cosicché, dopo la prima udienza, non essendo più possibile proporre nuove domande o eccezioni o...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10331 del 21 aprile 2008
«In tema di procedimento davanti al giudice di pace, la maggiore snellezza del rito da osservare non comporta deroghe al sistema delle preclusioni delineato dalla disciplina del giudizio davanti al tribunale in composizione monocratica cui l'art....»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17992 del 7 settembre 2004
«Il rito davanti al giudice di pace è caratterizzato dallo stesso regime di preclusioni che assiste il procedimento davanti al tribunale, le cui disposizioni sono pur sempre applicabili in mancanza di diversa disciplina, con la conseguenza che dopo...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 520 del 16 gennaio 2012
«La qualità di parte legittimata a proporre appello o ricorso per cassazione, come a resistervi, spetta ai soggetti che abbiano formalmente assunto la veste di parte nel previo giudizio di merito, con la conseguenza che va dichiarata inammissibile...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12692 del 30 maggio 2007
«Qualora una sentenza sia stata emessa nei confronti di diversi soggetti, essa può essere impugnata congiuntamente da parte di tutti i suoi destinatari, richiedendosi soltanto che ciascuno di essi abbia un proprio interesse a proporre...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14106 del 3 agosto 2012
«Qualora nel corso del giudizio di primo grado si verifichi la morte della parte costituita, il difensore di questa, come non ha il potere di proporre impugnazione avvalendosi della procura ormai estinta, a nulla rilevando la maggiore o minore...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6949 del 22 maggio 2001
«Nel caso in cui l'estinzione di una società per incorporazione in un'altra, verificatasi nel corso del giudizio di primo grado non sia stata dichiarata ai sensi dell'art. 300 c.p.c. dal difensore munito di procura anche per il giudizio di appello,...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 26893 del 15 dicembre 2006
«In tema di impugnazione della sentenza pronunciata nei confronti del dante causa, la parte che assuma di avere la qualità di erede assolve l'onere probatorio in ordine alla propria legittimazione processuale attraverso la produzione documentale...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1339 del 21 febbraio 1996
«Nel giudizio di riscatto promosso dal conduttore di un immobile urbano nei confronti dell'acquirente, quest'ultimo ove richieda al venditore di essere garantito nell'eventualità della pronuncia di riscatto, propone una domanda di garanzia per...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5992 del 17 aprile 2012
«L'interventore adesivo non ha un'autonoma legittimazione ad impugnare (salvo che l'impugnazione sia limitata alle questioni specificamente attinenti la qualificazione dell'intervento o la condanna alle spese imposte a suo carico), sicché la sua...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5744 del 10 marzo 2011
«L'interventore adesivo in primo grado non ha autonoma facoltà di proporre appello nell'ipotesi in cui la parte adiuvata non si sia avvalsa del diritto a proporre impugnazione o abbia fatto acquiescenza alla decisione ad essa sfavorevole, salvo che...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 27762 del 11 dicembre 2013
«In ipotesi di fusione per incorporazione, la società incorporata non si estingue ai sensi del vigente art. 2504 bis c.c., con la conseguenza che, ove quest'ultima fosse già mandataria per la gestione di un credito e delle relative controversie in...»
-
Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 6728 del 4 maggio 2012
«Il termine per proporre appello deve essere qualificato come termine a decorrenza successiva, con la conseguenza che, ove il "dies ad quem" del medesimo vada a scadere nella giornata di sabato, esso è prorogato al primo giorno seguente non...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2113 del 14 febbraio 2012
«Nell'ipotesi in cui il giudizio d'appello si sia svolto nella contumacia di una parte, ancorchè erroneamente dichiarata, la notifica della sentenza conclusiva del relativo giudizio, ove sia avvenuta nelle mani della parte personalmente, è idonea a...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17079 del 3 agosto 2007
«Qualora il giorno di scadenza del termine breve per proporre ricorso per cassazione, previsto dall'art. 325 c.p.c., sia il 29 giugno, la scadenza viene prorogata al giorno seguente non festivo, a norma dell'art. 155, ultimo comma, del codice di...»