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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10027 del 23 settembre 2000
«Ai fini della individuazione della qualità di pubblico ufficiale, l'ente delle Ferrovie dello Stato, anche dopo la trasformazione in Spa, conserva le connotazioni proprie della originaria natura pubblicistica; conseguentemente non viene meno la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6347 del 8 febbraio 2013
«...l'imputato, munito di un megafono, dirigeva un corteo che scandiva slogan di natura intimidatoria e violenta, lanciava corpi contundenti all'indirizzo delle Forze dell'ordine ed inneggiava alla morte di un ispettore di Polizia ucciso in servizio).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9475 del 7 novembre 1996
«Il reato di pubblicazione o diffusione di notizie false, esagerate o tendenziose, atte a turbare l'ordine pubblico (art. 656 c.p.), è un reato di pericolo, sicché nulla rileva, ai fini della sua esclusione, il fatto che non si sia verificato alcun...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11514 del 12 novembre 1987
«...sussistenza della contravvenzione di cui all'art. 658 c.p. è sufficiente che l'annunzio di disastri, infortuni o pericoli inesistenti sia idoneo a suscitare allarme presso l'autorità, gli enti o le persone che esercitano un pubblico servizio.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5566 del 4 febbraio 2014
«Non è viziata l'ordinanza del giudice che, nel respingere la richiesta presentata da più imputati di sostituzione della misura della custodia cautelare con quella degli arresti domiciliari, dia una motivazione "collettiva" delle ragioni della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2597 del 27 febbraio 1998
«Premesso che la ratio delle incriminazioni di cui all'art. 671 c.p. (impiego di minori nell'accattonaggio) è di impedire l'impiego di minori in una attività che li sottrae all'istruzione e all'educazione, avviandoli all'ozio ed esponendoli al...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11376 del 25 novembre 1992
«Il sistematico impiego di minori nell'attività di accattonaggio, che li sottrae all'istruzione ed all'educazione, avviandoli all'ozio, col pericolo di poter diventare viziosi o addirittura delinquenti, si inquadra nella contravvenzione prevista...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 620 del 9 gennaio 2014
«...misura cautelare della custodia in carcere, deve essere disposto con rinvio per consentire una nuova deliberazione, diretta a correggere i vizi del provvedimento annullato, con emissione, ove del caso, di un titolo restrittivo valido ed operativo.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9027 del 25 febbraio 2003
«...alla manutenzione ordinaria e alla conservazione delle parti e servizi comuni, ma anche del potere di ordinare lavori di manutenzione straordinaria che rivestano carattere urgente, con obbligo di riferirne alla prima assemblea dei condomini.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7764 del 7 agosto 1996
«L'amministratore è infatti titolare ope legis — salvo diverse disposizioni statutarie o regolamentari — non solo del dovere di erogazione delle spese attinenti alla manutenzione ordinaria e alla conservazione delle parti e servizi comuni...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15752 del 8 novembre 2002
«...appartenenti ad un unico ufficio — prevista per ragioni di organizzazione interna e di migliore fruibilità del servizio giustizia — e non già un riparto di competenza territoriale, rispetto al quale siano configurabili questioni di competenza.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6792 del 24 maggio 2000
«Se la scrittura, redatta in forma di memoria, sia stata, peraltro, notificata alla parte ricorrente, con le modalità del controricorso, dall'ufficiale giudiziario del luogo ove ha sede l'ufficio giudiziario procedente (e, quindi, in applicazione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 19223 del 21 settembre 2011
«Nel condominio di edifici, il principio secondo cui l'esistenza dell'organo rappresentativo unitario non priva i singoli condòmini del potere di agire a difesa di diritti connessi alla detta partecipazione, né, quindi, del potere di intervenire...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4455 del 28 marzo 2001
«Ai fini della decorrenza del termine annuale dalla cessazione dell'attività, entro il quale, ai sensi dell'art. 10 L. fall., può essere dichiarato il fallimento dell'imprenditore, il principio della effettività, alla cui stregua l'acquisizione...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1521 del 23 gennaio 2013
«...fallimento, all'esito negativo della pronuncia di concordato) e di assorbimento (dei vizi del provvedimento di rigetto in motivi di impugnazione del successivo fallimento) che determina una mera esigenza di coordinamento fra i due procedimenti.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13412 del 8 giugno 2006
«...regionale in tema di ripartizione delle competenze in conformità alla distinzione tra organi di indirizzo e di controllo pubblico-amministrativo ed organi responsabili dell'ente della gestione amministrativa dei suoi servizi (art. 1 legge reg.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8211 del 29 aprile 2004
«Nelle Regioni a statuto ordinario, la costituzione con legge regionale di un servizio legale interno, cui venga istituzionalmente demandato il patrocinio e l'assistenza in giudizio della Regione (nella specie: art. 3 della legge della Regione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11848 del 21 maggio 2009
«...della Giunta Provinciale di assegnazione al dirigente del servizio legale degli atti di gestione del contenzioso - dalla previsione (art. 40), generica, di conformità dei provvedimenti della Giunta alla volontà del Presidente della Provincia).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2878 del 26 febbraio 2003
«La legittimazione a promuovere giudizi in rappresentanza dell'ente Comune compete in via primaria al sindaco e può spettare al segretario generale, nella sua qualità di dirigente di ufficio dirigenziale generale, solo in quanto tale potestà sia...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10045 del 11 ottobre 1993
«L'autorizzazione a stare in giudizio, necessaria perché un ente pubblico possa agire o resistere in causa, attiene alla legitimatio ad processum, ossia all'efficacia e non alla validità della costituzione dell'ente medesimo; essa, pertanto, può...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21811 del 11 ottobre 2006
«Qualora la società in liquidazione promuova il giudizio per mezzo del precedente amministratore, ormai privo di poteri rappresentativi, il vizio che ne consegue concerne la capacità processuale della medesima società, in quanto relativo alla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19528 del 29 settembre 2004
«...il principio di cui in massima, la S.C. ha ritenuto che fosse maturata una preclusione alla possibilità, per il fallimento, di produrre nel giudizio di appello l'autorizzazione in questione e quindi di sanare l'originario vizio di rappresentanza).»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7066 del 14 aprile 2004
«La mancanza di autorizzazione del curatore, da parte del giudice delegato, a stare in giudizio in nome e per conto del fallimento si risolve nel difetto di legittimazione processuale; il relativo vizio, pertanto, resta sanato quando venga...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8493 del 22 giugno 2000
«E, poiché il difetto non attiene ai poteri del rappresentante, ma alla titolarità del diritto in capo al rappresentante, la ratifica dell'attività svolta dal rappresentante non vale a sanare il vizio, che trae origine dal difetto dei poteri del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 272 del 14 gennaio 1998
«Tanto la ratifica, quanto la conseguente sanatoria devono ritenersi ammissibili anche in relazione ad eventuali vizi inficianti la procura originariamente conferita al difensore da soggetto non abilitato a rappresentare la società in giudizio,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8828 del 11 agosto 1995
«Ne consegue che una siffatta pronuncia, essendo suscettibile di passare in giudicato, se non specificamente impugnata, non può essere rimossa dal surriferito comportamento della parte, ove non sia riscontrata la sussistenza di vizi propri della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23670 del 15 settembre 2008
«Tanto la ratifica, quanto la conseguente sanatoria devono ritenersi ammissibili anche in relazione ad eventuali vizi inficianti la procura originariamente conferita al difensore da un soggetto non abilitato a rappresentare la società in giudizio,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5862 del 13 marzo 2007
«Ne consegue che, in assenza del potere rappresentativo in capo all'amministratore in relazione all'azione esercitata, la mancata costituzione del rapporto processuale per difetto della legittimazione processuale inscindibilmente connessa al potere...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10370 del 30 luglio 2001
«La proposizione da parte del lavoratore nei confronti del datore di lavoro della domanda per conseguire le prestazioni derivanti dall'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro dà luogo al vizio di difetto di legittimazione passiva ad causam,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11190 del 27 ottobre 1995
«...i vizi della cosa venduta, chiedendo la riduzione del prezzo, non solo nei confronti del venditore ma anche di soggetto che, nonostante talune particolarità delle vicende, risultava qualificabile solo quale rappresentante dello stesso venditore).»