-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2355 del 14 maggio 1978
«La prelazione del creditore ipotecario, ritualmente ammesso al passivo fallimentare, si estende automaticamente, e, quindi, anche in difetto di un'espressa istanza in tal senso del creditore medesimo, ai frutti civili prodotti dall'immobile...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2541 del 3 maggio 1979
«In tema di vendita di beni del fallimento, poiché le disposizioni del codice di rito, relative al processo di esecuzione, trovano applicazione solo in quanto compatibili con le specifiche norme che regolano il procedimento concorsuale (art. 105...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4084 del 13 luglio 1979
«L'ammissibilità dell'impugnazione per revocazione, a norma dell'art. 395 n. 2 c.p.c., per il sopravvenuto accertamento della falsità dei documenti decisivi, che sia contenuto in una sentenza penale secondo la previsione degli artt. 380 e 480...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6495 del 15 dicembre 1980
«La tardività del deposito dell'istanza di trasmissione del fascicolo d'ufficio del procedimento di merito, in quanto non effettuato, unitamente a quello del ricorso per cassazione, nel termine perentorio di venti giorni dalla notificazione di...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1037 del 19 febbraio 1981
«Quando la composizione del collegio giudicante è indicata in modo identico sia nel verbale di udienza, sia nell'intestazione del provvedimento denunciato, deve ritenersi, fino a prova contraria, per la presunzione di legittimità che assiste gli...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2180 del 13 aprile 1981
«Al fine di negare la validità della notificazione a persona giuridica, eseguita con consegna di copia dell'atto a mani di soggetto rinvenuto presso la sede di detta destinataria e qualificatosi come «impiegato» della medesima, non è sufficiente la...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5551 del 22 ottobre 1981
«La richiesta d'ufficio di regolamento di competenza, secondo la previsione dell'art. 45 c.p.c., postula che il giudice adito dichiari la propria incompetenza per ragioni di materia o di territorio inderogabili, e che il giudice, davanti al quale...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5760 del 13 ottobre 1981
«La ripartizione dei compiti fra il tribunale ordinario e quello per i minorenni, che costituiscono uffici nettamente distinti per composizione, circoscrizione e sfera di attribuzioni, attiene, anche quando i due uffici abbiano la stessa sede, alla...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1167 del 24 febbraio 1982
«Pur nell'assenza di alcuna particolare previsione nella L. 11 agosto 1973, n. 533, il rito speciale del lavoro è applicabile al procedimento di revocazione relativo a sentenze pronunciate nelle controversie in materia di lavoro e di previdenza ed...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1476 del 9 marzo 1982
«Nel contratto di associazione in partecipazione agli utili dell'impresa o di uno o più affari, il diritto di recesso, che deve riconoscersi a ciascuno dei contraenti ove manchi la previsione del termine di durata del rapporto, può ritenersi...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1064 del 10 febbraio 1983
«L'art. 409 n. 3 c.p.c., il quale assoggetta al rito del lavoro le controversie inerenti a prestazioni «di opera continuativa e coordinata, prevalentemente personale», trova applicazione pure con riguardo a prestazioni d'opera intellettuale (nella...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1540 del 1 marzo 1983
«Mentre la competenza a disporre la revoca di un provvedimento di volontaria giurisdizione per un preesistente vizio di legittimità o per un ripensamento sulle ragioni che indussero ad adottarlo spetta allo stesso giudice che lo ha emesso e,...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1551 del 2 marzo 1983
«Alla stregua del disposto dell'art. 38 (nuovo testo) disp. att. c.c., sulla competenza del tribunale per i minorenni, coordinato con le norme dettate dagli artt. 155 e 317 c.c., 9 della L. 1 dicembre 1970, n. 898 e 710 c.p.c., i provvedimenti di...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3363 del 16 maggio 1983
«Anche nel procedimento camerale per la revisione dell'assegno di divorzio, a norma dell'art. 9 della L. 1 dicembre 1970, n. 898 (sostituito dall'art. 2 della L. 1 agosto 1978, n. 436), nel quale vi sia stata rituale instaurazione fra le parti del...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7426 del 16 dicembre 1983
«Qualora il proprietario di un fondo agisca in via petitoria nei confronti del vicino, denunciando che questi ha realizzato un fabbricato senza rispettare la distanza legale da suoi immobili (già costruiti), e, successivamente, detto convenuto in...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1279 del 23 febbraio 1984
«Anche nel rito processuale del lavoro sono ammissibili sentenze non definitive per risolvere questioni pregiudiziali di merito, atteso che la decisione parziale, oltre a non pregiudicare i diritti delle parti e a non comportare alcuna nullità, non...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1731 del 14 marzo 1984
«Nel rito del lavoro, la fissazione di nuova udienza per la discussione e la pronuncia della sentenza, secondo la previsione dell'art. 429, secondo comma c.p.c., non determina ancora l'apertura della fase di deliberazione della decisione, e,...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4038 del 10 luglio 1984
«L'art. 409 n. 3 c.p.c. include nella sua previsione anche i rapporti in genere di lavoro autonomo professionale aventi i requisiti in esso indicati, compresi, in particolare, i rapporti di assistenza e patrocinio legale, la cui specifica...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4792 del 12 settembre 1984
«La pronuncia sulla litispendenza, benché non inerisca alla competenza stricto sensu, è a questa equiparata agli effetti del regolamento necessario di competenza per esplicita previsione dell'art. 42 c.p.c., in quanto la ritenuta pendenza di una...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1655 del 26 febbraio 1985
«Nel nuovo rito del lavoro, la costituzione del convenuto, che, in violazione del primo comma dell'art. 416 c.p.c., non sia stata effettuata «almeno dieci giorni prima dell'udienza», non è né nulla né inammissibile e comporta soltanto, per il...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3310 del 3 giugno 1985
«Nel nuovo rito del lavoro, il deposito di memorie difensive eseguito in violazione del disposto del secondo comma dell'art. 429 c.p.c. — richiamato, per il giudizio d'appello, dall'ultimo comma dell'art. 437 dello stesso codice — non è causa di...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3874 del 28 giugno 1985
«Al fine dell'esperibilità dell'impugnazione per revocazione, secondo la previsione dell'art. 395 n. 3 c.p.c., l'impossibilità di produrre in giudizio un documento per causa di forza maggiore non è ravvisabile quando il documento stesso si trovava...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1103 del 24 febbraio 1986
«La notificazione del ricorso alle Sezioni Unite della Corte di cassazione, avverso le decisioni del Consiglio di Stato, esula dalla previsione dell'art. 87 del R.D. 17 agosto 1907, n. 642, che regola il diverso caso della notificazione di tali...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3085 del 9 maggio 1986
«Con riguardo alla sentenza d'appello, la motivazione per relationem concreta una carenza di motivazione solo quando consista in un mero rinvio che si esaurisca in una acritica approvazione della decisione soggetta a controllo ed è invece legittima...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3849 del 10 giugno 1986
«Ai sensi dell'art. 4 della L. 11 agosto 1973, n. 533 (modificativo dell'art. 808 c.p.c.) e dell'art. 5 della stessa legge, le controversie previste dall'art. 409 c.p.c. possono essere decise da arbitri, in forma rituale o irrituale, sempre che...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 300 del 16 gennaio 1987
«Il procedimento di revocazione, che si instaura con citazione davanti allo stesso giudice che ha pronunciato la sentenza impugnata, è soggetto, in difetto di diversa previsione, alle norme del rito ordinario, anche con riguardo agli effetti della...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 444 del 21 gennaio 1988
«L'autorizzazione a stare in giudizio, che i competenti organi collegiali del comune conferiscano al sindaco senza limitazione a determinati gradi o fasi, includendo la facoltà d'impugnazione (come deve ritenersi consentito indipendentemente dal...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6524 del 2 dicembre 1988
«Nell'interpretazione di un contratto collettivo, soggetto, per la sua natura privatistica, alle norme di ermeneutica contrattuale dettate dagli artt. 1362 e segg. c.c., non può farsi ricorso all'analogia, prevista, dall'art. 12, secondo comma,...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6742 del 12 dicembre 1988
«Il ricorso incidentale per cassazione è esperibile dalla parte cui è notificato il ricorso principale (artt. 370 e 371 c.p.c.), non anche, pertanto, dal ricorrente principale, in risposta al ricorso incidentale di detta parte, operando, in difetto...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2880 del 15 giugno 1989
«La domanda rivolta a far valere diritti patrimoniali, per attività personale svolta da un affine in secondo grado, nell'ambito della impresa familiare (art. 230 bis c.c.), con caratteri di continuità e coordinamento, ancorché senza vincolo di...»