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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 32649 del 11 agosto 2009
«La prestazione di attività non retribuita a favore della collettività, cui può essere subordinata in mancanza di opposizione del condannato la sospensione condizionale della pena, pur non rivestendo natura di sanzione penale, ha contenuto...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3553 del 23 gennaio 2014
«L'estinzione del reato a seguito della sospensione condizionale della pena non comporta l'estinzione degli effetti penali della condanna, diversi da quelli espressamente previsti, con la conseguenza che di questa deve tenersi conto, ai sensi...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 46273 del 14 dicembre 2011
«In materia di falso, per poter qualificare come certificato amministrativo un atto proveniente da un pubblico ufficiale, devono concorrere due condizioni: a) che l'atto non attesti i risultati di un accertamento compiuto dal pubblico ufficiale...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 16368 del 26 aprile 2011
«Integra il reato di falso ideologico in atto pubblico (art. 479 c.p.), la condotta di colui che, in qualità di medico convenzionato con il Servizio sanitario nazionale, attesti falsamente la sussistenza di turbe comportamentali e psichiche tali da...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3925 del 27 gennaio 2003
«Il momento consumativo del delitto di falso materiale in cambiali è quello in cui si fa, per la prima volta, uso del titolo, vale a dire quando esso esce dalla sfera di disponibilità dell'agente, producendo i suoi effetti giuridici all'esterno nei...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5427 del 27 maggio 1993
«Colui che emette un assegno bancario, falsificando la firma del titolare del conto corrente risponde del delitto di falso previsto agli artt. 485 e 491 c.p. e non anche di quello di emissione di assegno senza autorizzazione. Ciò perché l'agente,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6953 del 15 luglio 1981
«Il fine di procurarsi un vantaggio, nel delitto di falsità in titoli di credito previsto e punito dagli artt. 485 e 491 c.p. sussiste anche nel fatto di chi, falsificando la firma di girata su un assegno di conto corrente, intende superare...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 39410 del 29 novembre 2006
«Integra il delitto di cui all'art. 485 c.p. (falsità in scrittura privata) la condotta di colui che, in qualità di progettista, forma una falsa lettera di presentazione al Comune di un preliminare di accordo di programma per un progetto di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12817 del 6 giugno 2014
«La responsabilità personale e solidale prevista dall'art. 38, secondo comma, cod. civ. a carico di colui che agisce in nome e per conto di un gruppo parlamentare, il quale, a norma dell'art. 14 del regolamento della Camera dei deputati, si...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 29733 del 29 dicembre 2011
«Nell'associazione non riconosciuta la responsabilità personale grava esclusivamente sui soggetti, che hanno agito in nome e per conto dell'associazione, attesa l'esigenza di tutela dei terzi che, nell'instaurazione del rapporto negoziale, abbiano...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4084 del 9 settembre 1978
«La responsabilità di colui che abbia agito in nome e per conto di un'associazione non riconosciuta, di cui all'art. 38 c.c., presuppone nell'agente la veste di rappresentante, ma non è connessa giuridicamente a siffatta qualifica, venendo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6559 del 20 marzo 2014
«Con riferimento alle persone giuridiche, l'espressione "sede amministrativa" risultante dal registro delle imprese è idonea ad esprimere sinteticamente il concetto di sede effettiva, che si identifica con il luogo deputato o stabilmente utilizzato...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8713 del 29 aprile 2015
«Ai sensi dell'art. 151 c.c. la separazione dei coniugi deve trovare causa e giustificazione in una situazione di intollerabilità della convivenza, intesa come fatto psicologico squisitamente individuale, riferibile alla formazione culturale, alla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13747 del 18 settembre 2003
«Condizioni per il sorgere del diritto al mantenimento in favore del coniuge cui non sia addebitabile la separazione sono la non titolarità di adeguati redditi propri, e cioè di redditi che consentano al richiedente di mantenere un tenore di vita...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6864 del 3 aprile 2015
«Nella determinazione dell'assegno di mantenimento deve tenersi conto del tenore di vita "normalmente" godibile in base ai redditi percepiti dalla coppia, e, pertanto, colui al quale è riconosciuto il diritto a quell'assegno può chiedere, per tale...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10116 del 18 maggio 2015
«In tema di rapporti patrimoniali tra coniugi, non sussiste vincolo di solidarietà per le obbligazioni assunte da uno di essi per soddisfare i bisogni familiari pur in presenza di un regime di comunione legale, fatto salvo il principio di...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 17831 del 22 luglio 2013
«Nel procedimento di opposizione al decreto ex art. 148 c.c., la decisione finale può consistere non solo nella conferma o nella revoca del provvedimento, ma anche in una statuizione parzialmente modificativa, che può tenere conto anche dei profili...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17089 del 10 luglio 2013
«Il dovere di mantenere, istruire ed educare la prole, stabilito dall'art. 147 c.c., obbliga i coniugi a far fronte ad una molteplicità di esigenze dei figli, non riconducibili al solo obbligo alimentare, ma estese all'aspetto abitativo,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17191 del 11 agosto 2011
«L'art. 1, comma primo, della legge 8 febbraio 2006, n. 54, che ha novellato l'art. 155 c.c., nel prevedere il diritto dei minori, figli di coniugi separati, di conservare rapporti significativi con gli ascendenti (ed i parenti di ciascun ramo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6132 del 26 marzo 2015
«Posto che la scelta della residenza del minore va adottata tenendo conto in via esclusiva del suo interesse, il giudice può confermare quella pur illegittimamente ed unilateralmente individuata da uno solo dei genitori, ma che comunque reputi in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18869 del 8 settembre 2014
«Il coniuge separato o divorziato, già affidatario del figlio minorenne, è legittimato "iure proprio", anche dopo il compimento da parte del figlio della maggiore età, ove sia con lui convivente e non economicamente autosufficiente, ad ottenere...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 25248 del 8 novembre 2013
«Lo stato di bisogno, quale presupposto del diritto agli alimenti previsto dall'art. 438 c.c., esprime l'impossibilità per il soggetto di provvedere al soddisfacimento dei suoi bisogni primari, quali il vitto, l'abitazione, il vestiario, le cure...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12158 del 11 giugno 2015
«In tema di delazione dell'eredità, non ha luogo la successione legittima (nella specie, per la somma risultante da un credito su un conto corrente intestato al "de cuius", non oggetto di legato) agli effetti dell'art. 457, secondo comma, cod....»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10643 del 9 maggio 2007
«In tema di eredità giacente, il rigetto, da parte del tribunale in composizione monocratica, della richiesta di fissazione di un termine per il rendiconto e per la liquidazione delle attività (artt. 500 c.c. ) può essere impugnato, sotto forma di...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 11150 del 10 maggio 2013
«In tema di imposta di successione, l'art. 510 c.c., per cui possono giovarsi dell'inventario anche chiamati diversi da quello che ha fatto la dichiarazione, deve essere interpretato nel senso che i beneficiari non sono quelli che hanno accettato...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 18583 del 9 settembre 2011
«Al fine della configurabilità del legato in sostituzione di legittima, occorre che risulti l'intenzione del testatore di soddisfare il legittimario con l'attribuzione di beni determinati senza chiamarlo all'eredità, intenzione che, in mancanza di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6925 del 7 aprile 2015
«In materia di donazione modale, l'imposizione di un onere in capo al donante - sebbene non presenti natura di corrispettivo, trasformando il titolo dell'attribuzione da gratuito in oneroso - comporta una diminuzione di valore della donazione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7044 del 8 aprile 2015
«In tema di scioglimento della comunione, per accertare la divisibilità di un'area comune destinata all'accesso a due fabbricati di diverso proprietario, il giudice deve tener conto della diminuzione del valore complessivo dell'area che sarebbe...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 28679 del 23 dicembre 2011
«In materia di condominio di edifici, è legittima, in quanto posta in essere in esecuzione di una disposizione di regolamento condominiale, avente natura contrattuale, la delibera assembleare che disponga, in deroga al criterio legale di...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 22699 del 4 ottobre 2013
«Per i termini mensili o annuali, fra i quali è compreso quello di decadenza dall'impugnazione ex art. 327 c.p.c., si osserva, a norma degli artt. 155, secondo comma, c.p.c. e 2963, quarto comma, c.c., il sistema della computazione civile, non "ex...»