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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 22170 del 6 giugno 2007
«È configurabile il delitto di cui all'art. 640, comma secondo, c.p. nel caso in cui un soggetto stipuli contratti per la prestazione di servizi — successivamente effettuata — in favore di una P.A., ponendo in essere artifici o raggiri consistiti...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9786 del 8 marzo 2007
«È configurabile il reato di truffa aggravata ex art. 640, commi primo e secondo, n. 1, c.p., a carico di dipendenti di un ente pubblico i quali, facendo artificiosamente figurare le loro normali prestazioni lavorative come rientranti invece...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7226 del 27 febbraio 2006
«Con la trasformazione dell'ente pubblico economico «Azienda Torinese Mobilità» in società per azioni non è più configurabile l'aggravante inerente alla natura pubblica della persona offesa dal reato di truffa, in quanto la natura eventualmente...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11839 del 11 marzo 2004
«Integra gli estremi del reato di truffa aggravata ai danni di un ente pubblico la clonazione del numero di utenza telefonica dell'ente territoriale comunale, essendo quest'ultimo l'unico titolare dell'interesse patrimoniale protetto dalla norma...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 31424 del 24 luglio 2003
«In tema di truffa è configurabile l'aggravante di cui all'art. 640, comma 1, n. 1 c.p. allorché il reato sia commesso ai danni di una delle aziende speciali istituite dai comuni per la gestione dei servizi pubblici (art. 22 e 23 della L. 8 giugno...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5538 del 11 maggio 2000
«Il medico ospedaliero (nella specie, primario del servizio di radiologia) che, con il pretesto di far evitare a un paziente la trafila burocratica, si fa dare direttamente una somma per effettuare un esame, lasciando intendere che la somma sarà...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5414 del 17 marzo 2004
«La partecipazione alla decisione di un magistrato privo della potestas iudicandi, per ragioni inerenti alla sua qualità o nomina, determina vizio di costituzione del giudice, ai sensi dell'art. 158 c.p.c., e quindi nullità deducibile a norma...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6352 del 19 marzo 2014
«L'omessa, incompleta o inesatta indicazione, nell'atto di citazione e nella relata di notificazione, del nominativo di una delle parti in causa, è motivo di nullità soltanto ove abbia determinato un'irregolare costituzione del contraddittorio o...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6202 del 18 marzo 2014
«La citazione in giudizio notificata ad una società già incorporata in un'altra è nulla per inesistenza della parte convenuta, ma tale nullità, rilevabile d'ufficio, resta tuttavia sanata per effetto della costituzione in giudizio della società...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 896 del 17 gennaio 2014
«In applicazione dell'art. 164, quinto comma, cod. proc. civ., estensibile anche al rito del lavoro, se il giudice di primo grado, stante la costituzione del convenuto, omette di fissare un termine per l'integrazione dell'atto introduttivo del...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1121 del 30 gennaio 1990
«Configura il delitto di truffa aggravata ai sensi dell'art. 640, n. 1 e 61, nn. 9 e 11 il fatto del pubblico funzionario che abbandona il posto clandestinamente, celandolo a chi avrebbe dovuto esserne al corrente, per compiere un'attività...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11789 del 7 settembre 1989
«La normale attività di raccolta del risparmio e di esercizio del credito ha carattere di impresa privata indipendentemente dalla natura pubblica o privata degli enti che la esercitano. Tale principio esclude che gli impiegati degli enti pubblici i...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5195 del 6 giugno 1986
«È configurabile il reato di truffa nel fatto del dipendente di ente pubblico che, adducendo falsi motivi e inducendo così in errore il soggetto passivo si assenti dal servizio e percepisca ugualmente lo stipendio correlativo.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 27719 del 24 giugno 2013
«Commette il delitto di truffa, aggravata ex art. 61, n. 11 c.p., il Presidente di una società (nella specie una spa che gestiva una tratta autostradale) che si faccia rimborsare come spese di rappresentanza quelle, invece, effettuate per...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4564 del 26 febbraio 2014
«Il verbale di conciliazione giudiziale, che ha natura di atto negoziale ancorché redatto con l'intervento del giudice a definizione di una controversia pendente, va interpretato alla stregua degli artt. 1362 e segg. cod. civ., risolvendosi in un...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7770 del 31 marzo 200
«La causa d'incompatibilità del consulente d'ufficio, fondata sulla nomina del medesimo ausiliare in primo e secondo grado, non può essere fatta valere in sede di giudizio di legittimità se non sia stata tempestivamente denunciata con richiesta di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3657 del 8 aprile 1998
«L'art. 192, comma secondo c.p.c., nel prevedere che l'istanza di ricusazione del consulente tecnico d'ufficio dev'essere presentata con apposito ricorso depositato in cancelleria almeno tre giorni prima dell'udienza di comparizione, preclude...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 3872 del 19 febbraio 2014
«Nel suo giudizio sui vizi della sentenza impugnata la Corte di cassazione è vincolata dalla prospettazione della parte. Ne consegue che, ove il giudice d'appello rilevi d'ufficio una eccezione ormai preclusa, se il ricorrente per cassazione si...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6330 del 19 marzo 2014
«L'art. 360, primo comma, n. 4, cod. proc. civ., nel consentire la denuncia di vizi di attività del giudice, non tutela l'interesse all'astratta regolarità dell'attività giudiziaria, ma garantisce solo l'eliminazione del pregiudizio subito dal...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7983 del 4 aprile 2014
«L'omesso esame del fatto decisivo per il giudizio che è stato oggetto di discussione tra le parti, ai sensi dell'art. 360, primo comma, n. 5, cod. proc. civ., come riformato dall'art. 54, comma 1, lett. b), del d.l. 22 giugno 2012, n. 83,...»
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Cassazione civile, Sez. VI-5, ordinanza n. 91 del 7 gennaio 2014
«Il controllo di logicità del giudizio di fatto, consentito dall'art. 360, primo comma, n. 5 cod. proc. civ., non equivale alla revisione del "ragionamento decisorio", ossia dell'opzione che ha condotto il giudice del merito ad una determinata...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3355 del 13 febbraio 2014
«Nelle cause di responsabilità professionale nei confronti degli avvocati, la valutazione prognostica compiuta dal giudice di merito circa il probabile esito dell'azione giudiziale malamente intrapresa o proseguita, sebbene abbia contenuto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2630 del 5 febbraio 2014
«L'interpretazione della domanda spetta al giudice del merito, per cui, ove questi abbia espressamente ritenuto che una certa domanda era stata avanzata - ed era compresa nel "thema decidendum" - tale statuizione, ancorché in ipotesi erronea, non...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8053 del 7 aprile 2014
«L'art. 360, primo comma, n. 5, cod. proc. civ., riformulato dall'art. 54 del d.l. 22 giugno 2012, n. 83, conv. in legge 7 agosto 2012, n. 134, introduce nell'ordinamento un vizio specifico denunciabile per cassazione, relativo all'omesso esame di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4980 del 4 marzo 2014
«Qualora, con il ricorso per cassazione, venga dedotto il vizio di motivazione della sentenza impugnata per l'asserito omesso esame di un documento (nella specie, di due raccomandate, interruttive della prescrizione), è necessario, al fine di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2886 del 10 febbraio 2014
«È inammissibile il ricorso per cassazione ove la parte lamenti l'insufficiente motivazione della sentenza gravata per avere il giudice di merito rigettato la domanda anziché dichiarare la nullità del ricorso introduttivo (dalla stessa redatto),...»
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Cassazione civile, Sez. VI-5, ordinanza n. 187 del 8 gennaio 2014
«Il ricorso per cassazione che contenga mere enunciazioni di violazioni di legge o di vizi di motivazione, senza consentire, nemmeno attraverso una sua lettura globale, di individuare il collegamento di tali enunciazioni con la sentenza impugnata e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2412 del 4 febbraio 2014
«La circostanza che il giudice di merito abbia pronunciato la sentenza sulla base di un documento che si assume non utilizzabile, perché non ritualmente prodotto in giudizio, ove non vi sia controversia sulla irritualità della produzione, integra...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3724 del 23 gennaio 2013
«In tema di appalto pubblico di servizi, non è configurabile il delitto di peculato, ma eventualmente quelli di truffa o malversazione, nella condotta di indebita gestione e destinazione, da parte dell'appaltatore, di somme di provenienza pubblica,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 32863 del 25 agosto 2011
«La fattispecie di peculato si differenzia da quella di truffa, aggravata ai sensi dell'art. 61 n. 9 c.p., perché l'appropriazione ha quale presupposto di fatto il possesso o comunque la disponibilità del bene in capo al soggetto agente, per...»