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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15946 del 26 aprile 2012
«Integra il delitto di tentata concussione la condotta del veterinario di una ASL che, procedendo ad una ispezione di una mensa scolastica, tenti di indurre, anche paventando la possibilità di ulteriori futuri controlli, i dipendenti dell'istituto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 38164 del 24 ottobre 2011
«Integra il delitto di concussione, e non quello di millantato credito aggravato ex art. 61, n. 9, c.p., la condotta posta in essere da un ispettore di polizia municipale addetto ad una sezione di polizia giudiziaria presso una Procura della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15690 del 14 aprile 2009
«Integra il delitto di concussione la condotta dell'imprenditore edile autorizzato alla realizzazione di un programma costruttivo di edilizia convenzionata, che condizioni la conclusione o l'esecuzione del contratto alla dazione, da parte...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1762 del 29 aprile 1999
«È configurabile, nel medesimo fatto ascritto ad ufficiale della Guardia di Finanza, il concorso formale tra concussione e delitto di collusione con estraneo in frode alla Finanza, in quanto diversi sono i beni protetti dalle rispettive norme...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10617 del 3 novembre 1992
«Deve ravvisarsi condotta idonea ad integrare il delitto di concussione tentata nel comportamento del componente di una commissione di esame che, dopo aver rivelato ad un candidato l'esito disastroso degli esami scritti, gli prospetti come unica...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7509 del 26 giugno 1992
«Il mandato di pagamento non appartiene alla competenza esclusiva e diretta del capo dell'amministrazione comunale ovvero di chi è legittimamente autorizzato a sostituirlo, ma rientra anche nelle funzioni del segretario del comune, che concorre...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 36323 del 18 settembre 2009
«Ai fini della configurabilità del delitto di corruzione in atti giudiziari rileva la natura dell'atto compiuto, nel senso che lo stesso deve essere funzionale ad un procedimento giudiziario e porsi quale strumento per arrecare un favore o un danno...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 39290 del 21 ottobre 2008
«Ai fini della configurabilità del delitto di corruzione in atti giudiziari, non tutte le informazioni sugli atti di ufficio assumono carattere segreto o riservato, tali non potendosi ritenere quelle sullo stato dei procedimenti pendenti presso la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 35118 del 20 settembre 2007
«Ai fini della configurabilità del delitto di corruzione in atti giudiziari, è da considerare «processo» anche il procedimento che si celebra dinanzi al giudice fallimentare (nella specie procedura di concordato preventivo), in quanto in esso...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 25418 del 3 luglio 2007
«Il delitto di corruzione in atti giudiziari può essere realizzato anche nella forma della corruzione c.d. susseguente, ed è indifferente, ai fini della sua configurabilità, che l'atto compiuto sia conforme, o non, ai doveri di ufficio....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12409 del 24 marzo 2007
«L'ipotesi di tentativo è configurabile nel delitto di corruzione in atti giudiziari previsto dall'art. 319 ter c.p., attesa la natura di questo quale figura autonoma di reato, allorchè sia posta in essere la condotta tipica con atti idonei e non...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 44971 del 7 dicembre 2005
«Il delitto di corruzione in atti giudiziari si perfeziona non solo quando il pubblico ufficiale riceve un'utilità per compiere un atto contrario ai doveri d'ufficio, ma anche nell'ipotesi in cui accetta una retribuzione o una prestazione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13919 del 14 aprile 2005
«È configurabile il reato di corruzione in atti giudiziari nella condotta del giudice delegato ai fallimenti a carico del quale siano state accertate reiterate violazioni dei doveri nell'esecuzione della funzione giudiziaria, anche se non siano...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 32594 del 24 luglio 2015
«Nel delitto di induzione indebita, previsto dall'art. 319 quater cod. pen., introdotto dalla L. n. 190 del 2012, la condotta si configura come persuasione, suggestione, inganno, pressione morale con più tenue valore condizionante - rispetto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6056 del 10 febbraio 2015
«La minaccia di un danno ingiusto del pubblico ufficiale finalizzata a farsi dare o promettere denaro o altra utilità, posta in essere con abuso della qualità o dei poteri, integra il delitto di concussione e non quello di induzione indebita pur...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 28431 del 1 luglio 2013
«La concussione per costrizione, quale ora prevista come unica figura di concussione dall'art. 317 c.p., a seguito della creazione della nuova figura di reato di cui all'art. 319 quater c.p. (induzione indebita a dare o promettere utilità), nella...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 28412 del 1 luglio 2013
«La induzione, richiesta per la realizzazione del delitto previsto dall'art. 319 quater c.p., così come introdotto dall'art. 1, comma 75, della legge n. 190 del 2012, non è diversa, sotto il profilo strutturale, da quella che già integrava una...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 20428 del 13 maggio 2013
«La induzione, richiesta per la realizzazione del delitto previsto dall'art. 319 quater cod. pen. (così come introdotto dall'art. 1, comma 75 della legge n. 190 del 2012), necessita di una pressione psichica posta in essere dal pubblico ufficiale o...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 17943 del 18 aprile 2013
«Sussiste il delitto di induzione indebita, di cui all'art. 319 quater cod. pen., come introdotto dall'art. 1, comma 75 della legge n. 190 del 2012, quando la minaccia del pubblico ufficiale o dell'incaricato di pubblico servizio si caratterizza...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 17285 del 15 aprile 2013
«Il delitto di induzione indebita a dare o promettere utilità, di cui all'art. 319 quater cod. pen., così come introdotto dall'art. 1, comma 75, l. n. 190 del 2012, pur prevedendo la punibilità di due soggetti, non integra un reato bilaterale, in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16566 del 12 aprile 2013
«La condotta di induzione, che costituisce l'elemento oggettivo del delitto di cui all'art. 319 quater cod. pen., così come introdotto dall'art. 1, comma 75, l. n. 190 del 2012, consiste in un'attività di persuasione, basata sulla maggiore forza...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16154 del 8 aprile 2013
«Ai fini della consumazione del delitto di induzione indebita di cui all'art. 319 quater c.p., come introdotto dall'articolo 1, comma 75 della l. n. 190 del 2012, è sufficiente la promessa di denaro o altra utilità fatta dall'indotto al pubblico...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11794 del 12 marzo 2013
«La induzione, richiesta per la realizzazione del delitto previsto dall'art. 319 quater c.p. (così come introdotto dall'art. 1, comma 75 della legge n. 190 del 2012), necessita di una pressione psichica posta in essere dal pubblico ufficiale o...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11792 del 12 marzo 2013
«La fattispecie di cui all'art. 319 quater c.p., come introdotta dall'art. 1, comma 75 della legge n. 190 del 2012, pur caratterizzandosi come reato bilaterale che punisce anche il destinatario dell'induzione, si pone in termini di continuità...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8695 del 21 febbraio 2013
«La induzione, richiesta per la realizzazione del delitto previsto dall'art. 319 quater c.p., così come introdotto dall'art. 1, comma 75, della legge n. 190 del 2012, non è diversa, sotto il profilo strutturale, da quella che già integrava una...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 37402 del 17 ottobre 2011
«Integra il delitto di istigazione alla corruzione la condotta di colui che formuli al pubblico ufficiale una offerta non determinata, rimettendo la quantificazione al destinatario della richiesta. (Fattispecie in cui era stato offerto al pubblico...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 41339 del 18 dicembre 2006
«Integra il delitto di cui all'art. 322, comma quarto, c.p. (istigazione alla corruzione attiva propria) — e non quello di cui all'art. 228 L. fall. (interesse privato del curatore negli atti del fallimento) — la condotta del pubblico ufficiale...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 28311 del 1 luglio 2003
«Ai fini della configurabilità del delitto di istigazione alla corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio (art. 322, comma 2, c.p.), l'idoneità dell'offerta deve essere valutata con giudizio ex ante, sicché il reato può essere escluso...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15117 del 31 marzo 2003
«Ai fini della configurabilità del delitto di istigazione alla corruzione per atto contrario ai doveri di ufficio, il cui elemento oggettivo è compendiato nell'espressione onnicomprensiva della sollecitazione di promessa, dazione di danaro o altra...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 30268 del 5 settembre 2002
«Per la configurabilità del delitto di istigazione alla corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio non rileva la tenuità della somma di denaro o del valore della cosa offerta al pubblico ufficiale. Le piccole regalie d'uso possono...»