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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8983 del 12 maggio 2004
«Nel procedimento di opposizione al decreto di espulsione amministrativa dello straniero, al giudice è attribuito dall'art. 738 c.p.c., cui rinvia l'art. 13, comma 2, del D.L.vo 25 luglio 1998, n. 286, come modificato dall'art. 3 del D.L.vo 13...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3266 del 19 febbraio 2004
«In materia di opposizione all'espulsione dello straniero, poiché l'art. 244, comma 2, del D.L.vo n. 51 del 1998 dispone che le funzioni del pretore non espressamente attribuite ad altra autorità sono devolute al tribunale in composizione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3354 del 6 marzo 2003
«In tema di espulsione degli stranieri, è inammissibile il ricorso per cassazione avverso il decreto del tribunale di convalida della misura del trattenimento presso un centro di permanenza temporanea disposta dal questore, ai sensi dell'art. 14,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19305 del 21 agosto 2013
«In tema di purgazione dalle ipoteche, qualora uno dei creditori eserciti il diritto, previsto dall'art. 2891 c.c., di far vendere il bene ipotecato richiedendone l'espropriazione, il procedimento di volontaria giurisdizione attivato...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5668 del 5 febbraio 2008
«In tema di estradizione verso l'estero, non sussiste la violazione del principio della doppia incriminabilità previsto dall'art. II del Trattato di estradizione tra Italia e Stati Uniti d'America, ratificato con L. 26 maggio 1984, n. 225, in...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1817 del 14 agosto 1996
«Nessuna delle esigenze cautelari indicate dall'art. 274 c.p.p., come presupposto inderogabile per disporre la custodia cautelare in carcere, riveste carattere punitivo ed emendativo, rispondendo tutte a necessità di ordine processuale o preventivo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 20480 del 18 maggio 2001
«Nelle ipotesi in cui potrebbe essere disposto il rinvio obbligatorio o facoltativo della esecuzione della pena ai sensi degli articoli 146 e 147 c.p., il tribunale di sorveglianza ai sensi dell'art. 47 ter, comma 1 ord. pen. — può applicare ex...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 853 del 13 marzo 1998
«In tema di liberazione condizionale, il fatto che il condannato si trovi in regime di differimento dell'esecuzione della pena, per la sussistenza di taluna delle ragioni indicate negli articoli 146 e 147 c.p., non può essere di ostacolo alla...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9847 del 8 marzo 2007
«In materia di misure di sicurezza personale, il giudice, nell'effettuare la prognosi di pericolosità sociale sotto il profilo penale, non può limitarsi a far proprio il giudizio espresso nella relazione criminologica, ma deve verificare se...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9656 del 8 gennaio 2010
«È illegittimo il provvedimento con cui il Tribunale del riesame sostituisca la misura di sicurezza provvisoria del ricovero presso una casa di cura psichiatrica interna al dipartimento dell'amministrazione penitenziaria con altra misura di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9477 del 28 febbraio 2003
«In tema di misure di sicurezza personali, in caso di proscioglimento per infermità psichica, non può essere disposta, in luogo del ricovero in manicomio giudiziario, l'assegnazione ad una casa di cura e custodia, trattandosi di misure non...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6319 del 21 giugno 1989
«Nell'ipotesi in cui siano di pubblico dominio la natura e la dislocazione di istallazioni militari, deve essere annullata per difetto di motivazione l'ordinanza del tribunale che confermi il provvedimento di cattura emesso a carico di imputato del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9880 del 20 novembre 1996
«Per la consumazione del reato previsto dall'art. 278 c.p. - offesa all'onore o al prestigio del Presidente della Repubblica - non è richiesto che l'offesa diretta a quest'ultimo avvenga col mezzo della stampa, essendo sufficiente la semplice...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 36676 del 6 settembre 2013
«È configurabile il reato di millantato credito nella condotta di millanteria di un avvocato rivolta non al potenziale cliente ma ai suoi familiari, atteso che l'oggetto della tutela penale del reato è il prestigio della P.A. e la condotta...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 30150 del 12 settembre 2006
«...di scarcerazione per comprare il quale l'agente, autista giudiziario, si era fatto consegnare una somma di danaro, millantando credito presso un giudice del Tribunale, in realtà fosse stato già emesso al momento della consegna del denaro).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6191 del 15 febbraio 2001
«La decadenza del pubblico ufficiale dalla carica quale effetto della condanna ad un delitto commesso con abuso di poteri o violazione di doveri inerenti ad una pubblica funzione, pur operando di diritto dal passaggio in giudicato della sentenza —...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1751 del 16 gennaio 2003
«In tema di successione di norme penali nel tempo, qualora trattisi di norme penali «in bianco» (fra le quali rientra l'art. 348 c.p., che punisce l'esercizio abusivo di professioni richiedenti una speciale abilitazione dello Stato), la disciplina...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 35101 del 4 settembre 2003
«Non è configurabile il reato di abusivo esercizio della professione medica nella condotta dell'optometrista che abbia effettuato una correzione prismatica, in quanto si tratta di un'attività consistente nella semplice misurazione della potenza...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 41931 del 4 novembre 2003
«Ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 374, primo comma c.p. (frode processuale), nella nozione di procedimento civile vanno compresi non solo il procedimento di cognizione e quello di esecuzione, ma anche i procedimenti cautelari...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 29262 del 21 luglio 2011
«Integra il reato di false dichiarazioni o attestazioni in atti destinati all'autorità giudiziaria (art. 374 bis c.p.), la donazione di titoli di credito destinati a non essere incassati - depositato in allegato ad atto di appello avverso sentenza...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1789 del 18 settembre 1998
«Nella fattispecie criminosa di cui all'art. 374 bis c.p., l'elemento oggettivo si riferisce all'attività di documentazione, risultante da certificati o da atti, di circostanze non rispondenti al vero e richiede che la suddetta attività...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3446 del 5 dicembre 1995
«La fattispecie di cui all'art. 374 bis c.p. (false dichiarazioni od attestazioni in atti destinati all'autorità giudiziaria) si riferisce a due specifiche attività documentative («dichiarare» e «attestare») e a due specie di documenti...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 47405 del 21 dicembre 2011
«...la decisione del Tribunale che aveva individuato nel solo denaro, e non anche nella promessa di indebiti favori, ritenuta riferibile al diverso reato di corruzione elettorale ex art. 96 del D.P.R. n. 361 del 1957, il corrispettivo suddetto).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3859 del 30 gennaio 2004
«Per la sussistenza del reato di scambio elettorale politico-mafioso, previsto dall'art. 416 ter c.p., non è necessario che, nello svolgimento della campagna elettorale, vengano posti in essere singoli e individuabili atti di sopraffazione o di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 50566 del 13 dicembre 2013
«La realizzazione, in funzione della successiva messa in commercio, di un farmaco privato del suo principio attivo, sostituito con altro di minore o di nessuna efficacia, che non lo renda pericoloso per la salute pubblica integra il reato di cui...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 832 del 18 aprile 1985
«La norma di cui all'art. 1 della L. 29 luglio 1981, n. 406, che punisce tra l'altro la vendita di cassette stereo prive del contrassegno della Siae, non ha innovato circa la natura del reato, che resta finalizzato alla tutela del diritto di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 23886 del 19 giugno 2007
«È legittima la sentenza con cui il Tribunale applichi la pena, ex art. 444 c.p.p., ritenendo le attenuanti generiche equivalenti alla recidiva specifica e reiterata contestata ed alle aggravanti, considerato che solo il divieto di prevalenza delle...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10069 del 11 agosto 1999
«Il giudice di appello che, nel confermare la responsabilità dell'imputato, operi, ferma restando la identità del fatto, derubricazione del reato ritenuto in primo grado, può procedere a nuovo giudizio di prevalenza od equivalenza tra circostanze;...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 274 del 31 maggio 1990
«È costituzionalmente illegittimo, per violazione dell'art. 3 della Costituzione, l'art. 684 c.p.p. 1988 nella parte in cui attribuisce al Ministro di grazia e giustizia e non al tribunale di sorveglianza di provvedere al differimento della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 25928 del 26 giugno 2001
«In tema di rinvio facoltativo dell'esecuzione della pena da eseguire contro chi si trovi in condizioni di grave infermità fisica (art. 147, comma 1, n. 2, c.p.), pur essendo legittima in astratto l'apposizione di un termine finale al differimento...»