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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14348 del 3 novembre 2000
«La eventuale nullità, non sanata, dell'atto introduttivo, carente dei requisiti prescritti dall'art. 163, comma terzo, nn. 3) e 4) c.p.c., risolvendosi in motivo di nullità della sentenza conclusiva del giudizio di primo grado, ove non sia fatta...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 590 del 22 gennaio 1999
«Il regolamento di giurisdizione può essere chiesto nel procedimento possessorio anche prima della conclusione della fase sommaria; tuttavia la questione di giurisdizione che in tal modo si sottopone alle Sezioni Unite della Corte di cassazione non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1760 del 18 febbraio 1987
«A norma dell'art. 307, secondo comma, c.p.c. — applicabile anche in appello in forza del richiamo contenuto nel successivo art. 347 — il processo riassunto si estingue «se nessuna delle parti siasi costituita», tale espressione, però, non va...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 18106 del 27 novembre 2003
«In tema di procedimento civile, il vizio da cui sia affetta la costituzione di una delle parti non integra una nullità rilevabile d'ufficio in ogni stato e grado del giudizio. Ne consegue che è preclusa, in sede di giudizio di cassazione, la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12363 del 5 dicembre 1998
«Il difetto di procura del convenuto non incide sulla regolarità del contraddittorio, ma rileva unicamente ove la non rituale presenza del convenuto nel processo abbia recato pregiudizio all'attore (nella specie, per la condanna alle spese che...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12231 del 25 maggio 2007
«L'onere di specifica contestazione, introdotto, per i giudizi instaurati dopo l'entrata in vigore della legge n. 353 del 1990, dall'art. 167 c.p.c., imponendo al convenuto di prendere posizione sui fatti posti dall'attore a fondamento della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10031 del 25 maggio 2004
«L'art. 167 c.p.c., imponendo al convenuto l'onere di prendere posizione sui fatti costitutivi del diritto preteso dalla controparte, considera la non contestazione un comportamento univocamente rilevante ai fini della determinazione dell'oggetto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 26859 del 29 novembre 2013
«Nel processo di cognizione, l'onere previsto dall'art. 167, primo comma, cod. proc. civ., di proporre nella comparsa di risposta tutte le difese e di prendere posizione sui fatti posti dall'attore a fondamento della domanda, comporta che, esaurita...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 28464 del 19 dicembre 2013
«La violazione delle norme sulla notificazione della citazione e la inosservanza delle disposizioni sulla regolare costituzione del contraddittorio nei confronti di un convenuto costituiscono eccezioni "de iure tertii", che non possono essere...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12832 del 3 giugno 2009
«A differenza del difetto di legittimazione passiva - rilevabile d'ufficio in ogni stato e grado del giudizio, salvo il limite del giudicato eventualmente formatosi - l'effettiva titolarità attiva del rapporto giuridico attiene al merito della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9314 del 9 novembre 1994
«In caso di mancato rinvenimento del fascicolo di ufficio, il giudice, anche a prescindere da ogni istanza delle parti, deve concedere loro un termine per la ricostituzione dello stesso e l'omissione di tale provvedimento si traduce in un vizio...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17032 del 23 giugno 2008
«Il rinvio d'ufficio dell'udienza, a norma dell'art. 168 bis, quarto comma, c.p.c. non determina la riapertura dei termini per il deposito della comparsa e per la proposizione dell'appello incidentale, poiché l'art. 166 c.p.c., coordinato con il...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10447 del 9 marzo 2009
«Competente a disporre la sospensione dei termini di durata della custodia cautelare (nella specie a norma dell'art. 304, comma secondo, c.p.p.), nelle more del giudizio di appello, dopo la trasmissione degli atti da parte del giudice di primo...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 40701 del 14 novembre 2001
«In tema di sospensione dei termini della custodia cautelare per la particolare complessità del dibattimento, il giudice non può decidere sulla sola istanza del pubblico ministero, ma deve sentire anche il difensore o comunque porlo nella...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1601 del 4 luglio 1995
«È inammissibile la dichiarazione di rinuncia al gravame trasmesso per telescrivente e, quindi, senza il rispetto delle forme imposte dall'art. 589, comma terzo, c.p.p., che mirano a garantire la provenienza dell'atto interessato. (Fattispecie...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 250 del 22 aprile 1994
«Appartenendo al giudizio abbreviato nel grado di appello una fase eventuale di assunzione di prove ed una fase di valutazione e decisione, parificate nella funzione al contenuto del dibattimento, non può escludersi di principio, senza procedere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 28462 del 19 dicembre 2013
«Sebbene il termine entro il quale - a norma dell'art. 169, secondo comma, cod. proc. civ. - deve avvenire il deposito del fascicolo di parte, ritirato all'atto della rimessione della causa al collegio, sia perentorio (come attesta l'uso...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3921 del 8 giugno 1983
«In difetto di un'espressa previsione di legge, l'incolpevole smarrimento del fascicolo di parte non è causa di nullità del procedimento, essendo, peraltro, consentito alla parte che lamenti tale circostanza di adempiere i propri oneri di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10389 del 3 ottobre 1995
«L'omessa cancellazione della causa dal ruolo, in caso di tardiva costituzione dell'attore, è motivo di nullità, non di mera irregolarità, del procedimento che sia irritualmente proseguito nella contumacia del convenuto.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6298 del 4 luglio 1994
«In tema di termini assegnati alle parti per la loro costituzione in giudizio, qualora il giudizio di primo grado sia proseguito fino alla sentenza, su istanza dell'attore che, in contumacia del convenuto, siasi tardivamente costituito, il giudice...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10539 del 9 maggio 2007
«In tema di comunicazione dei provvedimenti del giudice, a mente dell'art. 176 le ordinanze pronunciate dal giudice in udienza ed inserite nel processo verbale a norma dell'art. 134 c.p.c. si reputano conosciute sia dalle parti presenti sia da...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6162 del 27 novembre 1984
«La comunicazione dell'ordinanza pronunciata fuori udienza ha lo scopo di portare a conoscenza delle parti il contenuto del provvedimento e la data della nuova udienza fissata, sicché la sua omissione determina nullità di questo provvedimento per...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 687 del 11 giugno 1994
«La decisione sulla richiesta di proroga della custodia cautelare non presuppone — in entrambe le ipotesi di cui all'art. 305 c.p.p. — l'osservanza delle forme previste dall'art. 127 dello stesso codice. Il diritto di difesa dell'indagato è,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5561 del 11 marzo 1994
«La nullità concernente il mancato avviso al difensore della richiesta del pubblico ministero di proroga dei termini di custodia cautelare dell'indagato è a regime intermedio, e pertanto va eccepita, al più tardi, nel giudizio d'appello dinanzi al...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 344 del 19 febbraio 1996
«Attese le esigenze di adeguata motivazione del provvedimento di proroga della custodia cautelare previsto dall'art. 305, comma 2, c.p.p., l'operatività dell'istituto comporta l'ineludibile necessità di una parziale discovery da parte del pubblico...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4354 del 9 novembre 1994
«Il pubblico ministero ha l'onere, nell'avanzare richiesta di proroga della custodia cautelare, ai sensi dell'art. 305, secondo comma, c.p.p., di indicare le ragioni specifiche sulle quali detta richiesta si fonda. Ove a tale onere egli non...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1918 del 5 maggio 1993
«Ai fini della sanzione di inutilizzabilità, prevista dall'art. 407, terzo comma, c.p.p., per «atto di indagine», compiuto dopo la scadenza del termine per le indagini preliminari stabilito dalla legge o prorogato dal giudice, deve intendersi solo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 26171 del 6 dicembre 2006
«In tema di procedure concorsuali, il principio del previo accertamento del credito nelle forme dell'insinuazione al passivo non è applicabile ove l'obbligo, per la curatela, di restituzione delle somme percette segua de iure al venir meno, per...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 447 del 23 gennaio 1982
«L'esercizio del potere di sostituzione dell'istruttore della causa, conferito al presidente del tribunale o della corte d'appello dall'art. 174 c.p.c., non è censurabile con ricorso per cassazione non potendosi assoggettare a sindacato di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9373 del 6 settembre 1995
«Anche nel nuovo rito del lavoro è consentita in grado d'appello la sostituzione del giudice relatore nei casi previsti dall'art. 174 c.p.c., sicché la modifica dell'originaria composizione dell'organo giudicante non comporta alcuna nullità ove il...»