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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 44335 del 19 ottobre 2016
«Nel reato di lesioni personali colpose provocate da responsabilità medica, la prescrizione inizia a decorrere dal momento dell'insorgenza della malattia "in fieri", anche se non ancora stabilizzata in termini di irreversibilità o di impedimento...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 38757 del 19 settembre 2016
«Il reato di occultamento, soppressione e di sottrazione, si realizza con il nascondimento, tendenzialmente permanente, di un cadavere e si distingue, pertanto, dall'ipotesi attenuata prevista dall'art.411, comma quarto, cod.pen., che sanziona...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 40237 del 27 settembre 2016
«In tema di corruzione, lo stabile asservimento del pubblico ufficiale ad interessi personali di terzi, con episodi sia di atti contrari ai doveri d'ufficio che di atti conformi o non contrari a tali doveri, configura l'unico reato, permanente,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1953 del 17 gennaio 2017
«...anche quando ne venga mutata la destinazione naturale, conseguente, nella specie, al permanente occultamento alla vista della porta e della vetrina del negozio e alla sostanziale preclusione della utilizzabilità dello spazio ad esso antistante .»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 29611 del 13 luglio 2016
«Il reato di riciclaggio, pur essendo a consumazione istantanea, è reato a forma libera e può anche atteggiarsi a reato eventualmente permanente quando il suo autore lo progetti e lo esegua con modalità frammentarie e progressive. (In applicazione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12664 del 25 marzo 2016
«...soggetto agente dal luogo della detenzione, anche domiciliare, mentre l'effetto permanente cessa quando l'evaso torna nel luogo che non avrebbe dovuto lasciare, interrompendo in tal modo l'elusione del controllo da parte dell'autorità vigilante.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5498 del 28 maggio 1985
«Il reato previsto dall'art. 51, L. 26 luglio 1975, n. 354 sull'ordinamento penitenziario, deve essere considerato assimilabile a quelli di carattere permanente non solo per il rinvio quoad poenam al delitto di evasione di cui all'art. 385 c.p., ma...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7518 del 2 luglio 1994
«In caso di detenzione illecita di sostanza stupefacente, reato a condotta permanente, non è configurabile il delitto di favoreggiamento in quanto qualunque agevolazione del colpevole, in costanza di tale condotta si risolve inevitabilmente in un...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3506 del 6 aprile 1996
«Tale principio rimane valido anche a fronte della sentenza della Corte costituzionale 21 marzo 1996 n. 84, essendosi la Corte, con tale pronuncia, limitata ad affermare soltanto la permanente validità della propria investitura in ordine ad una...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11221 del 6 dicembre 1997
«Nel caso di reato permanente, quale che sia la formulazione del capo di imputazione, la permanenza non cessa con la sentenza di primo grado. Ne consegue che, qualora l'imputazione indichi soltanto la data in cui il reato addebitato è stato...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12721 del 27 marzo 2007
«La contravvenzione di omissione di lavori in edifici o costruzioni che minacciano rovina ha carattere permanente, in quanto lo stato di consumazione perdura fino a che il pericolo per la incolumità pubblica non sia cessato per fatto volontario...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6049 del 17 giugno 1998
«Infatti la decorrenza del termine prescrizionale dalla data della sentenza di proscioglimento per amnistia, anziché da quella di entrata in vigore del decreto di clemenza si verifica solamente in due ipotesi: quando vi sia stata costituzione di...»
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Cassazione penale, Sez. VII, ordinanza n. 2851 del 23 gennaio 2018
«In caso di reato permanente, quando è ignoto il luogo in cui ha avuto inizio l'azione criminosa, il giudice competente per territorio può essere individuato in relazione al luogo in cui è avvenuta una parte dell'azione, utilizzando i criteri...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 14777 del 24 marzo 2017
«Nell'ipotesi di reato permanente (nella specie quello di associazione di stampo mafioso) l'archiviazione non seguita dalla autorizzazione alla riapertura delle indagini non preclude lo svolgimento di nuove investigazioni in merito al medesimo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 25670 del 6 giugno 2018
«In tema di custodia cautelare in carcere applicata nei confronti dell'indagato per uno dei delitti per i quali l'art. 275, comma 3, cod. proc. pen. pone una presunzione relativa di sussistenza delle esigenze cautelari, qualora intercorra un...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19741 del 27 settembre 2011
«...permanente della prescrizione del diritto al risarcimento del danno per tutta la durata del processo penale, il termine di prescrizione decorre dalla data della sentenza di proscioglimento per amnistia, anzichè dal provvedimento di clemenza.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4228 del 9 maggio 1984
«Il sequestro di persona è reato permanente a consumazione anticipata, e quindi si deve ritenere commesso non già quando è cessata la permanenza, ma quando siano stati realizzati gli elementi costitutivi del reato stesso, cioè nel momento in cui la...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1633 del 16 febbraio 1985
«Nel delitto di sequestro di persona a scopo di estorsione, reato complesso e permanente a consumazione anticipata, il momento commissivo si compie non già con la cessazione della permanenza, ma quando la vittima venga a perdere la sua libertà...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1681 del 16 febbraio 1985
«Il reato permanente consiste nella protrazione volontaria dell'attività antigiuridica per un tempo più o meno lungo, dopo il momento iniziale della violazione della norma in cui sono stati realizzati condotta ed evento. In detto reato è...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8658 del 8 ottobre 1985
«Il sequestro di persona a scopo di estorsione è reato permanente a consumazione anticipata, nel senso che per la sua consumazione è sufficiente che la vittima sia privata della sua libertà di locomozione, non essendo richiesto né che cessi la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5956 del 20 giugno 1986
«Il reato di cui all'art. 659, secondo comma, c.p. (esercizio di professioni o mestieri rumorosi) deve essere considerato permanente, poiché l'azione o l'omissione può essere ininterrottamente continuativa, con possibilità del soggetto di farla...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11669 del 17 novembre 1987
«Nel reato permanente la consumazione si protrae per un tratto di tempo per volontà cosciente dell'agente con la conseguenza che, nel caso di successione di leggi più severe, qualora la permanenza si protragga sotto il vigore della nuova legge, è...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7427 del 30 giugno 1988
«Il delitto di invasione di terreni o edifici è di natura permanente, stante la protrazione dell'evento occupazione nel tempo, al di là della possibile istantanea introduzione nel fondo altrui. (Applicazione in tema di tempestività della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6580 del 29 aprile 1989
«...associazione per delinquere. Ne consegue — data la natura permanente del reato associativo — che tutta la condotta incriminata, se cessata in epoca successiva all'entrata in vigore della norma speciale è soggetta alla disciplina da questa dettata.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2445 del 23 febbraio 1991
«Il delitto di cui all'art. 630 cpv. c.p. è fattispecie criminosa complessa, di cui il sequestro (reato permanente) è il mezzo del reato istantaneo di estorsione, nel quale è assorbito, con la conseguenza che la cessazione della permanenza del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6207 del 22 maggio 1992
«Pertanto, l'art. 650 c.p. (salvo il caso di ordine che non possa essere utilmente eseguito dopo la scadenza del termine fissato dall'autorità), configura un reato permanente, che cessa, quando lo stesso agente, con un comportamento attivo, dia...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1291 del 10 febbraio 1993
«Il vincolo della continuazione è incompatibile con la commissione di un reato permanente ontologicamente unico, come l'associazione per delinquere, anche se interrotto da evenienze precedenti. La segmentazione del reato associativo operata a...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2348 del 27 giugno 1994
«Nel delitto di cui all'art. 416 bis c.p. l'elemento materiale del reato è costituito dalla condotta di partecipazione ad associazione di tipo mafioso, intendendosi per partecipazione la stabile permanenza del vincolo associativo tra gli autori —...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3319 del 9 settembre 1994
«Nel reato permanente (nella specie associazione per delinquere di stampo mafioso) assume rilevanza giuridica ed è dalla legge incriminata la condotta dell'intero periodo consumativo, perché essa, fino a quando non venga volontariamente interrotta...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2389 del 11 marzo 1995
«Il reato di disturbo della quiete pubblica mediante l'esercizio di professioni o mestieri rumorosi previsto dal comma 2 dell'art. 659 c.p. è di natura permanente, per cui la condanna inflitta per tale reato limita la sua efficacia ai fatti...»