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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4588 del 19 aprile 1993
«Quando la sentenza che, accogliendo la corrispondente domanda del creditore, abbia condannato il debitore di una somma di danaro al risarcimento del «maggior danno» (art. 1224 comma secondo c.c.) per la svalutazione monetaria maturata e maturanda...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11177 del 27 dicembre 1994
«In tema di ripetizione dell'indebito oggettivo, la mora dell'accipiens, in quanto debitore di un'obbligazione pecuniaria, comporta anche l'applicabilità dell'art. 1224 c.c. Spetta perciò al solvens, oltre agli interessi legali sulla somma...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1928 del 25 febbraio 1994
«L'irregolarità del precetto, con riguardo alla sua notificazione ad opera di ufficiale giudiziario incompetente, non può essere dedotta con opposizione agli atti esecutivi atteso che non rientra tra i vizi del precetto che nel sistema delineato in...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1254 del 2 febbraio 1995
«In ipotesi di ritardato adempimento di un'obbligazione pecuniaria, gli interessi moratori e l'ulteriore risarcimento a norma dell'art. 1224, secondo comma, c.c. costituiscono distinte voci dello stesso danno, scaturenti da un unico fatto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4476 del 20 maggio 1997
«La domanda avente ad oggetto il pagamento di interessi di mora ed il risarcimento del danno ulteriore da svalutazione monetaria, in conseguenza del ritardo nell'adempimento di un'obbligazione pecuniaria (nella specie, pagamento di prestazioni...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14143 del 2 ottobre 2002
«Né il calcolo degli interessi sul capitale comunque rivalutato porta ad un eccesso di tutela del creditore, nel senso che tale calcolo verrebbe ad imporre al debitore un aggravio aggiuntivo – rispetto all'obbligo risarcitorio – incompatibile con...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 726 del 16 gennaio 2006
«I mezzi di interruzione della prescrizione sono solo quelli tipici previsti dalla legge, i quali esauriscono la possibilità di evitare la estinzione del diritto di credito: la domanda giudiziale, l'atto di costituzione in mora e il riconoscimento...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14517 del 21 giugno 2007
«L'atto interruttivo della prescrizione richiesto dall'art. 2943 c.c. comma terzo non deve essere necessariamente identificato con le costituzioni in mora e con i criteri che individuano quest'ultima, sicché ha efficacia interruttiva della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17018 del 23 giugno 2008
«La prova dell'avvenuta interruzione della prescrizione può essere ricavata anche in via presuntiva dallo scritto col quale il debitore, rispondendo a diffide o contestazioni del creditore, dimostri per ciò solo di avere ricevuto un atto avente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 25984 del 5 dicembre 2011
«In tema di interruzione della prescrizione, posto che l'efficacia interruttiva va riconosciuta all'atto di costituzione in mora anche quando sia indirizzato al rappresentante del debitore, non può essere negata tale efficacia all'atto di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 28647 del 23 dicembre 2011
«La formale costituzione in mora del debitore è prescritta dalla legge per determinati effetti, tra cui preminente è quello dell'attribuzione al debitore medesimo del rischio della sopravvenuta impossibilità della prestazione per causa a lui non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14420 del 7 giugno 2013
«L'esenzione della revocatoria ordinaria dell'adempimento di un debito scaduto, alla stregua di quanto sancito dall'art. 2901, terzo comma, cod. civ., traendo giustificazione dalla natura di atto dovuto della prestazione del debitore una volta che...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14531 del 10 giugno 2013
«In tema di obbligazioni pecuniarie, il pagamento effettuato mediante un sistema diverso dal versamento di moneta avente corso legale nello Stato, ma che comunque assicuri al creditore la disponibilità della somma dovuta, può essere rifiutato solo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15433 del 20 giugno 2013
«In materia di locazione, l'offerta di restituzione dell'immobile contenuta nella raccomandata di recesso del conduttore concretizza un'offerta non formale, ai sensi dell'art. 1220 c.c., idonea ad escludere la mora del debitore, ma non avendo i...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 15762 del 24 giugno 2013
«L'atto stragiudiziale di costituzione in mora del debitore, anche al fine dell'interruzione della prescrizione, inviato al debitore con raccomandata a mezzo del servizio postale, si presume giunto a destinazione - sulla base dell'attestazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21340 del 18 settembre 2013
«Con riguardo ai debiti pecuniari della P.A., la costituzione in mora è un elemento costitutivo della pretesa avente ad oggetto gli interessi e l'eventuale maggior danno da svalutazione monetaria, con la conseguenza che grava sul creditore l'onere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19157 del 11 settembre 2014
«Il sequestro liberatorio previsto dall'art. 687 cod. proc. civ. può essere disposto dal giudice solo su richiesta del debitore, anche nel caso in cui egli abbia dubbi sulla individuazione della persona del creditore, ma voglia evitare di subire...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19654 del 18 settembre 2014
«L'applicazione dell'art. 2940 cod. civ. esige che quello adempiuto sia un debito effettivamente esistente e che il pagamento presenti carattere spontaneo, posto che la "ratio" della norma è di evitare che chi paga quando non vi è più tenuto,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19084 del 25 settembre 2015
«CEE n. 1502 del 1985), integra un debito di valuta, insuscettibile di trasformarsi in debito di valore a seguito di costituzione in mora del debitore, sia per la facoltà che quest'ultimo ha, ex art. 1278 c.c., di convertire la moneta estera in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20868 del 15 ottobre 2015
«La domanda di corresponsione degli interessi non accompagnata da alcuna particolare qualificazione va intesa come rivolta al conseguimento soltanto degli interessi corrispettivi, i quali, come quelli compensativi, sono dovuti indipendentemente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8418 del 11 aprile 2006
«A seguito dell’entrata in vigore della legge 27 luglio 1978, n. 392, la valutazione, quanto al pagamento del canone, della gravità e dell’importanza dell’inadempimento del conduttore in relazione all’interesse del locatore insoddisfatto, non è più...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 3339 del 19 giugno 2013
«Tale strumento, c.d. astreinte, è esperibile anche in caso di condanna pecuniaria, giacché la penalità di mora assolve ad una finalità sanzionatoria e non risarcitoria, in quanto non è volto a riparare il pregiudizio cagionato dalla non esecuzione...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 7 del 9 maggio 2019
«...ne). La penalità di mora di cui all'art. 114 del D.Lgs. n. 104/2010 è una misura coercitiva indiretta a carattere pecuniario la cui finalità è quella di indurre il debitore ad adempiere all'obbligazione sancito a suo carico dall'ordine del...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 15 del 25 giugno 2014
«L'art. 114, comma 4, lett. e, c.p.a. (secondo cui il giudice dell'ottemperanza, in caso di accoglimento del ricorso in executivis, «salvo che ciò sia manifestamente iniquo, e se non sussistono altre ragioni ostative, fissa, su richiesta di parte,...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 6688 del 20 dicembre 2011
«Tale istituto, si connota per essere una misura coercitiva indiretta a carattere pecuniario, con finalità sanzionatoria e non risarcitoria in quanto non mira a riparare il pregiudizio cagionato dall'esecuzione della sentenza ma vuole sanzionare la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10789 del 16 maggio 2014
«In tema di espropriazione per pubblica utilità, laddove l'Amministrazione espropriante pervenga all'acquisizione dell'immobile privato mediante cessione volontaria, la semplice affermazione del diritto alla riliquidazione dell'indennità...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 27255 del 16 novembre 2017
«Affinché l'offerta del debitore sia idonea a costituire in mora il creditore, è necessario che essa comprenda la totalità della somma dovuta, degli interessi e delle spese liquide, con la conseguenza che il rifiuto del creditore fondato...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 10293 del 27 aprile 2018
«L'offerta non formale, mediante deposito "banco judicis", della somma che il debitore ritenga effettivamente dovuta può essere rifiutata dal creditore, che la ritenga insufficiente, senza incorrere in alcuna situazione pregiudizievole; qualora,...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 28275 del 4 novembre 2019
«In caso di offerta non formale di una prestazione che abbia ad oggetto la consegna di cose specifiche, quali alcuni immobili, al fine di valutare la legittimità del rifiuto del creditore e quindi, di conseguenza, l'impedimento della mora del...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 19597 del 18 settembre 2020
«Nelle controversie relative alla spettanza e alla misura degli interessi moratori, l'onere della prova, ai sensi dell'art. 2697 c.c., si atteggia nel senso che il debitore che intenda dimostrare l'entità usuraria degli stessi è tenuto a dedurre il...»