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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 14279 del 8 giugno 2017
«Poiché l'interesse ad impugnare con il ricorso per cassazione discende dalla possibilità di conseguire, attraverso il richiesto annullamento della sentenza impugnata, un risultato pratico favorevole, è necessario, anche in caso di denuncia di un...»
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Cassazione civile, Sez. V, ordinanza n. 14107 del 7 giugno 2017
«Il ricorrente che, in sede di legittimità, denunci l’omessa od inesatta valutazione di atti o documenti prodotti in giudizio, anche ove intenda far valere un vizio di violazione o falsa applicazione di norma di diritto, è onerato, a pena di...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 15346 del 20 giugno 2017
«È inammissibile la revocazione proposta avverso una sentenza della Corte di cassazione per preteso omesso rilievo di un giudicato interno al processo, atteso che, in tale ipotesi, non è configurabile un errore di fatto ma, semmai, un errore di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 25148 del 24 ottobre 2017
«Nel rito del lavoro, che si caratterizza per la circolarità tra oneri di allegazione, oneri di contestazione ed oneri di prova, sussiste l'impossibilità di contestare o richiedere prova - oltre i termini preclusivi stabiliti dal codice di rito -...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7041 del 20 marzo 2017
«Nell’esecuzione per consegna o rilascio, avviata in forza di sentenza resa “inter alios”, ove il terzo lamenti una lesione della sua situazione soggettiva che gli deriva non già da un errore sorto nel procedimento esecutivo, bensì direttamente...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 57203 del 21 dicembre 2017
«In tema di ingiusta detenzione, il diritto alla riparazione è configurabile anche ove l'ingiusta detenzione patita derivi da vicende successive alla condanna, connesse all' esecuzione della pena, purché sussista un errore dell'autorità procedente...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 22146 del 8 maggio 2017
«Nell'ambito del giudizio abbreviato incondizionato, la precisazione della data del commesso reato non costituisce modifica dell'imputazione, vietata dall'art. 441 cod. proc. pen., quando non tocca il nucleo sostanziale dell'addebito, così da non...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 49159 del 26 ottobre 2017
«Il giudice d'appello che intenda procedere alla "reformatio in peius" di una sentenza assolutoria di primo grado, emessa all'esito di giudizio ordinario, non ha l'obbligo di rinnovare la prova dichiarativa decisiva qualora emerga che la lettura...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 14307 del 23 marzo 2017
«L'errore di diritto contenuto nella sentenza di primo grado riguardante le modalità di calcolo della pena, comunque fissata entro i limiti edittali ed in assenza di modifiche normative incidenti sulla determinazione della stessa, non può essere...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 47041 del 12 ottobre 2017
«In tema di procedimento di esecuzione, l'omessa valutazione, da parte del giudice, di un elemento decisivo risultante dagli atti sottoposti al suo esame al momento della decisione non costituisce un "novum" suscettibile di determinare il...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 15237 del 5 aprile 2018
«Il diritto alla riparazione per l'ingiusta detenzione va escluso quando il proscioglimento sia intervenuto a seguito della dichiarata illegittimità costituzionale della norma incriminatrice, che - per l'identità degli effetti e la comune...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 841 del 11 gennaio 2018
«Nel riconoscere il diritto alla riparazione per l'ingiusta detenzione, il giudice, atteso il rinvio operato dall'art. 315, comma 3, cod. proc. pen., alle disposizioni dettate per la riparazione dell'errore giudiziario, può liquidare una...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 15553 del 6 aprile 2018
«In tema di applicazione della pena su richiesta delle parti, la possibilità di ricorrere per cassazione deducendo, ai sensi dell'art. 448, comma 2-bis, cod. proc. pen., introdotto dall'art. 1, comma 50, della legge 23 giugno 2017, n. 103,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 29451 del 27 giugno 2018
«L'errore "percettivo", in cui sia incorso il giudice di legittimità e dal quale sia derivata l'indebita compromissione di un diritto, può essere rimosso facendo ricorso alla procedura prevista dall'art. 130 cod. proc. pen. quando il soggetto...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 29240 del 25 giugno 2018
«L'errore materiale e l'errore di fatto, indicati dall'art. 625-bis cod. proc. pen. come motivi di possibile ricorso straordinario avverso provvedimenti della corte di cassazione, consistono, rispettivamente, il primo nella mancata rispondenza tra...»
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Cassazione civile, sentenza n. 3865 del 30 dicembre 1953
«Il predetto nesso di causalità non sussiste quando, pur avendo il giudice potuto tener conto di tutti i fatti giuridici rilevanti, la sentenza è ingiusta poiché in tal caso l'ingiustizia della sentenza è effetto soltanto di errore di diritto:...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5852 del 12 novembre 1979
«Poiché la revocazione è un'impugnazione prevista per i soli motivi tassativamente indicati nell'art. 395 c.p.c., la parte contro la quale detta impugnazione è proposta non può sollevare nel giudizio di revocazione una questione già dedotta nel...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2660 del 1 giugno 1989
«La pronuncia di cassazione per errore in iudicando, con enunciazione del principio di diritto cui il giudice di rinvio deve uniformarsi, non vincola il giudice medesimo in ordine alle circostanze che siano meramente ipotizzate, in via narrativa,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9401 del 7 settembre 1993
«Tra le questioni rilevabili d'ufficio non può esser compresa quella relativa alla inosservanza da parte del giudice di rinvio del regime delle preclusioni nascenti dalla pronuncia di cassazione, atteso che queste, a differenza di quella derivante...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1431 del 14 febbraio 1994
«La sentenza della Corte di cassazione che, in sede di esame del ricorso avverso la decisione del giudice di rinvio – asseritamente viziata da ribellione del giudice di rinvio al principio di diritto sancito con precedente pronuncia annullamento –...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 195 del 5 gennaio 1995
«Non sussiste ipotesi di indebito soggettivo (art. 2036 c.c.), con il conseguente diritto del solvens alla ripetizione, nel caso in cui il compratore abbia pagato l'imposta comunale sull'incremento di valore degli immobili (Invim), dovuta dal...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3073 del 16 marzo 1995
«Nei casi di cassazione per error in judicando in jus (art. 360 n. 3 c.p.c.), il giudice del rinvio deve uniformarsi al principio di diritto indicato (art. 384 c.p.c.) e, nell'applicarlo, deve attenersi agli accertamenti di fatto già compiuti...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 914 del 2 febbraio 1996
«Ove venga denunciato un errore di diritto o un vizio di ragionamento nell'interpretazione di un contratto da parte del giudice del merito, la parte non può limitarsi a richiamare genericamente le regole di cui agli artt. 1362 ss. c.c., ma deve...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5303 del 12 giugno 1997
«Tal genere di errore presuppone quindi il contrasto tra due diverse rappresentazioni dello stesso oggetto, emergenti una dalla sentenza e l'altra dagli atti e documenti processuali, purché, da un lato, la realtà desumibile dalla sentenza sia...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 441 del 16 giugno 2000
«L'errore di fatto che giustifica la revocazione di una sentenza della Corte di cassazione, oltre ad avere i caratteri precisati dall'art. 395, n. 4, c.p.c., deve riguardare fatti sottoposti al diretto accertamento della Suprema Corte, la cui...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11289 del 28 agosto 2001
«La parte che con il ricorso per cassazione denunci l'errore di diritto o il vizio logico da parte del giudice del merito nella valutazione della volontà negoziale, non può limitarsi a richiamare genericamente le norme che ritiene siano state...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 15426 del 5 dicembre 2001
«L'errore di fatto previsto dall'art. 395, n. 4. c.p.c. e idoneo a determinare la revocabilità delle sentenze, comprese quelle della Corte di cassazione, consiste in un errore di percezione o in una mera svista materiale che abbia indotto il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13543 del 16 settembre 2002
«In tema di interpretazione del contratto o di un atto unilaterale ex art. 1324 c.c., il sindacato di legittimità deve essere condotto non sulla ricostruzione della volontà delle parti, o dell'unica parte — che costituisce un accertamento di fatto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5197 del 11 aprile 2002
«Perchè ricorra, rispetto alle sentenze di legittimità, come a quelle di merito, l'ipotesi di revocazione rappresentata dall'errore di fatto, deve sussistere rapporto di causalità fra detto errore e pronuncia in concreto adottata, nel senso che, in...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5105 del 2 aprile 2003
«Il giudicato essendo destinato a fissare la “regola” del caso concreto, partecipa della natura dei comandi giuridici e, conseguentemente, la sua interpretazione non si esaurisce in un giudizio di fatto, ma deve essere assimilata, per la sua...»