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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6551 del 17 febbraio 2000
«...questione quella che, trattandosi di sequestro di somme depositate in conto corrente, era derivata all'interessato dalla ricezione di un telegramma speditogli dalla banca, nel quale erano indicati tutti gli estremi del provvedimento giudiziario).»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 736 del 22 marzo 1999
«In tema di inutilizzabilità degli atti conseguenti ad indagini espletate prima che sia intervenuta la formale autorizzazione del Gip alla riapertura delle indagini, deve essere precisato che tale sanzione non colpisce quegli atti che, sia pure...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 46044 del 28 novembre 2003
«...attribuire priorità all'esigenza di evitare che maturino i termini di prescrizione dei reati, in ciò tenendo conto non solo del tempo necessario per il giudizio di legittimità, ma anche di quello occorrente per un eventuale giudizio di rinvio.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1354 del 19 maggio 1998
«Esula dai poteri della Cassazione, relativamente al controllo della motivazione del provvedimento impugnato, quello di una nuova e diversa valutazione degli elementi di fatto posti a fondamento della decisione, giacché tale attività è riservata...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12829 del 23 dicembre 1998
«L'illecito amministrativo di cui all'art. 3, quarto ed ottavo comma del D.L. 857/76 (inosservanza, da parte dell'assicuratore, del termine di quindici giorni per il pagamento della somma offerta, decorrente dalla ricezione della comunicazione di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12211 del 29 novembre 1991
«La nuova normativa introdotta con L. 7 febbraio 1990, n. 19, mentre ha escluso all'art. 3 (che sostituisce l'art. 118 c.p.) la comunicabilità al compartecipe delle circostanze aggravanti propriamente soggettive e inerenti alla persona del...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4066 del 7 maggio 1997
«...successivo a quello originato dall'ambulante extracomunitario» esclude la configurabilità del reato sotto il profilo, segnalato dal ricorrente, che il bene possa pervenire a terzi meno appariscenti e in grado di esitarlo con maggiore credibilità).»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1277 del 22 gennaio 2014
«Ne consegue che le attribuzioni patrimoniali a favore del convivente "more uxorio" effettuate nel corso del rapporto (nella specie, versamenti di denaro sul conto corrente del convivente) configurano l'adempimento di una obbligazione naturale ex...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9891 del 11 marzo 2011
«...sistema informatico delle Poste italiane S.p.A. mediante l'abusiva utilizzazione dei codici di accesso personale di un correntista e di trasferimento fraudolento, in proprio favore, di somme di denaro depositate sul conto corrente del predetto.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 44379 del 16 dicembre 2010
«In tema di truffa, l'ottenimento con generalità false dell'apertura di un conto corrente bancario può costituire ingiusto profitto con correlativo danno della banca costituito dalla sostanziale assenza della benché minima garanzia di affidabilità...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 32341 del 24 luglio 2013
«Commette il delitto di truffa chi, nell'acquistare un veicolo, fa uso di documenti falsi ai fini dell'intestazione dello stesso, effettua il pagamento in parte in contanti ed in parte con un titolo di credito tratto su un conto corrente privo di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6936 del 10 giugno 1998
«Ai fini della sussistenza del reato di truffa, costituisce artifizio o raggiro il rilascio di assegni di conto corrente tratti su un conto per cui viene poi falsamente presentata denuncia di smarrimento del carnet, atteso che in tal modo viene ad...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8053 del 7 aprile 2014
«Ne consegue che, nel rigoroso rispetto delle previsioni degli artt. 366, primo comma, n. 6, e 369, secondo comma, n. 4, cod. proc. civ., il ricorrente deve indicare il "fatto storico", il cui esame sia stato omesso, il "dato", testuale o...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 46890 del 20 dicembre 2011
«Il semplice pagamento di merci effettuato mediante assegni di conto corrente privi di copertura non è sufficiente a costituire, di regola, raggiro idoneo a trarre in inganno il soggetto passivo e a indurre alla conclusione del contratto, ma...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 28752 del 22 luglio 2010
«Integra il delitto di truffa, perché costituisce elemento di artificio o raggiro, la condotta di consegnare in pagamento, all'esito di una transazione commerciale, un assegno di conto corrente bancario postdatato, contestualmente fornendo al...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1517 del 15 gennaio 2014
«In caso di discordanza tra il verbale redatto in forma riassuntiva e quello stenotipico, non soccorre un criterio assoluto di prevalenza dell'uno o dell'altro, ma occorre rifarsi ad un principio flessibile che tenga conto delle diverse situazioni...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 17239 del 18 maggio 2006
«È configurabile il reato di appropriazione indebita a carico del cointestatario di un conto corrente bancario il quale, pur se facoltizzato a compiere operazioni separatamente, disponga in proprio favore, senza il consenso espresso o tacito degli...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 12965 del 20 marzo 2003
«...i premi dagli assicurati e di versarli alla società preponente secondo modalità e termini definiti, profittando della disponibilità delle somme nel conto corrente, se ne era appropriato, come emergeva anche da una serie di omissioni contabili).»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4018 del 23 febbraio 2000
«Il fatto che taluno, essendo cointestatario a firma disgiunta di un conto corrente bancario, possa prelevare, con il consenso espresso o tacito degli altri intestatari, somme eccedenti la propria quota, non è di ostacolo alla configurabilità a suo...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9530 del 3 luglio 1990
«...somme riscosse, la quota percentuale di esse e nemmeno sul ricavato, al netto di eventuali detrazioni del denaro occorrente per la fornitura di altre merci da commerciare, non contabilizza i corrispettivi delle merci piazzate e non ne rende conto.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 17393 del 18 dicembre 1989
«L'assegno in bianco di conto corrente non può ritenersi cosa smarrita, agli effetti di cui all'art. 647 c.p., contenendo chiari e intatti i segni esteriori pubblicitari di un possesso legittimo altrui.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 24100 del 16 giugno 2011
«Integra la condotta di furto, e non di appropriazione di cose smarrite, l'apprensione di assegni in bianco di un conto corrente bancario, o anche di carte di credito, che siano smarriti, perché tali oggetti conservano chiari e intatti i segni...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1493 del 3 febbraio 1989
«...chi la deteneva. Pertanto, si verifica tale situazione allorché si ricevano moduli di assegno bancario, poiché essi non sono in commercio e non possono essere ceduti se non dopo il loro riempimento da parte del titolare del relativo conto...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 35535 del 26 settembre 2007
«...nella quale la Corte ha escluso la ricorrenza dell'attenuante in parola nella ricettazione di un blocchetto di assegni di conto corrente bancario, successivamente riempiti per un ammontare complessivo di circa quattro milioni di lire).»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 22120 del 23 maggio 2013
«...provenienza la condotta di colui che riceva o acquisti un modulo di assegno bancario in bianco, trattandosi di documento per sua natura e destinazione nel possesso esclusivo del titolare del conto corrente o della persona da questi delegata.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9337 del 31 agosto 1994
«...corrente, in ordine ai quali è facile compiere indagini volte ad accertare la liceità o meno della loro provenienza, non poteva ritenersi poco plausibile la giustificazione fornita dall'interessato senza che a dette indagini si fosse proceduto)»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5848 del 9 maggio 2000
«...va notificata ai controinteressati nel termine di trenta giorni decorrente dalla notificazione della impugnazione ordinaria, anche se quest'ultima sia stata proposta trascorsi i trenta giorni dalla comunicazione della pronuncia impugnata.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 20596 del 1 ottobre 2007
«Solo nel caso in cui il potere rappresentativo abbia origine da un atto della persona giuridica non soggetto a pubblicità legale, incombe a chi agisce l'onere di riscontrare l'esistenza di tale potere a condizione, però, che la contestazione della...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10750 del 11 ottobre 1986
«...delle perdite sicché si possa affermare che essa serva esclusivamente a dare maggior vivacità al giuoco; in tal caso lo scopo del giuoco è il solo divertimento e il lucro non si prospetta né come fine prossimo od ultimo, né come fine concorrente.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 25516 del 16 dicembre 2010
«Sussiste violazione dell'art. 112 c.p.c. allorché il giudice, a fronte della domanda di nullità, proposta dal fideiussore opponente, di una clausola del contratto di fideiussione e di inefficacia dello stesso, abbia, invece, rilevato d'ufficio la...»