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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 19253 del 9 settembre 2010
«Inoltre, la Corte ha chiarito che l'espresso riferimento normativo ai comportamenti della pubblica amministrazione deve essere inteso nel senso che quelli che rilevano, ai fini del riparto della giurisdizione, sono soltanto i...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11549 del 2 maggio 2019
«La sanatoria del vizio ha efficacia ex tunc e l'atto risulta valido ed efficace fin dalla prima notifica, così da impedire il passaggio in giudicato della sentenza impugnata, non assumendo alcun rilievo che sia già decorso il termine per...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 23565 del 23 settembre 2019
«Non viola, pertanto, il divieto dello "ius novorum" in appello la deduzione da parte dell'attore - ovvero il rilievo "ex officio iudicis" - di un fatto costitutivo del tutto diverso da quello prospettato in primo grado a sostegno della domanda...»
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Cassazione civile, Sez. VI-lav., ordinanza n. 25434 del 10 ottobre 2019
«Il rilievo d'ufficio delle eccezioni in senso lato, attesa la distinzione rispetto a quelle in senso stretto, non è subordinato alla specifica e tempestiva allegazione della parte ed è ammissibile anche in appello, purchè i fatti risultino...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 12574 del 10 maggio 2019
«La produzione di nuovi documenti in appello è ammissibile, ai sensi dell'art. 345, comma 3, c.p.c. nella formulazione successiva alla novella attuata mediante la l. n. 69 del 2009, a condizione che la parte dimostri di non avere potuto produrli...»
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Cassazione civile, Sez. VI-lav., ordinanza n. 513 del 11 gennaio 2019
«In tema di giudizio di appello, il principio della corrispondenza tra il chiesto e il pronunciato, come il principio del "tantum devolutum quantum appellatum", non osta a che il giudice renda la pronuncia richiesta in base ad una ricostruzione dei...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 5738 del 27 febbraio 2019
«Quando il provvedimento impugnato non possieda i caratteri della decisorietà e definitività in senso sostanziale, il ricorso straordinario per cassazione è inammissibile, ancorché sia contestata la lesione di situazioni aventi rilievo processuale,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9287 del 20 aprile 2006
«In tema di accertamento delle violazioni alle norme del codice della strada, con riferimento al divieto di sosta, il potere dell’ausiliario dipendente della società concessionaria del parcheggio a pagamento, concesso dai comuni ai...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2202 del 30 gennaio 2008
«In tema di violazioni di norme sui limiti di velocità accertate a mezzo di strumento elettronico omologato (cosiddetto autovelox), il momento decisivo dell’accertamento è costituito dal rilievo fotografico, cui deve,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 25677 del 4 dicembre 2009
«La circolazione in Italia di veicoli immatricolati in Stati esteri non ricade sotto la previsione dell'art. 93, comma 7, del codice della strada, che si riferisce alla circolazione dei veicoli per i quali non sia mai stata...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 8824 del 8 agosto 1994
«A seguito delle modifiche apportate all’art. 216 del Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n. 285 dall’art. 115 del Decreto Legislativo 10 settembre 1993, n. 360, il porsi alla guida di un veicolo dopo che la patente sia stata ritirata perché...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 699 del 21 gennaio 1995
«L’inosservanza di una norma di circolazione stradale, pur comportando responsabilità sotto altro titolo per l’infrazione commessa, non è di per sé sufficiente a determinare la responsabilità civile per l’evento dannoso, ove questo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12842 del 3 giugno 2009
«L’inosservanza di tale dovere di collaborazione è sanzionata, in base al combinato disposto degli artt. 126-bis e 180 del Codice della strada, alla luce di quanto espressamente affermato dalla Corte costituzionale nella sentenza...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10343 del 11 maggio 2011
«In tema di licenziamento, è illegittima la risoluzione del rapporto di un conducente straniero di autotreni motivata sulla base del mero possesso della patente di guida del Paese d’origine non convertita in patente italiana ove, secondo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10366 del 29 aprile 2010
«In tema di sanzioni amministrative, ai fini dell’esclusione della responsabilità del trasgressore per l’erronea supposizione della sussistenza dello stato di necessità, di cui all'art. 4 della legge 24 novembre 1981, n. 689, è necessario...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7667 del 18 agosto 1997
«In tema di violazione dei limiti di velocità nella circolazione stradale, rilevabili, a norma del comma sesto dell’art. 142 del nuovo codice della strada approvato con decreto legislativo n. 285 del 1992, a mezzo di...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 1327 del 30 gennaio 2012
«La circostanza che sussista la differenza di un minuto tra l’orario del rilevamento dell’eccesso di velocità (120 km/h in un tratto nel quale era consentita la velocità massima di 80 km/h) riportato nel verbale e l’orario in cui sarebbe...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20114 del 18 settembre 2006
«In tema di sanzioni amministrative, con riferimento all’accertamento mediante «autovelox» delle violazioni al codice della strada, nella specie per il superamento dei limiti di velocità ai sensi dell’art. 142, comma ottavo, del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 20873 del 27 ottobre 2005
«In materia di violazioni dei limiti di velocità stabiliti dal codice della strada a mezzo apparecchiature elettroniche, la contestazione immediata deve essere effettuata quando è possibile in relazione alle modalità di organizzazione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2436 del 2 febbraio 2011
«In tema di violazioni del codice della strada, l’indicazione nel relativo verbale notificato di una delle ragioni tra quelle indicate dall’art. 384 del regolamento di esecuzione di detto codice, che rendono ammissibile la contestazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2340 del 2 febbraio 2006
«Dal combinato disposto degli artt. 2, comma primo, e 3, n. 33, del codice della strada — i quali definiscono rispettivamente come strada «l’area ad uso pubblico destinata alla circolazione dei pedoni, dei veicoli e degli...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1016 del 30 gennaio 1996
«Qualora una strada sia stata individuata con caratteristiche strutturali ed importanza analoghe alle autostrade e alle strade extraurbane principali con decreti del Ministero dei Lavori Pubblici adottati nella vigenza del...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1939 del 21 febbraio 1996
«Ai fini del divieto di inversione di marcia di cui all’art. 176 D.Lgs. 30 aprile 1992, n. 285, la zona di carreggiata antistante o retrostante il casello autostradale, compresa tra i segnali di inizio e fine di autostrada, non è...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2512 del 6 marzo 1996
«Il divieto di inversione di marcia di cui all’art. 176, comma primo, lett. a), D.Lgs. 30 aprile 1992, n. 285, è valido per tutta la superficie stradale, quale che sia la conformazione e la denominazione dei singoli tratti compresi tra i due...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21000 del 29 ottobre 2004
«In tema di violazione delle norme sulla circolazione stradale, ai fini della definizione della posizione del conducente del veicolo cui sia stata contestata l’infrazione prevista dall’art. 179 cod. str. (alterazione del...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 24589 del 2 ottobre 2019
«In tema di riscossione dei contributi previdenziali mediante iscrizione a ruolo, deve escludersi la configurabilità di un litisconsorzio necessario tra l'ente creditore ed il concessionario del servizio di riscossione qualora il giudizio sia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 28986 del 11 novembre 2019
«Può costituire concausa dell'evento di danno anche la preesistente menomazione, vuoi "coesistente" vuoi "concorrente" rispetto al maggior danno causato dall'illecito, assumendo rilievo sul piano della causalità giuridica ai sensi dell'art. 1223 c.c..»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12715 del 14 maggio 2019
«Il creditore del condominio che disponga di un titolo esecutivo nei confronti del condominio stesso ha facoltà di procedere all'espropriazione di tutti i beni comuni, ai sensi degli artt. 2740 e 2910 c.c., ivi inclusi i crediti vantati dal...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7538 del 12 agosto 1997
«Infatti da un lato l’art. 186 citato prevede la «facoltà» e non l’«obbligo», per gli organi della polizia stradale, di effettuare l’accertamento con gli strumenti stabiliti dal regolamento, e dall’altro, nell’ipotesi in cui non sia...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 28787 del 19 luglio 2011
«Ai fini della configurazione del reato di guida in stato di ebbrezza, lo stato di ebbrezza può essere accertato, per tutte le ipotesi attualmente previste dall’art. 186 Cod. strada, con qualsiasi mezzo, e quindi anche su base...»