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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 15426 del 5 dicembre 2001
«L'errore di fatto previsto dall'art. 395, n. 4. c.p.c. e idoneo a determinare la revocabilità delle sentenze, comprese quelle della Corte di cassazione, consiste in un errore di percezione o in una mera svista materiale che abbia indotto il...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 15979 del 18 dicembre 2001
«L'errore di fatto di cui all'art. 395, n. 4, c.p.c., idoneo a determinare la revocazione delle sentenze della Corte di cassazione, consiste in un errore di percezione, o in una mera svista materiale, che abbia indotto il giudice ad affermare...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1652 del 17 luglio 2001
«Il ricorso per cassazione è ammissibile anche se non indica gli articoli di legge che si assumono violati, purché, nel chiedere la cassazione per il motivo di violazione di norma di diritto, il ricorrente indichi per quale aspetto la decisione è...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 207 del 9 gennaio 2001
«Il punto deciso dalla Corte di cassazione con sentenza di annullamento con rinvio fondato sulla violazione o falsa applicazione di una norma di diritto, con enunciazione del principio di diritto, non è suscettibile, stante la definitività della...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 212 del 23 maggio 2001
«Qualora la parte, interamente vittoriosa nel merito, abbia proposto ricorso incidentale avverso una statuizione a lei sfavorevole, relativa ad una questione pregiudiziale di rito o preliminare di merito, rilevabile d'ufficio, la Corte di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2293 del 16 febbraio 2001
«L'eccesso di potere giurisdizionale in cui siano incorsi gli arbitri, traducendosi in un vizio del lodo che ne comporta la nullità (ex art. 829, primo comma, numero 4, c.p.c.), deve essere dedotto, come motivo di impugnazione, dinanzi alla corte...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7802 del 8 giugno 2001
«La sentenza che statuisce sull'istanza di revocazione proposta avverso una pronuncia emessa dalla Corte di cassazione, qualunque sia il suo contenuto, deve essere emessa in camera di consiglio, a norma dell'art. 391 bis c.p.c., in ogni caso, e non...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7858 del 11 giugno 2001
«Posto che il dictum arbitrale, anche nell'arbitrato rituale, è un atto di autonomia privata, non esercitando gli arbitri funzioni giurisdizionali, la contestazione della deferibilità di una controversia al giudizio degli arbitri, fondata...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7859 del 11 giugno 2001
«In sede di regolamento preventivo di giurisdizione – il quale, a differenza del ricorso ordinario per cassazione, investe la Suprema Corte non dell'intera controversia (sia pure nei limiti delle censure proposte), ma della sola questione di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7938 del 12 giugno 2001
«È inammissibile, per violazione del principio di autosufficienza del ricorso, il motivo di ricorso per cassazione ex art. 360, n. 5 c.p.c. prospettato sotto il profilo dell'omessa valutazione da parte del giudice di merito della decisività di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9908 del 20 luglio 2001
«Nell'ipotesi in cui una sentenza della Corte d'appello venga impugnata sia per revocazione, sia per cassazione, e la Corte d'appello abbia dichiarato inammissibile l'istanza di revocazione, mentre la Corte di Cassazione, in accoglimento del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10276 del 16 luglio 2002
«È inammissibile il ricorso per cassazione nel quale non venga precisata, nei suoi contenuti, la violazione di legge nella quale sarebbe incorsa la pronuncia di merito, non essendo al riguardo sufficiente un'affermazione apodittica non seguita da...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10696 del 22 luglio 2002
«In ordine alle questioni di giurisdizione, le Sezioni Unite della Corte di cassazione sono anche giudice del fatto e pertanto hanno il potere di procedere direttamente all'apprezzamento delle risultanze istruttorie, traendone conseguenze in piena...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11367 del 31 luglio 2002
«Qualora una questione abbia formato oggetto di decisione del giudice di primo grado e tale decisione non sia stata impugnata, né sotto il profilo della violazione delle norme del processo, né sotto quello della violazione delle norme di diritto,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12259 del 20 agosto 2002
«In sede di legittimità occorre tenere distinta l'ipotesi in cui si lamenti l'omesso esame di una domanda, o la pronuncia su domanda non proposta dal caso in cui si censuri l'interpretazione data dal giudice di merito alla domanda stessa: solo nel...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14022 del 27 settembre 2002
«Il principio di diritto enunciato dalla Corte di cassazione in sede di annullamento con rinvio di una sentenza di merito può essere disatteso nei soli casi in cui la norma da applicare in relazione al principio stesso risulti successivamente...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 14080 del 1 ottobre 2002
«Il giudicato sulla giurisdizione può formarsi, oltre che a seguito della statuizione emessa dalle Sezioni Unite della Corte di cassazione in sede di regolamento preventivo di giurisdizione o di ricorso ordinario per motivi attinente alla...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14303 del 5 ottobre 2002
«Il principio secondo cui l'interpretazione delle domande, eccezioni e deduzioni delle parti da luogo ad un giudizio di fatto, riservato al giudice del merito, non trova applicazione quando si assume che tale interpretazione abbia determinato un...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 16263 del 19 novembre 2002
«Il ricorso alle Sezioni Unite della Corte di cassazione avverso le decisioni del Consiglio di Stato e del Consiglio di Giustizia amministrativa per la Regione Siciliana per motivi inerenti alla giurisdizione è soggetto al termine di sessanta...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17266 del 5 dicembre 2002
«L'efficacia preclusiva della sentenza di annullamento con rinvio pronunciata dalla Corte di cassazione concerne non solamente le questioni dedotte nel giudizio di legittimità, ma anche quelle che in tale giudizio potevano essere prospettate dalle...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7450 del 21 giugno 2002
«Dal principio secondo cui la pronuncia di «cessazione della materia del contendere» costituisce, nel processo civile contenzioso, una fattispecie di estinzione del giudizio, si desume che la denuncia, mediante ricorso per cassazione, della sua...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9287 del 25 giugno 2002
«Benché non espressamente previsto dall'art. 391 bis c.p.c., anche le ordinanze rese dalla Corte di cassazione in camera di consiglio, ai sensi dell'art. 375 c.p.c., sono assoggettabili al rimedio della revocazione, pur sempre circoscritta ai casi...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9438 del 27 giugno 2002
«Il dispositivo della sentenza della Corte di cassazione che, volendosi attenere al disposto dell'art. 91 c.p.c. e così condannare al pagamento delle spese processuali la parte soccombente, inverta il nome di questo con quello del vincitore, reca...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10463 del 2 luglio 2003
«In sede di ricorso alle Sezioni Unite della Corte di cassazione proposto avverso una sentenza della Sezione disciplinare del Consiglio superiore della magistratura, legittimi e necessari contraddittori sono, oltre al magistrato incolpato, il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11201 del 17 luglio 2003
«Il principio sancito dalla sentenza n. 471 del 2002 della Corte Costituzionale – che ha dichiarato l'illegittimità costituzionale del combinato disposto dell'art. 149 c.p.c. e dell'art. 4, terzo comma, della legge 20 novembre 1982, n. 890, nella...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 11352 del 22 luglio 2003
«L'opposizione di terzo, di norma non esperibile avverso le sentenze della Corte di cassazione in quanto richiede, nella fase rescindente ed in quella rescissoria, lo svolgimento di accertamenti di fatto incompatibili con il giudizio di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11526 del 24 luglio 2003
«Nella ipotesi di difetto di elezione di domicilio in Roma, la comunicazione dell'avviso di udienza al difensore, ai sensi dell'art. 377 c.p.c., va effettuata e si perfeziona con il deposito dell'avviso stesso presso la cancelleria della Corte di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1153 del 27 gennaio 2003
«In sede di legittimità il giudicato, sia pure «esterno », non solo è rilevabile di ufficio, ma va individuato nella sua portata indipendentemente dall'interpretazione data al riguardo dal giudice di merito, in quanto il divieto di bis in idem ha...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11585 del 28 luglio 2003
«La pronuncia resa dalle S.U. della Corte di Cassazione in sede di regolamento di giurisdizione, non contenendo alcuna statuizione sul merito della pretesa azionata, è idonea a divenire cosa giudicata solo sulla questione di giurisdizione, non...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11883 del 6 agosto 2003
«Il vizio di motivazione riconducibile all'ipotesi di cui all'art. 360, n. 5 c.p.c. può concernere esclusivamente l'accertamento e la valutazione dei fatti rilevanti ai fini della decisione della controversia, non anche l'interpretazione o...»