(massima n. 1)
Il principio secondo cui l'interpretazione delle domande, eccezioni e deduzioni delle parti da luogo ad un giudizio di fatto, riservato al giudice del merito, non trova applicazione quando si assume che tale interpretazione abbia determinato un vizio riconducibile nell'ambito dell'art. 112 c.p.c., a norma del quale il giudice deve pronunciare su tutta la domanda e non oltre i limiti di essa; in tal caso, infatti, deducendosi un vizio in procedendo, la Corte di cassazione č giudice anche del fatto ed ha, quindi, in potere-dovere di procedere direttamente all'esame e all'interpretazione degli atti processuali.