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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 28492 del 22 dicembre 2005
«Il problema della normativa ad essi applicabile va, peraltro, risolto alla luce della considerazione che, accanto all'innegabile connotato associativo, essi si caratterizzano anche per un forte profilo di realità - in quanto il singolo associato,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1490 del 17 giugno 1994
«Non può farsi ricorso a tale norma per il caso di successioni di leggi incriminatrici nel tempo, ai fini della rideterminazione della pena. (Nella fattispecie la Corte di cassazione ha rigettato il ricorso avverso ordinanza che aveva respinto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 823 del 14 aprile 1999
«...comporta anche il venir meno della funzione strumentale indiretta del rafforzamento dell'obbligo risarcitorio, connessa alla situazione di persistente operatività — e non di cessazione per revoca — della sospensione condizionale della pena.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7338 del 25 febbraio 2002
«Ne consegue, quindi, che in detta ipotesi il pubblico ministero, quale organo dell'esecuzione, è legittimato a porre direttamente in esecuzione la pena già coperta dal beneficio caducato, sempre che, nel contempo, chieda al competente giudice...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 24215 del 18 novembre 2011
«...per il richiamo previsto dalla citata norma all'art. 26 legge fall., siano definibili quali "altri interessati", cioè soggetti terzi che assumono di subire effetti pregiudizievoli indirettamente derivanti da detta pronuncia di natura decisoria.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10937 del 7 novembre 1997
«L'azione di responsabilità contro amministratori e sindaci, esercitata dal curatore del fallimento, ex art. 146 L. fall., compendia in sé le azioni ex artt. 2393 e 2394 c.c., ed è diretta alla reintegrazione del patrimonio della società fallita,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22256 del 7 dicembre 2012
«Il principio secondo cui nel procedimento per estensione del fallimento a norma dell'art. 147 legge fall., come, più in generale, in ogni procedimento per la dichiarazione di fallimento, sono parti necessarie i debitori dei quali si chiede il...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1468 del 12 aprile 1999
«...degli invocati benefici, in quanto la reperibilità del condannato al momento dell'avviso per l'udienza di trattazione dell'istanza diretta ad ottenere i benefici penitenziari non è requisito richiesto dalla legge a pena di inammissibilità.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3586 del 14 febbraio 2011
«...comma 1, legge fall., al fine della integrazione del piano e della produzione di nuovi documenti, essendo tale possibilità diretta a soddisfarne maggiormente la completezza informativa al fine di assicurare il consenso informato dei creditori.»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 6211 del 16 marzo 2007
«Ne consegue che, come il debitore è parte in senso sostanziale di tutti gli atti che concernano il suo patrimonio, così lo rimane anche per i rapporti tributari, che pertanto a lui fanno direttamente capo, e sui quali è legittimato processualmente...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 4728 del 25 febbraio 2008
«Ne consegue che, come il debitore è parte in senso sostanziale di tutti gli atti che concernano il suo patrimonio, così lo rimane anche per i rapporti tributari, che pertanto a lui fanno direttamente capo, e sui quali è legittimato processualmente...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 389 del 14 gennaio 1998
«...l'interessato prendere cognizione diretta in cancelleria della requisitoria scritta del pubblico ministero; e ciò tanto più se si considera che la causa dell'inammissibilità non deve essere illustrata ma solo enunciata nell'avviso predetto.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11431 del 12 novembre 1998
«Il conferimento di una procura ai propri difensori da parte di lavoratori di un'impresa istante per il concordato preventivo mediante apposizione in calce ad una memoria illustrativa diretta al tribunale fallimentare, pur conservando, in astratto,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9960 del 20 settembre 1994
«Poiché l'art. 613 comma primo c.p.p. prevede che il ricorso per cassazione debba essere, se non proposto direttamente dalla parte, sottoscritto da un difensore iscritto all'albo speciale della Corte di cassazione, tale condizione dovrà essere...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 44711 del 20 novembre 2003
«In tema di applicazione della pena su richiesta delle parti, qualora per mero errore di calcolo la pena sia stata indicata in misura inferiore a quella risultante da un calcolo corretto e il giudice, non rilevando l'errore, abbia applicato la pena...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 823 del 27 gennaio 1996
«...uffici e dell'interdizione legale in relazione a condanna a pena detentiva che non la consente (nella specie a due anni e mesi sei di reclusione), la Corte di cassazione provvede direttamente alla loro eliminazione, senza pronunciare annullamento.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 9053 del 22 agosto 1992
«Ne consegue che qualora il giudice abbia applicato una pena, frutto di un errato calcolo, ancorché le parti abbiano esplicitamente e concretamente indicato la pena originaria da diminuire a seguito delle sue successive massime riduzioni ex art. 62...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 521 del 27 maggio 1995
«...processuale cui è improntata la norma di cui all'art. 620, lett. e), c.p.p., procedere direttamente alla decisione su di essa qualora ritenga di poterla qualificare, ai sensi dell'art. 568, comma quinto, c.p.p., come ricorso per cassazione.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 24742 del 1 luglio 2010
«Deve essere annullata senza rinvio la sentenza d'appello che abbia immotivatamente disatteso la richiesta di concessione del beneficio della non menzione già negata in primo grado, potendo il predetto beneficio essere direttamente disposto dalla...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 634 del 29 gennaio 1997
«...annullata senza rinvio, ai sensi dell'art. 620, lett. l), c.p.p., limitatamente al punto concernente l'omessa dichiarazione nel dispositivo di sospensione condizionale della pena, che può essere disposta direttamente dalla Corte di cassazione.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5666 del 19 dicembre 1996
«Ne consegue che divengono indifferenti, ove non altrimenti disposto, modifiche della competenza intervenute dopo che esso è stato ritualmente incardinato, in forza del principio della perpetuatio jurisdictionis e dell'irretroattività delle leggi...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11544 del 5 novembre 1998
«...— il risarcimento del danno — al beneficio della sospensione della pena; e ciò sulla base della considerazione che il punto devoluto, per quanto accessorio alle statuizioni civili, incidesse direttamente sull'an dell'applicazione della pena).»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 6019 del 14 giugno 1993
«Deve escludersi che la disciplina della revisione prevista dal nuovo c.p.p. consenta di rilevare cause di estinzione del reato già risultanti dagli atti e «sfuggite» al controllo della Cassazione, non potendosi intendere la «novità» della prova...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18945 del 28 settembre 2005
«Il conseguente concordato c.d. «misto» deve ritenersi tuttavia suscettibile di risoluzione, non risultando ad esso applicabile il disposto dell'art. 186, comma secondo, legge fallim., che esclude la risoluzione del concordato con cessione dei beni...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14900 del 17 novembre 2000
«...dall'art. 151 della l. fall. per la ripartizione degli oneri, sempre che le modifiche o le integrazioni siano la diretta conseguenza delle osservazioni o delle contestazioni sollevate da tutti o parte dei soci dell'impresa soggetta a liquidazione.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3315 del 16 marzo 2000
«Ai fini della decorrenza del termine perentorio della querela occorre che l'offeso abbia avuto conoscenza precisa, certa e diretta del fatto delittuoso, in maniera da possedere tutti gli elementi di valutazione onde determinarsi. Invero, per...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14546 del 30 luglio 2004
«...giacché le funzioni del commissario liquidatore sono del tutto simili a quelle del curatore fallimentare, mentre va esclusa l'applicazione diretta delle tariffe professionali, in ragione della diversa natura del rapporto cui queste si riferiscono.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2189 del 27 luglio 1973
«Il provvedimento di liquidazione del compenso a favore del commissario liquidatore nella procedura di liquidazione coatta amministrativa è vincolato all'applicazione di criteri giuridici stabiliti a tutela diretta e immediata della posizione...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 43428 del 7 dicembre 2010
«Integra il reato di sottrazione di cose sottoposte a sequestro in un procedimento penale (art. 334 c.p.) la stipulazione di negozi dispositivi dei diritti sulle quote di una società di cui è stato disposto il sequestro preventivo, se diretta ad...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 17690 del 7 maggio 2010
«In tema di fallimento determinato da operazioni dolose, che si sostanzia in un'eccezionale ipotesi di fattispecie a sfondo preterintenzionale, l'onere probatorio dell'accusa si esaurisce nella dimostrazione della consapevolezza e volontà della...»