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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3933 del 23 aprile 1987
«Nel giudizio di opposizione del debitore all'esecuzione, quale quello promosso per contestare la pignorabilità del bene, la sopravvenienza di rinuncia del creditore all'esecuzione comporta l'estinzione di questa e la rimozione del vincolo del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18514 del 25 agosto 2006
«La disposizione dell'ultimo comma dell'art. 306 c.p.c., a norma della quale, se non vi è un diverso accordo, la parte che ha rinunciato agli atti del processo deve rimborsare le spese alle altre parti, è applicabile, in virtù dell'espresso...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1696 del 23 gennaio 2009
«L'eccezione di estinzione del processo esecutivo, avendo ad oggetto una vicenda processuale non rilevabile d'ufficio, ma rimessa al potere dispositivo della parte, non richiede per la sua esposizione l'adozione di formule sacramentali, ma esige in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12762 del 26 settembre 2000
«Con riguardo al processo di esecuzione, la legittimazione a proporre l'eccezione di estinzione del processo esecutivo, che normalmente appartiene al debitore, può essere riconosciuta anche al terzo che vi abbia interesse, e, quindi, all'acquirente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4478 del 20 aprile 1995
«Nel processo di espropriazione forzata di crediti presso terzi, accertata con sentenza l'esistenza del credito del debitore verso il terzo, il debitore, qualora intenda sostenere che il creditore ha lasciato inutilmente decorrere il termine per la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6273 del 4 giugno 1993
«L'eccezione di estinzione del processo esecutivo, anche se, al pari dell'opposizione all'esecuzione, tende ad ottenere l'accertamento del sopravvenuto difetto del diritto del creditore di procedere in executivis, non postula necessariamente, per...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19960 del 30 agosto 2013
«L'ordinanza che dichiari l'estinzione parziale, anziché totale, del processo esecutivo malgrado le rinunce, pur intervenute in tempi diversi, di tutti i creditori, è suscettibile di reclamo ex art. 630, terzo comma, c.p.c. Ne consegue che, ove il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1531 del 3 febbraio 2003
«La sospensione feriale dei termini processuali, prevista dall'art. 1, legge 7 ottobre 1969, n. 742, non si applica al giudizio conseguente alla proposizione del reclamo ex art. 630, terzo comma, c.p.c., avverso l'ordinanza che dichiara...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16711 del 17 luglio 2009
«In conformità alla regola generale dettata dall'art. 310, ultimo comma, c.p.c., nel processo di esecuzione e, quindi, anche in quello di espropriazione forzata presso terzi, in mancanza di diverso accordo tra le parti, qualora il processo si...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20836 del 26 settembre 2006
«L'articolo 95 c.p.c. nel porre a carico del debitore esecutato le spese sostenute dal creditore procedente e da quelli intervenuti che partecipano utilmente alla distribuzione, presuppone che il processo esecutivo sia iniziato con il pignoramento...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5325 del 4 aprile 2003
«In tema di estinzione del processo esecutivo, l'art. 632 c.p.c. (che all'ultimo comma richiama l'art. 310 c.p.c.) prevede che le spese del processo esecutivo restano a carico della parte che le ha anticipate. Tuttavia tale disposizione va...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1109 del 24 gennaio 2003
«In materia di disciplina delle spese nel caso di estinzione del processo esecutivo, l'art. 632, primo comma, c.p.c., nel testo introdotto dall'art. 12, legge n. 302 del 1998, nella parte in cui prevede che il giudice dell'esecuzione, con...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23083 del 10 ottobre 2013
«Il creditore munito di titolo esecutivo stragiudiziale e che abbia iscritto ipoteca volontaria a garanzia del proprio diritto non perde l'interesse ad agire in via monitoria, sia perché l'ipoteca giudiziale iscritta a seguito dell'emissione del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 24330 del 18 novembre 2011
«Agli effetti dell'art. 1186 c.c., la possibilità per il creditore di esigere immediatamente la prestazione, quantunque sia stabilito un termine a favore del debitore, non postula il conseguimento di una preventiva pronuncia giudiziale, né la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9232 del 12 luglio 2000
«Ai fini della prova richiesta dalla legge per l'emissione del decreto ingiuntivo è sufficiente qualsiasi documento di sicura autenticità, anche non proveniente dal debitore, da cui risulti con certezza l'esistenza del diritto di credito fatto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18650 del 5 dicembre 2003
«Nei rapporti di conto corrente bancario l'estratto di saldo conto ha efficacia probatoria fino a prova contraria anche nei confronti del fideiussore del correntista non soltanto per la concessione del decreto ingiuntivo, ma anche nel giudizio di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3261 del 8 giugno 1979
«...Ne consegue che, quando il preteso debitore muove contestazioni sull'an o sul quantum debeatur, le fatture non valgono a dimostrare l'esistenza del credito, né, tanto meno, la sua liquidità ed esigibilità.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 20118 del 11 ottobre 2004
«In tema di crediti derivanti da omesso versamento dei Contributi previdenziali e o assistenziali, ove l'attestazione del direttore della sede provinciale dell'ente creditore rechi, a sostegno della pretesa creditoria, disposizione difforme da...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 22655 del 31 ottobre 2011
«Il rilascio della quietanza non richiede forme particolari, sicché essa può essere contenuta anche nella fattura che il creditore invii al proprio debitore e risultare da qualsiasi non equivoca attestazione dell'adempimento dell'obbligazione, come...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11867 del 13 maggio 2008
«La tempestività della proposizione dell'opposizione a decreto ingiuntivo deve essere determinata esclusivamente assumendo come dies a quo la data della notifica del provvedimento monitorio al debitore opponente, e nulla rilevando, ai fini del...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 16455 del 20 agosto 2004
«Il potere, attribuito al giudice dall'art. 641, secondo comma, c.p.c., di ridurre o aumentare il termine entro il quale il debitore può proporre opposizione al decreto ingiuntivo «se concorrono giusti motivi» non si sottrae all'obbligo di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12668 del 18 dicembre 1998
«In tema di procedimento d'ingiunzione, va esclusa, in assenza di una espressa disposizione processuale in tal senso, la sussistenza di un obbligo di preventiva audizione del debitore nei cui confronti è emesso il decreto ingiuntivo. Ed infatti,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13444 del 12 settembre 2003
«Ancorché la dichiarazione di fallimento o la sottoposizione a liquidazione coatta amministrativa, intervenute nelle more del giudizio di opposizione al decreto ingiuntivo emesso a carico del debitore fallito o sottoposto a l.c.a., determini...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5628 del 8 giugno 1999
«In relazione alla previsione del secondo comma dell'art. 643 c.p.c., in base alla quale il ricorso ed il decreto ingiuntivo sono notificati per copia autentica al debitore ingiunto, l'assenza nell'autenticazione, effettuata dal cancelliere e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8593 del 11 agosto 1993
«Il decreto ingiuntivo diventa inefficace, a norma dell'art. 644 c.p.c., nel caso di mancata notifica nei termini stabiliti in tale norma e non anche nel caso di nullità o irregolarità della notificazione, potendo in tale ipotesi il debitore far...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3783 del 30 marzo 1995
«Qualora il creditore, munito di decreto ingiuntivo, provveda alla notificazione del medesimo dopo il decorso del termine di efficacia fissato dall'art. 644 c.p.c., le ragioni del debitore, ivi comprese quelle relative all'inefficacia del titolo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1045 del 16 marzo 1977
«Qualora il debitore, con atto di opposizione avverso precetto intimatogli in forza di decreto ingiuntivo, contesti l'efficacia del titolo, per non essere stato il decreto stesso notificato nel termine di quaranta giorni dalla pronuncia (art. 644...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 731 del 31 gennaio 1981
«La notificazione del decreto ingiuntivo a persona diversa da quella contro la quale è stato emesso non è idonea a far assumere al destinatario della notificazione stessa la qualità di intimato, e, quindi, di legittimato a proporre l'opposizione,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16199 del 25 luglio 2011
«La legge n. 533 del 1973 non ha fatto venir meno l'ammissibilità del procedimento d'ingiunzione per i crediti di lavoro e previdenziali, ma si è limitata a prevedere l'applicabilità del rito del lavoro nel giudizio di opposizione. Ne consegue che...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5317 del 12 aprile 2002
«Nel giudizio di cognizione instaurato con opposizione a decreto ingiuntivo, nel quale, ai fini della costituzione di un regolare contraddittorio, assume effettiva e sostanziale rilevanza la notifica dell'atto di opposizione, l'asserito vizio di...»