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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2438 del 28 febbraio 1992
«La ratifica dell'operato del sindaco, da parte dell'organo collegiale del comune competente ad autorizzarlo a stare in giudizio in rappresentanza del comune stesso, vale a sanare ex tunc l'originaria carenza di detta autorizzazione, e, quindi, a...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3166 del 14 marzo 1992
«Anche nell'ipotesi di cassazione con rinvio, derivando la statuizione definitiva di merito dall'esito del giudizio conseguente alla cassazione, il governo delle spese dell'intero giudizio va determinato esclusivamente secondo il criterio della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3933 del 1 aprile 1992
«Nel corso del processo esecutivo non è consentito il ricorso alle disposizioni contenute negli artt. 214 ss. c.p.c. sul disconoscimento da parte del debitore esecutato delle scritture prodotte contro di lui in quel processo, tenuto conto che il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4686 del 16 aprile 1992
«Il giudice di rinvio al quale la causa sia stata rimessa dalla Corte di cassazione anche perché provveda sulle spese del giudizio di legittimità, è tenuto a provvedere sulle spese delle fasi di impugnazione, se rigetta l'appello, e sulle spese...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5423 del 7 maggio 1992
«La proposizione di ricorso per cassazione contro uno (o alcuni) soltanto dei più capi in cui si articola la sentenza non implica consumazione del diritto di impugnazione — per acquiescenza — rispetto ai capi non impugnati allorché essi non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5506 del 8 maggio 1992
«La rinuncia all'azione, che è efficace anche senza accettazione delle controparti, e che impone declaratoria di cessazione della materia del contendere, è ammissibile, quale espressione del principio dispositivo, in qualunque controversia civile,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6158 del 22 maggio 1992
«Il socio di una società, il quale, evocato in giudizio esclusivamente in veste di legale rappresentante della società stessa, venga condannato anche in proprio, assume la qualità di parte soccombente, e, come tale, deve ritenersi interessato e...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 650 del 20 gennaio 1992
«Il candidato escluso dalla promozione, il quale – in relazione ad una disciplina o ad un bando di concorso che prevede un sistema di scelta dei promuovendi basato su determinati requisiti, fissando per alcuni di questi i criteri di ponderazione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6809 del 4 giugno 1992
«Nella controversia promossa dal lavoratore licenziato per superamento del periodo di comporto, la deduzione, da parte del lavoratore medesimo, di un numero di giorni di assenza inferiore a quello indicato dal datore di lavoro convenuto configura...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7097 del 9 giugno 1992
«La prova (piena) dei fatti contrari alla parte che li ha confessati, che il giudice ha il dovere di trarre dalla confessione, non può essere vinta con una mera prova contraria, essendo necessario dimostrare anche che la difformità dal vero non è...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7487 del 18 giugno 1992
«La procura speciale al difensore, rilasciata in primo grado «per il presente giudizio» (o processo, causa, lite ecc.), senza alcuna limitativa indicazione, esprime la volontà della parte di estendere il mandato all'appello, quale ulteriore grado...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8394 del 9 luglio 1992
«La notificazione della sentenza alla parte che sia stata dichiarata contumace per accertata irregolarità della sua costituzione in giudizio, deve essere eseguita a tale parte personalmente, senza che possa il notificante valutare la situazione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8537 del 18 giugno 1992
«Qualora la sentenza di primo grado costitutiva a favore del promissario acquirente, ai sensi dell'art. 2932 c.c., del trasferimento della metà della proprietà di un fondo in regime di comunione fra coniugi, sia stata impugnata dal coniuge del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8840 del 22 luglio 1992
«La proposizione dell'impugnazione nel termine di cui all'art. 327 c.p.c. si perfeziona — stante la sua natura ricettizia — solo nel momento in cui l'atto medesimo è portato a conoscenza dell'altra parte nella forma legale della notificazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8976 del 25 luglio 1992
«La natura ordinatoria del termine assegnato alle parti dal giudice (nella specie, per la nomina di un consulente tecnico di parte, ex art. 201 c.p.c.) non comporta che la sua inosservanza sia priva di effetti giuridici, atteso che il rimedio per...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9013 del 27 luglio 1992
«In tema di querela di falso, la circostanza che nel processo penale contro i presunti autori del falso costoro abbiano ammesso la falsità della scrittura in contestazione o dichiarato di non volersene avvalere non esclude la persistenza...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9994 del 29 agosto 1992
«Poiché l'art. 93 c.p.c. legittima alla richiesta di distrazione delle spese il difensore con procura, tale domanda non può essere avanzata dal difensore dopo l'estinzione del mandato per intervenuta rinuncia, ancorché la parte non abbia ancora...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10079 del 12 ottobre 1993
«La titolarità, da parte di un geometra, della carica di direttore tecnico di una società, ove sia stata finalizzata solo a permettere l'iscrizione di quest'ultima nell'albo dei costruttori e non abbia implicato lo svolgimento, da parte del...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10112 del 13 ottobre 1993
«L'acquiescenza prevista dall'art. 329, primo comma, c.p.c., quale comportamento idoneo ad escludere la proponibilità della impugnazione, configura un negozio giuridico processuale — che presuppone una univoca volontà abdicativa della parte, non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10153 del 14 ottobre 1993
«Poiché il danno biologico, come danno alla salute, in sé, ha una portata più ampia di quello alla vita di relazione, che si risolve nella impossibilità o difficoltà di mantenere i rapporti sociali ad un livello normale, e tende ad assorbirlo, come...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10512 del 23 ottobre 1993
«Nel giudizio di appello la parte può chiedere la restituzione delle somme pagate in esecuzione della sentenza di primo grado ma non anche il risarcimento del danno conseguente alla svalutazione monetaria delle somme da restituire, per il cui...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10994 del 6 novembre 1993
«La pronuncia sulle spese del giudizio compete esclusivamente al giudice della causa, il quale, ai sensi dell'art. 91 c.p.c., deve provvedervi, anche di ufficio, con il provvedimento che chiude il processo dinnanzi a sé, anche quando, trattandosi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11002 del 6 novembre 1993
«Gli strumenti che, ai sensi dell'art. 514 c.p.c., debbono considerarsi impignorabili perché indispensabili per l'esercizio della professione, arte o mestiere del debitore sono quelli il cui impiego (come per i caschi normalmente utilizzati dal...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11195 del 12 novembre 1993
«Il principio della soccombenza, cui l'art. 91 c.p.c. collega il rimborso delle spese in favore della controparte (salvo l'esercizio del potere di compensarle, totalmente o parzialmente), trova fondamento nella sopportazione dell'onere relativo da...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12856 del 28 dicembre 1993
«La parte costituita, contro la quale la scrittura privata è prodotta (anche se in copia fotostatica), ha l'onere, onde evitarne il riconoscimento tacito di disconoscerla o di dichiarare di non conoscerla (se la sottoscrizione proviene dagli autori...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1309 del 3 febbraio 1993
«Il cittadino italiano può sempre essere convenuto, senza alcuna limitazione, davanti al giudice nazionale, da parte dello straniero, senza che tale qualità dell'attore, implichi la restrizione della giurisdizione italiana alle sole domande che il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2 del 5 marzo 1993
«Il principio secondo cui nel rito del lavoro tanto la nullità radicale o l'inesistenza giuridica oppure l'omissione della notificazione del ricorso introduttivo del giudizio e del decreto di fissazione dell'udienza quanto la nullità dovuta al...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2019 del 19 febbraio 1993
«Nel procedimento per ingiunzione, la fase monitoria e quella di cognizione, che si apre con l'opposizione, fanno parte di un unico processo, nel quale l'onere delle spese è regolato in base all'esito finale del giudizio. Di conseguenza,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2072 del 20 febbraio 1993
«Con l'opposizione agli atti esecutivi (art. 617 c.p.c.) possono farsi valere non solo i vizi del procedimento di formazione dell'atto ma anche quelli dipendenti dalla violazione delle norme che ne disciplinano il contenuto sia in relazione alla...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2211 del 23 febbraio 1993
«L'impugnazione per revocazione correlata, a norma dell'art. 395 n. 3 c.p.c., al recupero di documenti non potuti produrre nel giudizio conclusosi con la pronuncia della sentenza impugnata per fatto dell'avversario o per causa di forza maggiore,...»