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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2027 del 3 marzo 1993
«A norma dell'art. 123, comma primo, c.p.p., le richieste formulate dall'imputato detenuto e ricevute dal direttore dell'istituto penitenziario sono produttive di effetti «come se fossero ricevute direttamente dall'autorità giudiziaria»:...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 39645 del 22 novembre 2002
«La sentenza della Corte costituzionale n. 120 del 16 aprile 2002, con la quale è stata dichiarata l'illegittimità costituzionale dell'art. 458, comma 1, c.p.p., nella parte in cui non prevedeva che il termine per la richiesta di giudizio...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 26303 del 10 luglio 2002
«In tema di richiesta di giudizio abbreviato, da parte dell'imputato, al quale sia stato notificato il decreto di giudizio immediato, ricorre l'ipotesi della decadenza prevista dall'art. 458, comma 1 c.p.p. solo nel caso di intempestivo deposito...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 29115 del 19 luglio 2007
«Nel caso di innesto di riti alternativi nel giudizio immediato, il Gup può rigettare la richiesta senza fissare l'udienza prevista dall'art. 458, comma 2, c.p.p. ogni qual volta la ritenga infondata, in quanto non risulta in alcun modo lesa la...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 5585 del 12 maggio 1994
«Qualora, disposto il giudizio immediato, venga ritualmente avanzata dall'imputato, ai sensi dell'art. 458 c.p.p., richiesta di giudizio abbreviato, in ordine alla quale il P.M. non esprima il proprio consenso, il Gip deve trasmettere gli atti al...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1129 del 1 febbraio 2000
«Nel giudizio abbreviato, anche allorché esso si instauri ex art. 458 c.p.p., e cioè a seguito di richiesta di giudizio immediato, non può essere contestata l'utilizzabilità degli atti che, legalmente compiuti o formati, non sarebbero direttamente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 15167 del 19 aprile 2012
«E abnorme il decreto penale di condanna notificato alla persona contro la quale è stata esercitata l'azione penale ma irrogativo di pena nei confronti di altra persona, estranea ai fatti. (Nella specie, la Corte ha ritenuto la sussistenza...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8288 del 3 marzo 2010
«Deve ritenersi affetto da abnormità (del tipo c.d. “funzionale”) il provvedimento con il quale il giudice per le indagini preliminari, sulla base di valutazioni di mera opportunità, abbia respinto la richiesta di decreto penale avanzata dal...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5850 del 13 febbraio 2004
«È legittimo il provvedimento con il quale il giudice per le indagini preliminari respinga la richiesta di decreto penale avanzata dal pubblico ministero oltre la scadenza del termine di sei mesi dalla data di iscrizione dell'imputato nel registro...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 19268 del 24 aprile 2003
«Deve considerarsi abnorme, perché si colloca al di fuori delle ipotesi tassativamente previste e perchè determina una stasi processuale non rimuovibile se non con la impugnazione, il provvedimento del giudice il quale, nel dichiarare la nullità...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 14887 del 31 marzo 2003
«Nel procedimento per decreto, nel caso in cui il GIP., richiesto dell'emissione del decreto penale di condanna, proceda al proscioglimento dell'imputato ex art. 129 c.p.p., la relativa sentenza può essere impugnata esclusivamente mediante ricorso...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 45679 del 10 dicembre 2008
«Qualora il G.i.p., richiesto dell'emissione di un decreto penale di condanna, prosciolga invece l'imputato ai sensi del combinato disposto di cui agli artt. 459, comma terzo e 129 c.p.p., l'unica impugnazione esperibile è il ricorso per cassazione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 18059 del 16 aprile 2003
«Il Giudice per le indagini preliminari che ritenga di non accogliere la richiesta del P.M. di emissione di decreto penale di condanna ha l'alternativa di restituire gli atti al P.M. ovvero di pronunciare sentenza di proscioglimento ex art. 129...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 18 del 25 ottobre 1995
«Ai sensi dell'art. 37 c.p.p., il giudice può essere ricusato soltanto dalla parte, per cui è da escludere un'autonoma parallela legittimazione del difensore il quale, pur potendo validamente proporre l'atto di ricusazione, deve avere...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 6203 del 23 giugno 1993
«Nel caso in cui il Gip, richiesto dell'emissione di decreto penale di condanna, proceda invece al proscioglimento dell'imputato ex artt. 129 e 459, comma 3, c.p.p., l'unica impugnazione esperibile avverso la relativa sentenza è il ricorso per...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 48452 del 30 dicembre 2008
«È abnorme, e come tale ricorribile per cassazione, il provvedimento con il quale il giudice, nel dichiarare la nullità del decreto penale di condanna emesso nei confronti dell'imputato, disponga la regressione del procedimento, trasmettendo gli...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 24705 del 16 giugno 2001
«Deve considerarsi abnorme, perché si colloca del tutto al di fuori dell'ordinamento e determina una stasi processuale non altrimenti rimuovibile se non con l'impugnazione ed il conseguente annullamento, il provvedimento con il quale il giudice per...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6458 del 11 febbraio 2008
«La revoca del decreto penale adottata al di fuori del caso in cui sia impossibile la sua notificazione per irreperibilità dell'imputato è atto radicalmente estraneo al sistema processuale e come tale abnorme ed immediatamente ricorribile per...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 21821 del 7 maggio 2004
«L'omessa notifica del decreto penale di condanna al difensore non determina una nullità assoluta ed è sanata dalla presentazione dell'opposizione poichè, avendo l'atto conseguito lo scopo cui era diretto, viene meno l'interesse dell'imputato...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4401 del 10 aprile 2000
«Interrompe la permanenza del reato il decreto penale di condanna, dal momento della notifica all'imputato, indipendentemente dal fatto che, a seguito di opposizione e comparizione all'udienza di questi, il decreto penale sia stato revocato.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3577 del 5 gennaio 2000
«Il provvedimento con il quale il Gip, non essendo stata possibile la notifica del decreto penale al domicilio eletto, dispone la restituzione degli atti al P.M., assimilando tale situazione a quella della irreperibilità, non può qualificarsi...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8547 del 5 luglio 1999
«Ai fini dell'emissione del decreto penale non è previsto che l'imputato debba essere preventivamente interrogato. La modifica legislativa è stata apportata dalla legge 16 luglio 1997 n. 234 soltanto all'art. 555 c.p.p., che attiene all'ordinario...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9898 del 4 marzo 2003
«L'art. 460, comma 5 c.p.p., nel testo introdotto dall'art. 37 comma 2, lett. b), della L. 16 dicembre 1999, n. 479 — in base al quale nel caso di condanna inflitta con decreto penale divenuto esecutivo il reato è estinto se, entro i termini...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 11358 del 14 marzo 2008
«Il decreto penale di condanna è assimilato alla sentenza di condanna ed è pertanto ammissibile avverso lo stesso il ricorso per cassazione del pubblico ministero, purché al momento della presentazione dell'impugnazione il suddetto decreto non sia...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1496 del 19 luglio 1993
«In tema di decreto penale di condanna, il termine per la presentazione dell'opposizione — nel caso di più condannati — decorre dalla notifica al singolo interessato e non dalla data dell'ultima notificazione ad altro coimputato.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 430 del 24 marzo 1992
«La rinuncia all'opposizione a decreto penale è atto formale che non ammette equipollenti; pertanto, non solo deve essere espressa con particolari forme, ma anche non può, in ogni caso, essere tacita. Infatti, posto che, l'opposizione a decreto...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 46164 del 15 dicembre 2008
«Il difensore d'ufficio dell'imputato è legittimato a proporre opposizione al decreto penale di condanna, atteso che alcuna norma impone che il medesimo sia munito di procura speciale per procedere all'impugnazione in questione e che non è...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1799 del 14 gennaio 2008
«Il difensore di ufficio dell'imputato è legittimato a proporre opposizione al decreto penale di condanna.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 42682 del 7 novembre 2003
«Il difensore «eventualmente nominato» che, ai sensi dell'art. 461, comma 1, c.p.p., è legittimato a proporre opposizione al decreto penale può essere solo quello nominato di fiducia dall'imputato e non quello d'ufficio. (Mass. redaz.).»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2119 del 16 luglio 1999
«Il civilmente obbligato per la pena pecuniaria è legittimato a proporre opposizione avverso il decreto penale solo ove con detto decreto sia stata affermata la sua responsabilità giacché, in tanto egli può essere chiamato a pagare la pena...»