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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10140 del 10 marzo 2015
«In tema di reati contro la P.A., gli ordini professionali devono ritenersi enti pubblici deputati alla tutela degli interessi della categoria che rappresentano, e conseguentemente il presidente di uno dei suddetti ordini può assumere la qualifica...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8161 del 24 giugno 1999
«Va riconosciuta la qualità di pubblici ufficiali ai membri del Comitato degli investimenti costituito all'interno del Consiglio di amministrazione della Direzione generale degli Istituti di previdenza del Ministero del tesoro i quali, preposti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5816 del 18 maggio 1995
«Gli allievi della scuola di polizia, espletando attività solo discente, non sono ancora investiti di pubbliche funzioni e solo quando vengono mandati in servizio di ordine pubblico investono tali funzioni in quanto manifestano la volontà dello...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 138 del 18 gennaio 1994
«L'art. 358 c.p. accoglie una nozione oggettiva di pubblico servizio, emergente dalla disciplina normativa dell'attività oggettivamente considerata, indipendentemente dal fatto che il suo esercizio sia affidato allo Stato o ad altri soggetti,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7315 del 25 luglio 1997
«Riveste la qualità di incaricato di un pubblico servizio, a norma dell'art. 358 c.p., il ricevitore autorizzato dal Coni o dall'Unire a riscuotere l'importo delle poste relative alle giocate effettuate nei concorsi pronostici connessi con le...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4639 del 21 aprile 1994
«Poiché la Costituzione (art. 35) considera la formazione professionale dei lavoratori fra i compiti essenziali della Repubblica — si tratta di un'attività che lo Stato persegue direttamente o a mezzo di istituti, pubblici o privati — ne consegue...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2100 del 21 gennaio 1997
«Di conseguenza, quando la contestazione concerne l'aiuto prestato al partecipe all'associazione di stampo mafioso e in capo all'agente non sia riscontrabile una qualsiasi altra forma di collegamento con l'associazione, non è consentito ipotizzare...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3020 del 26 marzo 1993
«La sottrazione di cose sottoposte a pignoramento nell'ambito della procedura per il recupero di spese giudiziarie, promossa dall'autorità amministrativa (intendenza di finanza) costituisce un'ipotesi di reato punita dall'art. 334 c.p. e non dal...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 47081 del 20 dicembre 2011
«Non integra il delitto di commercio di prodotti con segni falsi colui che ponga in vendita ricambi per auto non originali sui quali sia stato riprodotto, quale elemento estetico presente sul componente originale, il marchio del costruttore del...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12065 del 29 novembre 1991
«Le «relazioni di servizio» degli ufficiali e degli agenti di polizia giudiziaria sono atti pubblici e, come tali, fanno fede, fino a querela di falso, dei fatti che siano caduti sotto la percezione diretta degli autori di esse e vengono nelle...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7295 del 25 luglio 1997
«In materia di responsabilità degli amministratori (in senso lato) degli enti pubblici economici, occorre accertare, di volta in volta, se gli atti sono stati posti in essere nell'ambito della gestione privatistica dell'attività imprenditoriale...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4694 del 3 febbraio 2009
«Integra il reato di falsità ideologica in atto pubblico la condotta del notaio che, nell'atto di ricevere un testamento in forma pubblica - atto solenne, caratterizzato da massimo rigore pubblicistico, che postula la piena capacità del testatore...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 42245 del 28 ottobre 2004
«In tema di falsità ideologica, configura il reato di cui all'art. 479 c.p. la falsa attestazione di aver prestato servizio compiuta dal dipendente di un'azienda sanitaria locale (nella fattispecie: tecnico di radiologia alle dipendenze...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 14731 del 29 dicembre 1999
«Integra il delitto di falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici la falsa attestazione contenuta in uno stato avanzamento lavori (qualora detti lavori siano stati appaltati da un ente pubblico); invero, da un lato, il...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 790 del 4 febbraio 1997
«Ha natura di atto pubblico il registro di classe, che, pur non identificandosi con il registro del professore, costituisce dotazione obbligatoria in ciascuna classe ed è destinato a fornire la prova di fatti giuridicamente rilevanti e a...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9590 del 30 settembre 1988
«Il verbale delle commissioni di esami di Stato, sono da considerarsi atti pubblici, in quanto in essi i pubblici ufficiali componenti della commissione attestano la verità di atti da loro compiuti, o in loro presenza avvenuti. Per tali ragioni, la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 41552 del 19 dicembre 2006
«Integra il delitto di falso in atto pubblico per soppressione (art. 490 c.p.), la distruzione di riproduzioni fotografiche — nella specie di rilievo dello stato dei luoghi e di verifica di prosecuzione dei lavori — eseguite da un pubblico...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 25138 del 2 luglio 2007
«In tema di diffamazione a mezzo stampa, i limiti della critica alle istituzioni giudiziarie sono preordinati a garantirne la difesa da attacchi sprovvisti di fondamento e non suscettibili di smentita in virtù del dovere di riservatezza che...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2144 del 23 febbraio 2000
«Quando, poi, il “fatto-intervista” pubblicato consista in valutazioni o giudizi esternati, da personaggi pubblici, su atteggiamenti di altri personaggi pubblici nell'ambito di un dibattito che — proprio per l'intrinseco contenuto e per la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7393 del 23 gennaio 1997
«La prova dell'errore scriminante in materia di esercizio putativo del diritto di cronaca deve vertere sul fatto, e cioè sulla verità della notizia e non sull'attendibilità della fonte di informazione, dal momento che il giornalista può essere...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4012 del 1 febbraio 2006
«Ne deriva che, perché sussista la costrizione a prestazioni (nella specie sessuali) - in presenza dello stato di necessità che è un presupposto della condotta approfittatrice dell'agente e che deve essere inteso come situazione di debolezza o...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18244 del 26 agosto 2014
«Incorre in responsabilità professionale il notaio che rogiti un contratto di compravendita immobiliare senza compiere le visure dei pubblici registri per verificare la libertà e disponibilità dell'immobile; tuttavia il danno risarcibile derivante...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 27118 del 30 giugno 2015
«I rilievi fotografici riproducenti quanto i funzionari dello Stato o di altri enti pubblici hanno rilevato nel corso di verifiche ispettive o amministrative devono ritenersi prove documentali ex art. 234 c.p.p., acquisibili al fascicolo per il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7842 del 16 giugno 1999
«Se ne ricava che sono esenti dalla legalizzazione le firme apposte dai pubblici funzionari su atti formati dai medesimi nello Stato e da far valere nello Stato, purché siano chiaramente individuabili i dati relativi alla persona del firmatario e...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9476 del 22 ottobre 1997
«Il giudice di rinvio, dopo l'annullamento per vizio di motivazione, può, senza violare l'obbligo di conformarsi al cosiddetto giudicato interno, pervenire nuovamente all'affermazione di responsabilità dell'imputato sulla scorta di argomentazioni...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5256 del 4 marzo 2010
«Tuttavia, tali condizioni non possono essere riscontrate nella mera esistenza di esecuzioni individuali, in quanto non soggette a forme pubblicitarie, o nelle iscrizioni ipotecarie a carico del debitore, quando non si sia dato conto di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2578 del 31 agosto 1995
«D'altro canto, siffatta deroga si armonizza con la circostanza sopra evidenziata che la parte offesa non può proporre istanza di riesame né può avverso il provvedimento in tale sede emesso proporre ricorso per cassazione, così come risulta...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8996 del 19 agosto 1994
«Le previsioni di cui all'art. 479 c.p. (falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, con riferimento cioè a false attestazioni compiute nell'esercizio delle sue competenze e delle sue funzioni) sono nettamente distinte da...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 29709 del 14 giugno 2017
«Ai fini dell'applicazione della circostanza aggravante di cui all'art. 640, comma secondo, n. 1, cod. pen., anche gli enti a formale struttura privatistica devono qualificarsi come "pubblici", in presenza dei seguenti requisiti, indicati dal...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 24470 del 17 maggio 2017
«In tema di truffa ai danni dello Stato od enti pubblici, non presenta di per sè caratteri di falsità, rilevanti ai fini dell'integrazione della condotta tipica del reato, la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà proveniente dal lavoratore...»