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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2873 del 16 marzo 1992
«Infatti, se è vero che la «funzione del giudice è limitata a dare esecuzione alla concorde volontà delle parti» solo quando egli condivida le tesi prospettategli in ordine alla qualificazione giuridica del fatto e in relazione alla misura della...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 6117 del 22 maggio 1992
«Ne consegue, pertanto, che è nullo il giudizio di patteggiamento della pena celebratosi ex art. 599, quarto comma del nuovo codice di procedura penale, qualora il difensore dell'appellante abbia patteggiato la pena, rinunciando agli altri motivi...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9942 del 4 novembre 1993
«In materia di giudizio abbreviato, poiché l'imputato, nel convenire con il pubblico ministero alla trattazione del processo allo stato degli atti, rinuncia a difendersi provando, in cambio di un più favorevole trattamento sanzionatorio, non...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6558 del 4 giugno 1998
«Nel caso in cui, nel procedimento di appello, uno dei coimputati scelga il rito cui all'art. 599, comma quarto (cosiddetto patteggiamento in appello), raggiungendo l'accordo sull'accoglimento in tutto o in parte dei motivi di ricorso, con rinuncia...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10791 del 22 settembre 1999
«Tale disciplina manifestamente non viola il principio costituzionale di uguaglianza né il diritto di difesa, atteso che non può assumere alcuna giuridica rilevanza l'interesse dell'imputato a riservare la sospensione condizionale ed eventuali...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2622 del 26 gennaio 2004
«In tema di reato di corruzione propria, non è necessario individuare lo specifico atto contrario ai doveri d'ufficio, sussistendo la fattispecie anche quando, pur rispondendo ogni singolo atto ai requisiti di legge, nell'insieme del servizio reso...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 3017 del 18 maggio 2018
«L'istituto della perenzione ha una "doppia anima", quella privatistica, legata alla constatazione di una tacita rinuncia agli atti del giudizio, e quella pubblicistica, la cui ratio è individuabile nell'esigenza di definizione delle controversie...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, sentenza n. 7011 del 11 aprile 2016
«In tema di irragionevole durata del processo amministrativo, il decreto di estinzione emesso ex art. 85, comma 1, c.p.a., per rinuncia agli atti proveniente da entrambe le parti, riveste il carattere di definitività cui è subordinata, ai sensi...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 4936 del 12 agosto 2009
«Gli artt. 38 comma 8, e 141 comma 1, lett. b), n. 3, del t.u.e.l. individuano fattispecie distinte quanto ai presupposti e agli effetti delle dimissioni. La prima norma individua la fattispecie delle dimissioni individuali, rese allo...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 20839 del 21 agosto 2018
«In tema di opposizione all'esecuzione, la rinuncia agli atti del giudizio da parte dell'opponente, ai fini dell'estinzione del processo, richiede ai sensi dell'art. 306 c.p.c. l'accettazione da parte del creditore opposto, il quale tuttavia, per...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 225 del 22 luglio 2009
«Non sono fondate, in relazione agli artt. 117, commi terzo e quarto, e 118 Cost., le questioni di legittimità costituzionale dell'art. 10, comma 5, del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 - il quale prevede che i depositi e le...»
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Corte costituzionale, ordinanza n. 224 del 25 ottobre 2017
«Lombardia n. 27 del 2014, promossa dal Governo in riferimento all'art. 117, primo e secondo comma, lett. s), Cost., in relazione agli artt. 6, 13, 14, 15, 16 e 17 del D.Lgs. n. 152 del 2006 e alla direttiva n. 2001/42/CE...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 246 del 24 luglio 2009
«La dedotta violazione delle competenze regionali non sussiste, perché la disciplina degli artt. 154 e 155 è ascrivibile, in prevalenza, alla tutela dell'ambiente e alla tutela della concorrenza, materie di competenza legislativa...»
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Corte costituzionale, ordinanza n. 255 del 25 novembre 2016
«È dichiarato estinto - per sopravvenuta rinuncia al ricorso, accettata in udienza, dalla Regione costituita in giudizio - il processo relativo alle questioni di legittimità costituzionale degli artt. 2, comma 7, 3, comma 9, 4, comma...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 19845 del 23 luglio 2019
«Deve, viceversa, essere dichiarata, anche d'ufficio, cessata la materia del contendere in ogni caso in cui risulti acquisito agli atti del giudizio che non sussiste più contestazione tra le parti sul diritto sostanziale dedotto e che...»
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Corte costituzionale, ordinanza n. 204 del 14 luglio 2017
«Valle d'Aosta n. 16 del 2016, promosse dal Governo in riferimento all'art. 3 dello statuto speciale, agli artt. 32, 117, commi primo, secondo, lett. l) e s), e terzo, Cost., nonché al principio di leale collaborazione. (Nella specie,...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 247 del 24 luglio 2009
«Non è fondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 265, comma 3, del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, sollevata in relazione agli artt. 117, sesto comma, e 119 Cost. Infatti, le tematiche connesse alle forme di bonifica...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 21510 del 20 agosto 2019
«Il giudizio di divisione "mortis causa" deve svolgersi, ai sensi dell'art. 784 c.c., con la partecipazione di tutti i condividenti, la cui qualità di litisconsorti necessari permane in ogni stato e grado del processo, indipendentemente...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3905 del 17 febbraio 2011
«...determinazioni ad adeguata verifica delle condizioni patrimoniali delle parti e delle esigenze di vita dei figli, prescindendo dalla prova addotta dalla parte istante ed attingendo a tutti i dati comunque facenti parte del bagaglio istruttorio.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5082 del 9 marzo 2006
«In difetto, il procedimento di liquidazione è affetto da nullità, e non produce alcuna efficacia la pronuncia emessa dal giudice competente nei confronti dei contraddittori non sentiti. (Nella specie, la S.C., enunciando il suddetto principio, ha...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 8217 del 24 marzo 2021
«In tema di prescrizione, l'efficacia interruttiva permanente determinata dall'introduzione del processo esecutivo, estesa anche al coobbligato ex art. 1310 c.c., si protrae, agli effetti dell'art. 2945, comma 2, c.c., fino al momento in cui la...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 7041 del 12 marzo 2021
«In tema di equa riparazione "ex lege" Pinto, la rinuncia al ricorso per cassazione ai sensi dell'art. 390 c.p.c. è assimilabile alla rinuncia agli atti del giudizio ex art. 306 c.p.c., della quale adatta la regola al giudizio di legittimità, con...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 4487 del 19 febbraio 2021
«...conseguenti alla querela di falso proposta in corso di causa, aveva ravvisato nel generico rinvio della parte alle "conclusioni di cui agli atti" una tacita rinuncia alle stesse). (Cassa con rinvio, CORTE D'APPELLO BOLOGNA, 07/03/2017).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24546 del 20 novembre 2019
«In tal caso si configura, a seguito dell'omessa fissazione dell'udienza per il prosieguo, una fattispecie equiparabile, in via analogica, a quella prevista dall'art. 289 cod. proc. civ. (che prevede l'integrazione ad istanza di parte dei...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 34871 del 23 giugno 2010
«In applicazione di siffatti principi la Corte di Giustizia Europea, a seguito dell'apertura di un procedimento di infrazione, ha ritenuto che l'Italia, con la legge n. 289 del 2002, segnatamente agli artt. 8 e 9, abbia previsto una (inammissibile)...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1887 del 29 gennaio 2007
«Resta anche esclusa l'esperibilità dell'opposizione agli atti esecutivi, atteso che, pur provenendo la liquidazione del compenso dal giudice dell'esecuzione, sulla disciplina generale dei rimedi avverso gli atti esecutivi prevale, in ragione del...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 5645 del 21 febbraio 2022
«L'assemblea dei condomini, avendo il potere di autorizzare l'amministratore ad agire in giudizio per l'esercizio di diritti che, ancorché riferiti alle parti comuni dell'edificio condominiale, non rientrano nella rappresentanza giudiziale attiva...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 13342 del 28 aprile 2022
«In conformità ai principi di buona fede e correttezza, per consentire la liberazione del bene immobile dagli effetti pregiudizievoli del pignoramento, il creditore che è stato soddisfatto deve rinunciare agli atti esecutivi senza necessità di...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 27545 del 21 novembre 2017
«In conformità ai principi di buona fede e correttezza, per consentire la liberazione del bene immobile dagli effetti pregiudizievoli del pignoramento, il creditore che è stato soddisfatto deve rinunciare agli atti esecutivi senza necessità di...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 32126 del 10 dicembre 2019
«La stipulazione di un contratto a prestazioni corrispettive e l'inadempimento di uno dei contraenti sono, ai sensi dell'art. 1453 c.c., i fatti costitutivi del diritto dell'altro contraente ad ottenere la risoluzione del contratto, ovvero...»