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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 24554 del 5 giugno 2013
«Il delitto di resistenza a pubblico ufficiale assorbe soltanto quel minimo di violenza che si concretizza nella resistenza opposta al pubblico ufficiale che sta compiendo un atto del proprio ufficio, non anche degli ulteriori atti violenti che,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1272 del 20 gennaio 2004
«Quando la violenza esercitata nei confronti di un pubblico ufficiale, al fine di opporglisi mentre compie un atto dell'ufficio, eccede il fatto di percosse e volontariamente provoca lesioni personali in danno dell'interessato, si determina un...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 167 del 12 febbraio 1997
«Il delitto di resistenza a pubblico ufficiale assorbe soltanto quel minimo di violenza che si concreta nelle percosse e non già quegli atti, che, esorbitando da tali limiti, siano causa di lesioni personali. In questa ultima ipotesi, l'ulteriore...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 37042 del 26 settembre 2003
«Quando il comportamento di aggressione all'incolumità fisica del pubblico ufficiale non abbia la finalità di opporsi allo svolgimento dell'atto di ufficio e quando manchi un nesso di causalità psicologica tra l'offesa arrecata e le funzioni...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8421 del 28 luglio 1988
«L'azione violenta posta in essere subito dopo la sottrazione della cosa nei confronti di agenti di polizia prontamente intervenuti, integra gli estremi del reato di rapina impropria. Tale reato concorre con quello di resistenza a pubblico...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5297 del 30 aprile 1988
«Nel reato di rapina impropria, quando l'azione violenta è strumentale anche al conseguimento della impunità, la qualità di agente di polizia nel destinatario della violenza, qualità nota al soggetto attivo, qualifica la direzione della volontà...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10490 del 23 novembre 1984
«Il reato di evasione aggravata e quello di resistenza a pubblico ufficiale sono compatibili tra loro, in quanto diversi sono i beni giuridici tutelati dalle norme che li prevedono. Ne consegue che è ipotizzabile il concorso materiale tra i due...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 32852 del 12 agosto 2009
«Il delitto di favoreggiamento concorre con il delitto di resistenza a pubblico ufficiale nel caso in cui l'aiuto al ricercato si risolva nell'uso della violenza o minaccia al pubblico ufficiale, poiché, con lo stesso comportamento, vengono violati...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 49478 del 9 dicembre 2013
«Il reato di ingiuria non rimane assorbito in quello di resistenza a pubblico ufficiale, del quale non costituisce elemento costitutivo, nonostante la condotta ingiuriosa sia diretta allo scopo di opporsi all'azione del pubblico ufficiale, essendo...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 41936 del 21 dicembre 2006
«Nel reato di resistenza a pubblico ufficiale la violenza consiste in un comportamento idoneo ad opporsi, in maniera concreta ed efficace, all'atto che il pubblico ufficiale sta legittimamente compiendo, sicché deve rispondere di tale reato il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5995 del 20 giugno 1997
«Integra gli estremi del delitto di resistenza a pubblico ufficiale la condotta della persona che, sottoposta a controllo a bordo di un natante, si dia alla fuga recidendo la cima con la quale la propria barca era stata agganciata a quella dei...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8299 del 5 settembre 1996
«Nel reato di resistenza a pubblico ufficiale la violenza o la minaccia deve consistere in un comportamento potenzialmente idoneo ad opporsi all'atto che il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio sta legittimamente compiendo e deve...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 756 del 26 gennaio 1996
«In tema di resistenza a pubblico ufficiale, la violenza o la minaccia deve risultare un mezzo potenzialmente idoneo ad opporsi all'atto che il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio sta compiendo, anche se il colpevole non sia...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8666 del 3 agosto 1992
«Integra il reato di resistenza a pubblico ufficiale la condotta del conducente di automezzo che, senza fermarsi all'alt degli agenti di polizia stradale, ne speroni violentemente e a forte velocità l'autovettura di servizio, al fine di non...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5816 del 18 maggio 1995
«Gli allievi della scuola di polizia, espletando attività solo discente, non sono ancora investiti di pubbliche funzioni e solo quando vengono mandati in servizio di ordine pubblico investono tali funzioni in quanto manifestano la volontà dello...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2450 del 23 febbraio 1991
«In tema di reati contro la pubblica amministrazione l'agente venatorio conserva la qualifica di pubblico ufficiale anche alla stregua della nuova formulazione della pena relativa, operata dalla L. 26 aprile 1990, n. 86 (fattispecie in tema di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7496 del 20 febbraio 2009
«Gli "ausiliari del traffico", a norma dell'art. 17, comma 132, L. 15 maggio 1997, n. 127, così come interpretato dall'art. 68, comma primo, L. 23 dicembre 1999, n. 488, rivestono la qualifica di incaricati di pubblico servizio quando procedono...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 38877 del 23 novembre 2006
«Il cosiddetto «ausiliario del traffico» non riveste, per tale sola qualifica, la qualità di pubblico ufficiale o di incaricato di pubblico servizio, in quanto la sua attività è circoscritta dall'art. 17, comma 132, Legge 15 maggio 1997 n. 127,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1255 del 14 gennaio 2014
«Integra il delitto di calunnia la denuncia con la quale si rappresentino circostanze vere, astrattamente riconducibili ad una determinata figura criminosa, celando, però, consapevolmente la concorrenza di una causa di giustificazione. (In...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 32006 del 28 settembre 2006
«La circostanza aggravante di aver adoperato sevizie o di aver agito con crudeltà verso la persona ricorre quando le modalità della condotta esecutiva di un delitto rendono evidente la volontà di infliggere alla vittima un patimento ulteriore...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 26435 del 18 luglio 2005
«Quando la violenza esercitata, per assicurarsi il possesso della cosa oggetto del reato di rapina o l'impunità, nei confronti di un pubblico ufficiale, al fine di opporsi mentre compie un atto dell'ufficio, eccede il fatto di percosse e...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 14540 del 12 aprile 2011
«Ai fini dell'applicazione della causa di giustificazione di cui all'art. 51 c.p. è necessario che l'attività posta in essere costituisca una corretta estrinsecazione delle facoltà inerenti al diritto che viene in considerazione, nel senso che il...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 12930 del 5 aprile 2012
«Il delitto di resistenza a pubblico ufficiale assorbe soltanto quel minimo di violenza che si concretizza nella resistenza opposta al pubblico ufficiale che sta compiendo un atto del proprio ufficio, non anche gli ulteriori atti violenti che,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 19669 del 16 maggio 2008
«L'aggravante di cui all'art. 61, n. 10 c.p. (l'aver commesso il fatto contro un pubblico ufficiale) non è configurabile il relazione al delitto di lesioni personali volontarie commesso in concorso con il delitto di resistenza a pubblico ufficiale,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8389 del 29 settembre 1982
«Nel delitto di favoreggiamento quando l'aiuto al ricercato si estrinseca nell'uso della violenza o minaccia al pubblico ufficiale, si determina il concorso dell'ulteriore delitto di resistenza, poiché con lo stesso comportamento vengono violati...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3052 del 14 aprile 1983
«Il reato di evasione, anche nell'ipotesi del tentativo, non può assorbire come aggravante quello di resistenza a pubblico ufficiale, che tutela un differente bene giuridico.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2369 del 12 marzo 1985
«In ipotesi di concorso del reato di evasione, circostanziato ai sensi del primo capoverso dell'art. 385 c.p., con il reato di resistenza e con quello di violenza a pubblico ufficiale, la violenza e la minaccia considerate nella norma citata...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9832 del 19 novembre 1983
«Il reato di tentata evasione aggravata e quello di resistenza a pubblico ufficiale ben possono concorrere tra loro, attesa la diversità di beni giuridici tutelati dalle rispettive norme incriminatrici. Ne consegue che il delitto di resistenza non...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16460 del 11 febbraio 2015
«Ai fini della configurabilità del delitto di procurata evasione, è sufficiente che il soggetto in cui favore la condotta venga compiuta sia "legalmente" arrestato in relazione alle circostanze obiettivamente sussistenti al momento dei fatti, anche...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7077 del 4 giugno 1999
«In tema di mancata esecuzione di un provvedimento del giudice civile concernente l'affidamento di un figlio minore, qualora il genitore affidatario, pur obbligato a consentire l'esercizio del diritto di visita da parte dell'altro genitore secondo...»