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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1795 del 24 giugno 1998
«In tema di procedimento di riesame, la natura perentoria del termine di dieci giorni entro il quale il tribunale deve emettere la propria decisione, ai sensi dell'art. 309, comma decimo, c.p.p., non ha alcuna influenza sul metodo di calcolo del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3367 del 15 settembre 1995
«Avverso il provvedimento di proroga della custodia cautelare non è ammesso il ricorso per saltum in Cassazione, ma è esperibile l'appello di cui all'art. 310 c.p.p. dinanzi al tribunale della libertà, che può provvedere alla motivazione della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3089 del 15 settembre 1995
«Qualora il Gip accolga la richiesta del pubblico ministero di proroga dei termini di custodia cautelare prima della scadenza del termine concesso al difensore per il deposito di note scritte, si realizza una nullità a regime intermedio che...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2490 del 21 agosto 1995
«Anche per le impugnazioni riguardanti i procedimenti de libertate vale il principio della unicità del diritto di impugnazione per cui l'esaurimento del mezzo per primo scelto dalla parte o dal suo difensore elimina il diritto all'impugnazione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 30 del 22 febbraio 1999
«In tema di misure cautelari personali, l'appello attribuisce al giudice ad quem tutti i poteri originariamente rientranti nella competenza funzionale del primo giudice e comporta la rimessione dell'imputato, nel giudizio di appello, nella stessa...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 617 del 29 marzo 1994
«Anche se per il giudizio di appello in materia di provvedimenti de libertate l'art. 310 c.p.p. non richiama le disposizioni dell'art. 309, nono comma, stesso codice che, con riferimento alla procedura del riesame, riconosce espressamente alle...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3340 del 18 aprile 1997
«Costituisce principio di diritto non controverso quello per cui, allorquando i mezzi di prova debbono assumersi fuori della circoscrizione del tribunale, ai sensi dell'art. 203 c.p.c., il termine fissato dal G.I. per la loro assunzione, ha...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 743 del 25 marzo 1995
«Qualora venga proposto un mezzo d'impugnazione avverso un provvedimento che incide sulla libertà personale di più coindagati, e tale impugnazione venga proposta solo da alcuni di questi, l'eventuale accoglimento del gravame, con il conseguente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 333 del 28 febbraio 1998
«Qualora nei confronti di soggetto sottoposto in via provvisoria alla misura di sicurezza del ricovero in ospedale psichiatrico giudiziario, ai sensi degli artt. 312 e 313 c.p.p., venga disposta la proroga dei termini di custodia cautelare ai sensi...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 26873 del 20 luglio 2005
«In tema di riparazione per ingiusta detenzione ed in linea con un'interpretazione costituzionalmente orientata dell'art. 314, comma 2, c.p.p., che tenda a riconoscere il diritto alla riparazione in ogni caso di accertata illegittimità della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4453 del 12 aprile 2000
«L'espressione usata nell'art. 360 c.p.p. circa l'avviso del compimento di accertamenti tecnici non ripetibili alle parti private e ai loro difensori da parte del pubblico ministero identifica un meccanismo di comunicazione semplificato e...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2584 del 21 agosto 1999
«L'art. 391, comma 5, c.p.p., nell'attribuire al giudice della convalida del fermo o dell'arresto il potere di disporre anche l'applicazione di una misura cautelare, non implica che, qualora egli debba anche dichiarare la competenza, per materia o...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1152 del 23 maggio 1992
«Nel caso in cui, dopo nuove indagini ed emergenze, si sia proceduto legittimamente a nuova iscrizione nel registro delle notizie di reato, è dalla data relativa a quest'ultima che decorre il termine semestrale per il compimento delle indagini...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1117 del 7 aprile 1992
«Nel corso delle indagini preliminari, il pubblico ministero deve procedere a nuove iscrizioni nel registro di cui all'art. 335 c.p.p. in tutti i casi diversi dal mutamento della qualificazione giuridica o dall'accertamento di circostanza...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5782 del 5 febbraio 2013
«La richiesta di proroga del termine per la conclusione delle indagini preliminari, da notificare all'indagato per consentirgli di controdedurre, deve contenere, ai sensi dell'art. 406 cod. proc. pen., l'indicazione della notizia di reato - senza...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 48430 del 30 dicembre 2008
«L'ordinanza del G.i.p. che decide sulla richiesta di proroga del termine per la conclusione delle indagini preliminari non è impugnabile, neppure attraverso il ricorso per cassazione.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 28124 del 23 giugno 2004
«Le prove acquisite dopo la scadenza del termine per le indagini preliminari, ma in relazione alle quali risulta tempestivamente richiesta la proroga dal P.M., autorizzata dopo la chiusura delle indagini e durante la pendenza del procedimento...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 37565 del 8 novembre 2002
«I termini di durata delle indagini preliminari previsti dall'art. 407 c.p.p. non hanno più ragione di operare una volta che, all'esito di dette indagini, il pubblico ministero abbia formulato le proprie richieste conclusive. Pertanto, pur quando,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 34460 del 22 novembre 1998
«La notificazione della richiesta di proroga delle indagini di cui all'art. 406 c.p.p. mira a realizzare il contraddittorio cartolare fra le parti, che il P.M. non deve impedire qualora l'organo dell'accusa sia in possesso, oltre che delle...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1036 del 15 maggio 1992
«In tema di proroga del termine stabilito per il compimento delle indagini preliminari, soltanto se la richiesta di proroga è pervenuta al Gip prima che il termine sia scaduto, questi è tenuto o a concedere la proroga ovvero, qualora ritenga che...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1851 del 11 giugno 1996
«Non può considerarsi abnorme il provvedimento di rigetto della richiesta di proroga emesso dal Gip senza fissare l'udienza camerale prevista dall'art. 406 comma quinto c.p.p. Il provvedimento emesso de plano è perciò, al pari di quello di diniego...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4416 del 10 marzo 1995
«L'ordinanza del Gip che decide sulla richiesta del P.M. di proroga del termine delle indagini preliminari è inoppugnabile non essendo avverso la medesima esperibile neppure il ricorso per cassazione; il richiamo operato dall'art. 406 comma quinto...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 17 del 13 dicembre 1992
«Il rinvio all'art. 127 c.p.p. operato in altre norme dello stesso codice con la formula «secondo le forme previste» o con altre equivalenti riguarda le regole di svolgimento dell'udienza camerale, ma non implica, di per sé, la ricezione completa...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4163 del 8 marzo 1993
«È abnorme il provvedimento di «proroga a tempo determinato delle indagini contro ignoti». Un tale provvedimento, infatti, non è previsto dall'ordinamento neppure sotto il profilo della sua ordinaria impugnabilità, in quanto avulso da un...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 659 del 21 maggio 1996
«Non è abnorme il provvedimento con il quale il Gip concede la proroga del termine delle indagini preliminari per un tempo già scaduto al momento dell'autorizzazione, poiché una tale limitazione rientra nella discrezionalità del giudice e realizza...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2491 del 21 gennaio 1994
«Ai fini della concessione della proroga dei termini di custodia cautelare, non è sufficiente l'implicito e generico riferimento alla richiesta avanzata dal pubblico ministero per ottenere dal giudice per le indagini preliminari altri sei mesi di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2156 del 4 febbraio 1992
«Tra i termini di durata delle indagini preliminari (art. 407 c.p.p.) e quelli di durata della custodia cautelare (art. 303 stesso codice) non esiste un rapporto di pregiudizialità. Quindi, la proroga della custodia cautelare, il cui termine sia...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3046 del 31 ottobre 1991
«La proroga della custodia cautelare può essere disposta ancorché sia prossimo a scadere il termine di conclusione delle indagini preliminari perché fra questo termine e il termine di scadenza della custodia cautelare e fra le rispettive proroghe...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 13040 del 28 marzo 2006
«È legittima, da parte del g.i.p. che autorizza la prosecuzione delle indagini nei procedimenti contro ignoti, l'apposizione del termine di sei mesi di cui all'art. 406, comma 2 bis c.p.p., dovendosi applicare a detti procedimenti, per il rinvio...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 32655 del 31 agosto 2001
«Gli accertamenti particolarmente complessi ovvero le nuove indagini da compiersi a seguito delle richieste dell'indagato (art. 415 bis, comma 4, c.p.p.) che, ai sensi dell'art. 305 c.p.p., legittimano, in una con la sussistenza delle esigenze...»