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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5154 del 6 aprile 2001
«La regola generale - ora espressamente tutelata a livello costituzionale, a seguito della nuova formulazione dell'art. 111 Costituzione introdotta dalla legge costituzionale 23 novembre 1999, n. 2 — secondo cui il processo deve svolgersi nel...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 974 del 18 gennaio 2008
«Con riguardo ad una scrittura privata, che non sia stata riconosciuta e che non debba ritenersi legalmente riconosciuta, e per la quale, pertanto, non sia necessario esperire la querela di falso, al fine di contestarne la piena efficacia...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2473 del 18 marzo 1999
«...concerne la provenienza della medesima da colui che ne risulta sottoscrittore, ma non il suo contenuto, che il giudice è libero di valutare secondo il suo prudente apprezzamento in concorso con gli altri elementi. probatori acquisiti al processo.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11673 del 5 settembre 2000
«Richiedendo un'annotazione in calce, in margine o a tergo di un documento rimasto in possesso del creditore la norma ex art. 2708 c.c. ha inteso attribuire valore di prova liberatoria ad una nota o appunto che non faccia parte integrante del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9526 del 22 aprile 2010
«Il disconoscimento delle riproduzioni meccaniche di cui all'art. 2712 c.c., che fa perdere alle stesse la loro qualità di prova, pur non essendo soggetto ai limiti e alle modalità di cui all'art. 214 c.p.c., deve, tuttavia, essere chiaro,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15148 del 23 novembre 2000
«Il divieto di cui all'art. 372 c.p.c. di produrre nuovi documenti nel giudizio di cassazione — fatta eccezione per quelli che riguardano la nullità della sentenza impugnata e l'ammissibilità del ricorso e del controricorso — non riguarda gli atti...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12715 del 18 dicembre 1998
«Il disconoscimento delle riproduzioni meccaniche di cui all'art. 2712 c.c. (nella specie cassetta audiofonica) si sottrae ai termini e alle modalità stabiliti per le scritture private dagli artt. 214 e ss. c.p.c. poiché l'efficacia probatoria...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5900 del 24 marzo 2004
«Qualora le risultanze della prova testimoniale ammessa ed esperita nel corso del processo non vengano poste dal giudice a fondamento della sentenza, sia il giudizio di verosimiglianza di cui all'art. 2723 c.c. sia quello relativo alla...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15737 del 21 ottobre 2003
«Le presunzioni semplici costituiscono una prova completa alla quale il giudice di merito può attribuire rilevanza, anche in via esclusiva, ai fini della formazione del proprio convincimento, nell'esercizio del potere discrezionale,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 26686 del 6 dicembre 2005
«Pur essendo vero che le ammissioni contenute nella comparsa di risposta — così come in uno degli atti processuali di parte indicati dall'art. 125 c.p.c. — siccome facenti parte del processo, possono assumere anche il carattere proprio della...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11946 del 8 agosto 2002
«Il ricorso alle nozioni di comune esperienza (fatto notorio), comportando una deroga al principio dispositivo ed al contraddittorio, in quanto introduce nel processo civile prove non fornite dalle parti e relative a fatti delle stesse non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2339 del 10 marzo 1994
«Pertanto, nel giudizio promosso dal curatore del fallimento del creditore per ottenere l'adempimento di obbligazioni assunte dal convenuto verso il fallito, la quietanza, che il debitore assuma essergli stata rilasciala all'atto del pagamento dal...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5752 del 11 giugno 1999
«Nella determinazione della formula del giuramento suppletorio il giudice di merito non è in alcun modo legato a quanto affermato dall'una o dall'altra parte, ma è libero di indicarla sulla base degli elementi di fatto acquisiti al processo e nei...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6601 del 4 dicembre 1982
«Ai sensi del combinato disposto degli artt. 2737 e 2731 c.c., il giuramento decisorio può essere deferito (sia pure con i limiti di efficacia di cui agli artt. 2731 e 1398 c.c.) a colui che rappresenta la parte del processo, non già a colui che si...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 92 del 8 gennaio 1999
«Nel giudizio di cassazione le notificazioni di cui all'art. 375, terzo comma, c.p.c. e le comunicazioni di cui al successivo art. 377, secondo comma, vanno effettuate presso la cancelleria della Corte di cassazione, in applicazione di quanto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15785 del 14 dicembre 2000
«In tema di fallimento, ai fini dell'ammissione al passivo di un credito in via privilegiata anziché chirografaria, ex art. 2751 bis , c.c., la qualifica dell'impresa individuale come artigiana — cui si estende la disciplina relativa alla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4766 del 28 febbraio 2007
«In tema di concordato fallimentare con assunzione, qualora la relativa proposta contempli la cessione delle azioni revocatorie, la chiusura del fallimento, conseguente al passaggio in giudicato della sentenza di omologazione, non determina...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19059 del 5 settembre 2006
«A domandare l'istruzione della causa di accertamento in questione non è invece legittimato il debitore esecutato che si veda contestata o non riconosciuta da parte del terzo l'esistenza di un suo credito, non potendo proporre nella sede esecutiva...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8515 del 5 maggio 2004
«Il rapporto di pregiudizialità, che, ai sensi dell'art. 295 c.p.c., impone la sospensione del processo, fra il giudizio promosso dall'affittuario del fondo rustico per l'accertamento del proprio diritto di riscatto in seguito al trasferimento...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13824 del 9 giugno 2010
«In tema di espropriazione forzata, la dichiarazione di nullità del decreto di trasferimento dell'immobile pignorato, in accoglimento dell'opposizione agli atti esecutivi, facendo venir meno il trasferimento coattivo, e quindi la causa del prezzo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2068 del 19 maggio 1977
«...ipotesi di illegittimità dell'esecuzione per mancanza, nel creditore procedente, del diritto a procedere a esecuzione forzata, o perché l'esecuzione viene esercitata su beni che non sono pignorabili oppure non appartengono al debitore esecutato.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 27183 del 28 dicembre 2007
«Tuttavia la parte può provvedere alla riassunzione, anziché con comparsa o ricorso al giudice per la fissazione dell'udienza di prosecuzione, con citazione ad udienza fissa, purchè la stessa possieda tutti i requisiti formali previsti dall'art....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 25126 del 13 dicembre 2010
«L'atto di riassunzione del processo, essendo un atto di impulso processuale destinato essenzialmente a riattivare il corso del processo, non ha l'autonoma e distinta efficacia interruttiva della prescrizione attribuita agli atti indicati nei primi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8600 del 22 giugno 2001
«...alla conoscenza delle stesse e come base dell'indagine affidata ad un consulente tecnico nel corso del processo, allorché, per risalire dalla conoscenza degli eventi a quella delle loro cause, sia necessario l'ausilio di competenze tecniche.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3473 del 23 marzo 2000
«Il principio, desumibile dall'art. 2966 c.c. - secondo cui, allorché l'atto richiesto per impedire una decadenza consista nell'esercizio di un'azione, la tempestiva proposizione della domanda giudiziale, ancorché davanti a giudice incompetente,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9233 del 17 aprile 2013
«L'azione surrogatoria di cui all'art. 2900 cod. civ. non può essere esercitata, per la prima volta, attraverso la proposizione del ricorso per cassazione "omisso medio" (senza, cioè, avere esercitato la medesima azione nella precedente sede di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1367 del 31 gennaio 2012
«In tema di assegnazione della casa familiare, inizialmente disposta - come nella specie - con ordinanza del presidente del tribunale e poi oggetto di revoca, da parte del tribunale, con la sentenza che definisce il processo di separazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18988 del 16 settembre 2011
«In tema di azione di nullità del matrimonio, qualora il fatto di cui all'ultimo comma dell'art. 122 c.c. - cioè la coabitazione per un anno dalla scoperta dell'errore - risulti dagli atti, la decadenza della relativa azione può essere rilevata...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 743 del 19 gennaio 2012
«L'intervento di cui all'art. 105 c.p.c. concerne non la causa, ma il processo ed è tale che il terzo, una volta intervenuto nel processo ed una volta spiegata domanda nei confronti delle altre parti o anche di una sola di esse, diventa parte egli...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3624 del 4 aprile 1995
«Trattasi cioè di nozioni assunte dalla norma nel loro peculiare significato tecnico-giuridico, che non vi è ragione di estendere a situazioni consimili, avendo il legislatore inteso utilizzare una pluralità di succedanei criteri di collegamento,...»