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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 531 del 6 maggio 1999
«Attesa l'imprescindibile necessità, cui è finalizzato l'interrogatorio di garanzia previsto dall'art. 294 c.p.p., di assicurare un contatto diretto e immediato fra il giudice competente ed il soggetto privato della libertà personale, deve...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2867 del 15 aprile 1999
«La mancata trasmissione al giudice competente del verbale dell'interrogatorio di garanzia dell'imputato effettuato dal giudice incompetente non costituisce di per sè causa di nullità dell'ordinanza applicativa della misura cautelare emessa dal...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3512 del 27 novembre 1996
«Qualora il giudice che ha ricevuto gli atti da quello dichiaratosi incompetente rinnovi, ai sensi dell'art. 27 c.p.p., l'ordinanza cautelare precedentemente emessa, non ha l'obbligo di interrogare nuovamente l'indagato ai sensi dell'art. 294...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4830 del 13 febbraio 1992
«Dichiarata, da parte del giudice competente, l'inefficacia della misura cautelare della custodia in carcere disposta con ordinanza di giudice successivamente dichiaratosi incompetente, ed emessa contestualmente la rinnovazione della misura con...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 25707 del 28 giugno 2011
«L'interesse dell'indagato ad impugnare, con richiesta di riesame, l'ordinanza applicativa di misura cautelare disposta dal giudice dichiaratosi incompetente "ex" art. 27 c.p.p., e divenuta inefficace per il decorso del termine di venti giorni, non...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2123 del 20 settembre 1996
«L'impugnazione contro una sentenza contumaciale può essere proposta dal difensore solo se munito di un mandato specifico, tuttavia non è necessario che questo venga rilasciato dopo la pronuncia della sentenza quando emerga con chiarezza il...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1608 del 24 aprile 1995
«L'ordinanza con la quale il giudice, che ha ricevuto gli atti a seguito di dichiarazione di incompetenza, applica la misura cautelare ai sensi degli artt. 27 e 292 c.p.p., non è soggetta all'appello di cui all'art. 310, bensì alla richiesta di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4555 del 26 novembre 1993
«Anche quando la misura cautelare sia stata applicata da giudice incompetente e gli atti siano stati tempestivamente trasmessi all'ufficio del P.M. presso il giudice competente, la decisione sull'istanza di riesame spetta al tribunale nel cui...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3218 del 25 luglio 1991
«Il provvedimento con il quale viene elevato un conflitto di competenza non è impugnabile, avendo il giudice di cui all'ultima parte del comma primo dell'art. 31 c.p.p. - obbligato all'immediata trasmissione degli atti alla Corte di cassazione -...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1671 del 25 giugno 1990
«È abnorme, e come tale immediatamente ricorribile per cassazione, l'ordinanza con la quale il giudice rigetti la richiesta di trasmissione degli atti alla Corte di cassazione per la risoluzione di un asserito conflitto di competenza, in quanto la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3023 del 8 ottobre 1991
«Il conflitto di competenza, anche come caso analogo, è configurabile solo con riferimento a contrasto tra giudici, secondo quanto si desume dall'art. 28 c.p.p. La denuncia di conflitto da parte del pubblico ministero, ai sensi dell'art. 30,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2890 del 23 agosto 1994
«È inammissibile la denuncia di conflitto di competenza non presentata per iscritto. (Nella specie, di essa si dava atto solo nell'ordinanza del giudice di merito che aveva rimesso gli atti alla Cassazione, peraltro senza precise indicazioni sui...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 33519 del 5 ottobre 2006
«In tema di delitto di corruzione, l'accertamento dell'avvenuto pagamento degli eventuali intermediari non consente ex se l'individuazione del momento consumativo del reato, in mancanza di altri elementi che possano ragionevolmente indurre a...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7090 del 23 febbraio 2012
«La parte che intenda rilevare l'incompetenza del giudice monocratico, a cui erano stati trasmessi gli atti da quello collegiale, deve sollevare la relativa eccezione, a pena di decadenza, entro il termine previsto dall'art. 33 quinques c.p.p., non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 43193 del 8 novembre 2012
«L'annullamento senza rinvio, per abnormità, dell'ordinanza con cui il tribunale monocratico, oltre i termini previsti dall'art. 33 quinquies, comma primo, c.p.p., abbia, nel dibattimento, per reato la cui cognizione appartenga al tribunale in...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5658 del 13 febbraio 2002
«È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 40, comma 3 c.p.p. (secondo cui “non è ammessa la ricusazione dei giudici chiamati a decidere sulla ricusazione”), sollevata con riferimento agli artt. 3, 24 e 111...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 164 del 10 gennaio 1998
«In tema di incompatibilità, nel caso in cui, nelle more tra la sentenza di primo grado e la proposizione dell'appello, sia intervenuta la sentenza della Corte costituzionale n. 155 del 1996, che - conformemente a quanto sostenuto dalla difesa...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 7895 del 13 agosto 1996
«Poiché la dichiarazione di illegittimità costituzionale, che presuppone l'esistenza di un vizio che inficia ab origine la norma in contrasto con il precetto costituzionale, ha efficacia invalidante, e non abrogativa, producendo conseguenze simili...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 24810 del 19 giugno 2001
«Nella ipotesi di annullamento per vizi formali di un'ordinanza cautelare da parte del tribunale del riesame, rispetto all'adozione del nuovo provvedimento de liberate non sussiste per il giudice delle indagini preliminari che ha emesso il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 706 del 15 maggio 1997
«Il giudice membro del collegio per i reati ministeriali che ha partecipato alla deliberazione e redazione della relazione, anche da lui sottoscritta, con la quale il tribunale, ai sensi dell'art. 8 della legge costituzionale 16 gennaio 1989 n. 1,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5293 del 6 novembre 1996
«Al fine di valutare la tempestività della dichiarazione di ricusazione nell'ipotesi in cui la causa di essa sia sorta o sia divenuta nota durante l'udienza, si deve avere riguardo all'udienza che si svolge dinanzi al giudice ricusato, e non già a...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7798 del 27 febbraio 2002
«La partecipazione ad una seduta della Camera di appartenenza - anche alla luce di quanto stabilito dalla sentenza della Corte costituzionale n. 225 del 2001 - ben può costituire legittimo impedimento tale da determinare il rinvio dell'udienza, sia...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 23122 del 9 giugno 2011
«Il divieto, per il giudice ricusato, di pronunciare sentenza ex art. 37 comma secondo, c.p.p., opera sino alla pronuncia di inammissibilità o di rigetto, anche non definitiva, dell'organo competente a decidere sulla ricusazione, essendo, tuttavia,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 18852 del 15 maggio 2002
«In tema di ricusazione, la funzione pregiudiziata di cui all'art. 37, lett. B) c.p.p. deve essere costituita — in conformità alla sentenza n. 283 del 2000 della Corte costituzionale — da una valutazione di merito, sullo stesso fatto e in ordine al...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5659 del 13 febbraio 2002
«In tema di giudizio abbreviato (nella specie instaurato in base alla normativa transitoria di cui all'art. 4 ter della legge 5 giugno 2000 n. 144), il richiamo operato dall'art. 441, comma 1, c.p.p. alle «disposizioni previste per l'udienza...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 21203 del 14 maggio 2003
«L'ordinanza del giudice per le indagini preliminari che rigetti l'istanza di applicazione della pena, ex art. 444 c.p.p., non è autonomamente impugnabile con ricorso per cassazione, ma può solo esserlo congiuntamente alla sentenza che definisce il...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4222 del 8 settembre 1997
«La dichiarazione di ricusazione del giudice (nella specie, di quello dell'udienza preliminare) è un atto dal quale legittimamente consegue la sospensione dei termini della custodia cautelare a norma dell'art. 304, comma quarto, c.p.p., in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1614 del 15 maggio 1997
«In base all'art. 39 c.p.p., la dichiarazione di ricusazione si considera come non proposta in caso di accoglimento della dichiarazione di astensione presentata, anche successivamente, dal giudice ricusato. Ne consegue che, per effetto della legale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1619 del 25 maggio 1994
«Ai sensi del disposto del primo comma dell'art. 41 c.p.p., il giudice che ritenga di dover dichiarare l'inammissibilità della dichiarazione di ricusazione per essere i motivi addotti palesemente infondati, può provvedervi senza ritardo e, dunque,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5251 del 8 novembre 1999
«Il ricorso per cassazione proponibile, per il richiamo contenuto nell'art. 41, comma 3, c.p.p., all'art. 127 stesso codice, anche contro l'ordinanza che decide sul merito della ricusazione, va trattato, in difetto di specifica disciplina, nelle...»