-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3445 del 3 aprile 1995
«È configurabile il reato di appropriazione indebita aggravata ai sensi dell'art. 61 n. 11 c.p., e non di appropriazione indebita di uso, nel caso in cui l'amministratore e i soci di maggioranza, avvalendosi della loro posizione di ingerenza e di...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 491 del 12 gennaio 2012
«L'esclusione del vincolo di solidarietà conseguente all'abrogazione dell'art. 535, comma secondo, c.p.p., non ha effetto sulle statuizioni di condanna alle spese emesse anteriormente in tal senso e passate in giudicato, e ciò non per la natura...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 12489 del 1 dicembre 2000
«Costituisce capo della sentenza passibile di passare in giudicato in conseguenza di omessa impugnazione, la statuizione con la quale il giudice, in caso di esercizio dell'azione civile nel processo penale, decide circa le restituzioni ed il...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 31330 del 15 luglio 2004
«La legittimazione all'impugnazione del responsabile civile è limitata alle disposizioni delle sentenze di condanna riguardanti la responsabilità dell'imputato concernente gli interessi civili e le sentenze di assoluzione nei limiti delle...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 5857 del 21 maggio 1994
«Qualora il giudice, pur non avendo fissato un termine maggiore di quindici giorni, depositi la sentenza oltre tale termine, ma nel trentesimo giorno dalla pronuncia, è necessario far luogo a comunicazione o notificazione dell'avviso di deposito...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9496 del 19 luglio 2000
«Ai sensi dell'art. 1 della legge n. 990 del 1969 l'assicurazione obbligatoria e le relative norme sono applicabili solo allorché i veicoli siano in circolazione su strade o aree ad uso pubblico oppure a queste equiparate. (Nel caso di specie la...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8090 del 3 aprile 2013
«Ai sensi degli artt. 1 e 18 della legge 24 dicembre 1969, n. 990 (applicabile "ratione temporis") l'azione diretta, spettante al danneggiato da un sinistro stradale nei confronti dell'assicuratore del responsabile, è ammessa anche per i sinistri...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 928 del 2 giugno 1994
«La motivazione per relationem di un provvedimento dà luogo alla nullità dello stesso nel caso che essa sia adottata dal giudice dell'impugnazione poiché si risolve nella violazione del principio del doppio grado di giurisdizione. Invece nel caso...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1020 del 5 febbraio 1997
«Non basta la mera contraddittorietà formale della motivazione per dar luogo alla nullità della sentenza. Occorre che le affermazioni apparentemente contrastanti facciano leva sugli stessi presupposti di fatto, sicché non vi è contrasto reale tra...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7309 del 23 giugno 1994
«Nell'ipotesi di mancata involontaria sottoscrizione della sentenza (nella specie del presidente del collegio) si verifica una irregolarità formale, che, se dedotta (diversamente si procede con il rito della correzione degli errori materiali), dà...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6381 del 21 gennaio 2000
«Qualora, con la comparsa in giudizio dell'imputato già dichiarato contumace, venga meno la situazione di fatto che ha dato luogo a detta dichiarazione, la contumacia viene a cessare indipendentemente dall'eventuale mancata pronuncia del formale...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2389 del 14 ottobre 1992
«È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 548 c.p.p., per asserito contrasto con l'art. 24 Cost., nella parte in cui non prevede la notificazione della sentenza al difensore nominato dall'imputato dopo la...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 33867 del 5 settembre 2007
«È abnorme, perché dà luogo ad una stasi del procedimento non altrimenti sanabile se non con il ricorso per cassazione, il provvedimento del giudice del dibattimento che dichiari la nullità del decreto di citazione a giudizio menzionante...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 23197 del 17 maggio 2004
«È illegittimo il provvedimento con cui il giudice del dibattimento, investito del giudizio direttissimo e della contestuale convalida dell'arresto, dichiari la propria incompetenza per funzione e per territorio senza pronunciarsi in merito alla...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 24382 del 14 luglio 2006
«Il ricorso per saltum del pubblico ministero avverso una sentenza di assoluzione emessa dal giudice di pace è da considerare, dopo l'entrata in vigore della L. n. 46 del 2006 che ha eliminato il potere del pubblico ministero di proporre appello...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 41694 del 26 ottobre 2004
«Qualora avverso la sentenza del giudice di pace sia esperito, in luogo dell'appello, il ricorso in cassazione per saltum, il giudice di rinvio, in caso di annullamento, va individuato, ai sensi dell'art. 569, comma 4, c.p.p., in quello che sarebbe...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3096 del 2 aprile 1997
«Il disposto dell'art. 573 c.p.p., quando prevede che l'impugnazione per i soli interessi civili sia — tra l'altro — trattata «con le forme ordinarie del processo penale», ha per referente ogni rituale modalità di trattazione del procedimento...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12359 del 28 marzo 2001
«L'impugnazione consentita alla parte civile dall'art. 576 c.p.p., siccome idonea a dar luogo ad una pronuncia di condanna dell'imputato alle restituzioni ed al risarcimento del danno e non soltanto ad una pronuncia funzionale all'esclusione...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5179 del 11 febbraio 1993
«La pericolosità sociale, al cui concreto accertamento è subordinata l'applicazione della misura di sicurezza, va desunta ai sensi degli artt. 133 e 203 c.p., dovendosi ai predetti fini considerare soprattutto il reato o i reati nella loro...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10558 del 7 ottobre 1998
«Il principio sancito dall'art. 580 c.p.p. — secondo il quale se, contro la stessa sentenza sono proposti mezzi d'impugnazione diversi, il ricorso per cassazione si converte in appello — non può operare se l'appello sia stato dichiarato...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4095 del 31 marzo 1999
«È manifestamente infondata l'eccezione di illegittimità costituzionale dell'art. 580 c.p.p. sollevata, in riferimento agli artt. 3 e 111 Cost., nella parte in cui, prevedendo la conversione del ricorso per cassazione in appello in caso di...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5045 del 29 maggio 1997
«In tema di impugnazioni — ed in particolare per quel che concerne le modalità di presentazione dell'atto di impugnazione — l'autenticazione della sottoscrizione dell'impugnante è richiesta del terzo comma dell'art. 583 c.p.p. solo nel caso in cui...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 30980 del 30 luglio 2007
«In materia di impugnazioni, l'omessa notificazione all'imputato del ricorso per cassazione proposto dalla parte civile non dà luogo all'inammissibilità del gravame, né impone di dare corso alla notifica non eseguita, quando risulti, in capo al...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 31408 del 16 luglio 2004
«L'omessa notificazione alla parte privata dell'impugnazione proposta da altra parte non dà luogo all'inammissibilità del gravame, ma solo all'obbligo della cancelleria di provvedere alla notifica non eseguita, salvo che risulti altrimenti, in capo...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 48155 del 17 dicembre 2003
«Nel caso di sentenza di condanna pronunciata nei confronti di più imputati, l'eventuale, futuro effetto estensivo dell'impugnazione proposta da taluno di essi non può dar luogo a sospensione dell'esecuzione a carico degli altri, nei cui confronti...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9493 del 8 settembre 1995
«Il medico di guardia presso il pronto soccorso di un ospedale che ometta di ricoverare un paziente presentatosi accusando, a seguito di infortunio, forti dolori alla spalla ed un'emorragia dall'orecchio e si limita a consigliare ai congiunti di...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1381 del 17 maggio 1995
«Gli indizi, che sono le prove indirette del fatto, inseriti in una serie causale costituiscono anelli di una catena di rapporti naturali costantemente uniformi e di comportamenti umani che secondo l'id quod plerumque accidit conducono ad un...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1119 del 27 marzo 1999
«In tema di appropriazione indebita, l'evento del reato si realizza nel luogo e nel tempo in cui la manifestazione della volontà dell'agente di fare proprio il bene posseduto giunge a conoscenza della persona offesa, e non nel luogo e nel tempo in...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1238 del 12 aprile 1994
«Il potere-dovere di decidere «le questioni rilevabili d'ufficio in ogni stato e grado del processo e quelle che non sarebbe stato possibile dedurre in grado di appello», attribuito alla Corte di cassazione dall'art. 609, secondo comma, c.p.p.,...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 23852 del 24 maggio 2004
«La previsione dell'art. 673 c.p.p. è circoscritta alla revoca di sentenze di condanna e di proscioglimento o di non luogo a procedere per estinzione del reato o difetto di imputabilità, nei casi di abrogazione o declaratoria di illegittimità...»