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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5533 del 20 maggio 1991
«In materia contravvenzionale — pur avendo il vigente codice penale accolto una concezione naturalistica dell'elemento soggettivo del reato, non esigendo né la coscienza dell'antigiuridicità della condotta né l'intenzione di violare la legge — non...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 6405 del 16 febbraio 2012
«...tipizzata per forme e colori, si risolve in un irrilevante errore di diritto, sub specie di errore su norma extra penale che integra la norma penale - nella specie la previsione di cui all'art. 589 c.p. - ai sensi dell'art. 47, comma terzo, c.p.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 14819 del 26 marzo 2004
«L'errore scusabile ai fini dell'elemento intenzionale del reato, oltre che ad incidere sul fatto costituente reato, deve discendere dall'erronea interpretazione di una legge extra penale e cioè deve cadere su una norma destinata esclusivamente a...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 17205 del 8 maggio 2002
«L'errore su legge diversa da quella penale (art. 47, terzo comma, c.p.) non rileva nel caso di norme da ritenersi incorporate nel precetto penale, fra le quali, tuttavia, non vanno annoverate quelle che — come nel caso delle norme privatistiche...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11156 del 17 agosto 1989
«Legge diversa da quella penale è solo quella destinata in origine a regolare rapporti giuridici di carattere non penale, né richiamati, né incorporati — implicitamente o esplicitamente — in una norma penale. Ne deriva che le disposizioni...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9442 del 16 settembre 1986
«L'errore su legge diversa da quella penale, idoneo ad escludere la punibilità, è solo quello che riguarda una norma destinata in origine a regolare rapporti giuridici di carattere non penale, non richiamata né esplicitamente né implicitamente...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 564 del 14 luglio 1983
«L'errore giustificabile su legge extra- penale, si concretizza in una difettosa ricostruzione o rappresentazione della realtà sì che il dato volitivo del processo psichico risulti inficiato da quello intellettivo: quindi l'eventuale errata...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9069 del 13 ottobre 1982
«L'errore su legge diversa da quella penale, come tale escludente il dolo, è quello che cade su norma destinata in origine a regolare rapporti giuridici di carattere non penale e che non siano stati richiamati o inseriti in una norma penale e non...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5797 del 11 giugno 1981
«L'errore in ordine alla non necessità dell'autorizzazione amministrativa per l'edificazione di un'opera per la quale la licenza comunale sia effettivamente obbligatoria, cadendo su norme che, inserendosi nel precetto penale, valgono a formare...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4662 del 19 aprile 1978
«L'errata interpretazione di una legge diversa da quella penale, cui fa riferimento l'ultimo comma dell'art. 47 c.p. ai fini della esclusione della punibilità, deve essere sempre originata da errore scusabile.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7425 del 18 giugno 1987
«Ne consegue che, dopo l'abrogazione, ad opera dell'art. 22 della L. 22 maggio 1978, n. 194, dell'art. 552 c.p., l'illiceità penale della sterilizzazione volontaria (cosiddetta vasectomia) è venuta definitivamente meno né può essere affermata con...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 45210 del 13 dicembre 2005
«In tema di lesioni personali cagionate durante una competizione sportiva, non sussistono i presupposti di applicabilità della causa di giustificazione del consenso dell'avente diritto con riferimento al cosiddetto rischio consentito (art. 50...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 12137 del 29 novembre 1991
«In tale ipotesi il pubblico ufficiale che abbia fatto uso dell'arma non può invocare l'esimente de qua sotto il profilo della putatività, assumendo di aver ritenuto di agire in presenza di una causa di giustificazione, essendo incontrovertibile...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 941 del 3 febbraio 1983
«...getti. Pertanto, poiché in caso di persona in fuga non è configurabile alcuna delle due ipotesi sopra menzionate, qualora contro di essa il pubblico ufficiale faccia uso delle armi non ricorre la scriminante di cui all'art. 53 del codice...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 9 del 10 marzo 1982
«L'esimente dello stato di necessità, pur essendo istituto proprio del diritto penale, trascende, per il suo fondamento naturalistico, l'ambito specifico di quella collocazione, essendo suscettibile di trasposizione anche nella materia...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2125 del 19 aprile 1996
«E invero la circostanza aggravante ad effetto speciale resta ontologicamente tale anche se la norma penale, per ragioni di mitigazione punitiva, attribuisce al giudice la facoltà di aumentare solo fino a un terzo la pena stabilita per la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1044 del 13 gennaio 2009
«L'isolamento diurno previsto dall'art. 72 c.p. è sanzione penale con caratteristiche di temporaneità alla quale può essere applicato l'indulto, purchè lo stesso sia stato disposto per il caso di concorso tra reati cui il provvedimento di clemenza...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4381 del 1 febbraio 2001
«Anche per l'isolamento diurno, che è una sanzione penale con caratteristica di temporaneità, si applica il principio, analogo a quello proprio del calcolo di pene concorrenti, secondo cui il limite massimo previsto dalla legge, se non può essere...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 14929 del 26 marzo 2004
«In tema di esecuzione di pene concorrenti, in caso di concorrenza tra la pena dell'ergastolo e pene detentive temporanee non superiori ai cinque anni di reclusione, queste ultime devono essere calcolate e aggiunte a quella dell'ergastolo già in...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5590 del 14 maggio 1998
«Il limite massimo del cumulo materiale di cui all'art. 78 c.p., che per la pena dell'ammenda è di lire sei milioni, è inapplicabile alle sanzioni previste dalle leggi speciali, tanto più se posteriori alla emanazione del codice penale ed alla...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6217 del 27 maggio 1994
«Poiché la determinazione della pena deve essere effettuata dal giudice nel rispetto delle norme di natura sostanziale previste dal codice penale, tra le quali vi è la disposizione dell'art. 78 diretta a temperare il principio del cumulo materiale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7855 del 8 settembre 1982
«L'imputabilità è una componente di carattere naturalistico della responsabilità penale dell'autore del reato e, come tale, è un dato esterno al fatto criminoso. L'antigiuridicità è la semplice valutazione del fatto tipico ed, in quanto tale, ad...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5885 del 17 giugno 1997
«In tema di imputabilità, il complesso normativo costituito dagli artt. 85, 88, 89 e 90 del codice penale richiede, ai fini della esclusione o della attenuazione di essa, una infermità (termine inteso in una accezione più lata di quello «malattia»)...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 555 del 10 aprile 1995
«Per procedere alla dichiarazione in sede di esecuzione è necessario che tale ultima condanna sia passata in giudicato poiché nel sistema penale sostanziale ogni volta che il legislatore fa uso del termine «condanna», senza ulteriore...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10062 del 24 luglio 1978
«...persone, prevista dall'art. 112 n. 1 c.p., sussiste anche se manchi l'accertamento della colpevolezza nei confronti di uno dei partecipanti (per esempio, per morte del reo, o per dichiarazione di improcedibilità dell'azione penale per amnistia).»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1786 del 16 gennaio 2009
«...anche condotte meramente agevolatrici e di modesta significatività, le quali, per assumere rilevanza penale, devono necessariamente coniugarsi con comportamenti in grado di integrare la tipica violazione della regola cautelare interessata).»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 43988 del 28 ottobre 2013
«In tema di colpa professionale, per l'affermazione della responsabilità penale del singolo sanitario operante in equipe chirurgica, è necessario non solo accertare la valenza con-causale del suo concreto comportamento attivo o omissivo al...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4985 del 4 febbraio 1992
«L'istituto della restituzione in termini non può essere invocato relativamente al termine per proporre querela. (In motivazione la S.C. ha chiarito che la restituzione è consentita per i soli termini contemplati nel codice di procedura penale e...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8593 del 3 agosto 1988
«La nota con cui il Ministro di grazia e giustizia comunica all'autorità giudiziaria competente che non intende promuovere procedimento penale contro un cittadino italiano per un reato da questi commesso all'estero in danno di cittadino straniero...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9575 del 8 novembre 1996
«...dall'art. 101 legge 24 novembre 1981, n. 689, agli artt. 24 e 26 c.p., le condizioni economiche del reo sono state eliminate dal titolo II del codice penale ed inserite nell'art. 133 bis stesso codice fra i criteri di applicazione della pena.»