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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 243 del 7 febbraio 1973
«Ai fini del delitto di rivelazione di segreti scientifici o industriali è irrilevante che l'apprensione dei segreti medesimi sia avvenuta legittimamente o illegittimamente. La novità e l'originalità delle applicazioni industriali non sono...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 10187 del 10 maggio 2011
«È inammissibile il ricorso per cassazione, a norma dell'art. 720 bis, ultimo comma, c.p.c., avverso i provvedimenti emessi in sede di reclamo in tema di rimozione e sostituzione ad opera del giudice tutelare di un amministratore di sostegno,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 28192 del 9 luglio 2008
«Integra il delitto di cui all'art. 624 bis c.p. (furto in abitazione ), la condotta di colui che commetta il furto nella portineria di un condominio, in quanto la portineria di uno stabile condominiale rientra nell'ambito della tutela dei beni...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 23938 del 11 luglio 2006
«La norma dell'art. 627 c.p. deve ritenersi applicabile a tutela della situazione di fatto qualificabile come possesso e\o detenzione che può coincidere con il diritto di proprietà, ma che prescinde dallo stesso, ed il codetentore è il soggetto...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9980 del 22 novembre 1983
«Il bene giuridico tutelato dall'art. 632 c.p. è l'integrità dell'altrui proprietà immobiliare e del possesso contro ogni arbitraria modificazione dello stato dei luoghi che possa renderne incerta la posizione giuridica o alterarne le condizioni di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 24503 del 12 giugno 2009
«Non integra il reato di deviazione di acque l'appropriazione o distrazione di acque piovane, in quanto si tratta di acque qualificabili come "res nullius" rispetto alle quali non è invocabile la tutela penale, prevista solo nel caso in cui la...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9628 del 15 novembre 1983
«Il reato di deviazione di acque richiede, per la sua materialità obiettiva, che le acque, intese nell'accezione di massa complessiva dell'elemento liquido quale cosa immobile, nel suo stato naturale o artificiale, fluente o stagnante, perenne o...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2308 del 8 marzo 1997
«In tema di turbativa violenta del possesso di cose immobili, rientrano nella previsione della norma di cui all'art. 634 c.p. anche le situazioni possessorie — non contraddistinte attualmente dalla presenza viziante della vis o della clandestinità...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1173 del 6 febbraio 1982
«Poiché il «disprezzo per il diritto altrui» è intrinseco ad ogni violazione di norme che tutelano diritti e interessi singoli o collettivi, e quindi anche alla norma che punisce il pascolo abusivo, è illegittima la rivalutazione di tale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 26103 del 14 luglio 2005
«L'esimente dello stato di necessità (art. 54 c.p.) postula che l'azione sia indotta da un pericolo imminente di un danno grave alla persona e non può essere invocata per escludere la punibilità per colui che uccide animali appartenenti a specie...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 20 del 14 gennaio 1972
«L'ipotesi criminosa prevista dall'art. 639 codice penale, che costituisce una forma lievissima di quella prevista dall'art. 635 stesso codice, tende alla tutela della proprietà e più precisamente ad evitare una menomazione della situazione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16737 del 8 aprile 2004
«In tema di truffa contrattuale, la richiesta, rivolta da un'impresa di manutenzione al cliente, della sottoscrizione in bianco di un'autorizzazione a svolgere lavori senza rilascio di un preventivo di spesa concernente la natura dei lavori da...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 364 del 10 gennaio 2014
«La legittimazione "ad adiuvandum" ex art. 105, secondo comma, cod. proc. civ. presuppone che il giudicato destinato a formarsi tra le parti del giudizio arrechi una lesione ad un interesse giuridico e non meramente fattuale del terzo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2937 del 7 febbraio 2008
«Il reclamo contro i provvedimenti resi dal giudice tutelare (nella specie, rimozione dalla carica di tutore) va proposto al tribunale in composizione collegiale e non alla Corte d'Appello, in conformità alla regola generale sul reclamo dei...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2756 del 5 febbraio 2008
«Il decreto emesso dalla Corte d'appello, in sede di reclamo, avverso il decreto del tribunale per i minorenni che ha disposto l'affido di un figlio minore ai servizi sociali, non è impugnabile col ricorso ordinario per cassazione ai sensi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 122 del 9 gennaio 2004
«Il reclamo ai sensi dell'art. 739, primo comma, c.p.c. avverso il decreto del tribunale, in composizione monocratica, emesso su ricorso dello straniero extracomunitario avverso provvedimento dell'autorità amministrativa in materia di diritto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3563 del 9 dicembre 1971
«In ordine alla legittimazione ed all'interesse dei terzi interessati ad agire in via contenziosa contro un provvedimento di volontaria giurisdizione autorizzativo di un atto lesivo di un loro diritto, occorre distinguere a seconda che i vizi del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6900 del 30 luglio 1996
«Qualora il procedimento camerale tipico, disciplinato dagli artt. 737 e seguenti c.p.c., sia previsto per la tutela di situazioni sostanziali di diritti o di status — come avviene, ex art. 5, comma quarto, legge n. 117 del 1988 per il procedimento...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5493 del 5 aprile 2012
«In tema di impugnazione, nei procedimenti attivati su istanza di parte, ove un termine sia prescritto per il compimento di attività, la cui omissione si risolva in un pregiudizio per la situazione tutelata, deve essere assicurata all'interessato...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2913 del 4 aprile 1997
«Se un progetto di divisione, in cui sono stati inclusi altri beni rispetto a quelli indicati nella domanda giudiziale, è stato dichiarato esecutivo ai sensi dell'art. 789, terzo comma, c.p.c., mentre i condividenti sono rimasti contumaci - nella...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8443 del 17 luglio 1998
«I delitti di turbata libertà degli incanti (art. 353 c.p.) e di truffa (art. 640 c.p.) possono concorrere formalmente, dato che essi sono caratterizzati da distinte oggettività giuridiche - l'uno essendo rivolto alla difesa del regolare...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10792 del 16 marzo 2001
«In tema di insolvenza fraudolenta, l'obbligazione, assunta dall'agente con il proposito di non adempierla, deve avere ad oggetto una prestazione di dare e non quella di svolgere una specifica attività in favore dell'altra parte, giacché uno degli...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8584 del 3 marzo 2010
«L'integrazione del reato di truffa finalizzata all'assunzione ad un pubblico impiego, comporta che l'illiceità negoziale, che di per sé comporterebbe unicamente le conseguenze di cui all'art. 2126 c.c., si caratterizzi per il contrasto con norme...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7259 del 19 giugno 2000
«Nell'ipotesi in cui gli uffici comunali siano indotti al rilascio di una concessione edilizia mediante la falsa rappresentazione dei luoghi contenuta nel progetto e negli elaborati tecnici presentati dal soggetto richiedente, si configura il reato...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2841 del 16 marzo 1992
«Ai fini della configurazione della truffa in danno di un ente pubblico, prevista dall'art. 640, comma 2, c.p., con particolare riferimento all'istituto di credito, non assume valore dirimere la qualificazione dell'azienda creditizia come ente...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6330 del 19 marzo 2014
«L'art. 360, primo comma, n. 4, cod. proc. civ., nel consentire la denuncia di vizi di attività del giudice, non tutela l'interesse all'astratta regolarità dell'attività giudiziaria, ma garantisce solo l'eliminazione del pregiudizio subito dal...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2403 del 4 febbraio 2014
«In materia di impugnazione delle sentenze del Consiglio di Stato, il controllo del rispetto del limite esterno della giurisdizione - che l'art. 111, ultimo comma, Cost. affida alla Corte di cassazione - non include anche una funzione di verifica...»
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Cassazione civile, Sez. VI-5, ordinanza n. 2381 del 4 febbraio 2014
«Qualora il ricorso principale per cassazione venga dichiarato improcedibile, l'eventuale ricorso incidentale tardivo diviene inefficace, e ciò non in virtù di un'applicazione analogica dell'art. 334, secondo comma, cod. proc. civ. - dettato per la...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10259 del 12 novembre 1993
«Ciò che rileva ai fini della configurabilità del reato di truffa, dell'individuazione dell'interesse tutelato e conseguentemente del titolare di detto interesse, è la diminuzione patrimoniale, cui corrisponde il conseguimento dell'ingiusto...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2397 del 4 febbraio 2014
«Appartiene alla giurisdizione del giudice ordinario e costituisce controversia individuale di lavoro, ex art. 409 cod. proc. civ., la domanda proposta da un dipendente pubblico - il cui rapporto risulti, "ratione temporis", contrattualizzato -...»