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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 43483 del 3 dicembre 2001
«In tema di diffamazione commessa col mezzo della stampa, ai fini della sussistenza della scriminante del diritto di cronaca nell'ipotesi in cui una serie di fatti venga attribuita ad un gruppo di persone, perché possa dirsi soddisfatto il...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 30285 del 29 luglio 2011
«La circostanza aggravante di avere adoperato sevizie e di avere agito con crudeltà verso le persone ricorre quando le modalità della condotta rendono obiettivamente evidente la volontà di infliggere alla vittima sofferenze che esulano dal normale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9544 del 11 settembre 1995
«Per la configurabilità della circostanza aggravante prevista dall'art. 61 n. 4 c.p. (l'aver adoperato sevizie e l'aver agito con crudeltà verso le persone), è necessario che emerga l'aspetto morale della crudeltà. Essa infatti ricorre non solo...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 13933 del 2 aprile 2015
«Le circostanze di persona che, ai sensi dell'art. 61 n. 5 cod. pen. aggravano il reato quando l'agente ne approfitti possono consistere in uno stato di debolezza fisica o psichica in cui la vittima del reato si trovi per qualsiasi motivo; ne...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 35997 del 7 ottobre 2010
«Ai fini della configurabilità della circostanza aggravante della minorata difesa, l'età avanzata della vittima del reato, a seguito delle modificazioni legislative introdotte dalla L. n. 94 del 2009, è rilevante nel senso che impone al giudice di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9088 del 7 settembre 1991
«La commissione di un furto in un appartamento in tempo di notte, approfittando del sonno delle persone che lo occupano, integra gli estremi dell'aggravante di cui all'art. 61, n. 5 c.p., sia a causa della ridotta vigilanza pubblica che in queste...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 20039 del 20 maggio 2011
«La circostanza aggravante dell'essere il fatto commesso con abuso dei poteri o con violazione dei doveri inerenti a una pubblica funzione o a un pubblico servizio è configurabile nel caso di reato ascrivibile a un dipendente dell'amministrazione...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6635 del 5 giugno 1998
«Configura il solo delitto di furto aggravato ex art. 61, n. 9, c.p., e non anche quello di abuso di ufficio, la sottrazione compiuta ad opera del Direttore di un Istituto universitario di Anatomia Patologica di oggetti lasciati sulle (o vicino...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11915 del 12 marzo 2014
«La circostanza attenuante dell'aver agito per suggestione di una folla in tumulto postula la sussistenza di una riunione imponente e disordinata di individui che, per effetto di una spinta emozionale, reagisca in modo improvviso e rumoroso e il...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 33450 del 7 settembre 2001
«L'ipotesi delittuosa del favoreggiamento personale, in forza dell'espressa clausola «fuori dei casi di concorso» contenuta nell'art. 378 c.p., in tanto ricorre, in quanto il soggetto non sia stato coinvolto nel reato presupposto né oggettivamente,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13344 del 11 ottobre 1990
«La trasmissione di un messaggio di univoco significato ad un detenuto, imputato con altri di un delitto, che intende collaborare con la giustizia, consistente nell'invito a comportarsi in modo da evitare, nell'interesse di altre persone, che...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10778 del 14 marzo 2002
«Sussiste il concorso di persone nel reato di estorsione anche quando il contributo del correo sia limitato alla fase finale dell'attività delittuosa, dovendosi escludere la configurabilità del delitto di favoreggiamento personale, la cui condotta...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2939 del 4 marzo 1988
«In tema di associazione per delinquere preordinata allo spaccio di sostanze stupefacenti, ricorre un'ipotesi di concorso nel reato associativo, e non di favoreggiamento personale nel fatto di chi, a conoscenza dell'esistenza dell'associazione e...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 23324 del 29 maggio 2013
«È configurabile il delitto di favoreggiamento nei confronti dell'acquirente di modiche quantità di sostanza stupefacente per uso personale che, sentito come persona informata dei fatti, si rifiuti di fornire alla P.G. informazione sulle persone da...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 21832 del 22 febbraio 2007
«È configurabile il delitto di favoreggiamento nei confronti dell'acquirente di modiche quantità di sostanza stupefacente per uso personale che, sentito come persona informata dei fatti, si rifiuti di fornire alla P.G. informazioni sulle persone da...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6989 del 4 luglio 1986
«Il diritto di difesa — anche in relazione al profilo specifico concernente il suo esercizio da parte del patrocinante — è tra quelli al quale l'ordinamento giuridico riconosce il più alto ambito di espansione onde consentire la effettiva...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 30174 del 9 luglio 2004
«In tema di falsa testimonianza, l'esimente di cui all'art. 384, comma secondo c.p. va applicata anche nei confronti delle persone sottoposte alle indagini preliminari nei cui confronti sia stato pronunciato decreto di archiviazione.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2160 del 16 febbraio 1990
«Il termine «allontanarsi», impiegato dall'art. 385 c.p. per chi è agli arresti domiciliari, va letto con riferimento a quest'ultima espressione e nel più ampio contesto dell'economia cui la norma corrisponde, nel senso cioè che l'interessato resti...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10255 del 29 ottobre 1982
«Il delitto di evasione è regolato nel capo dei delitti contro l'amministrazione della giustizia, perché mira a ripristinare l'ordine stabilito, con la pronuncia giudiziaria. Benché l'aggravante specifica, di cui al capoverso dell'art. 385 c.p.,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 755 del 27 gennaio 1984
«Nell'ipotesi di evasione con uso di violenza o minaccia alle persone, l'eventuale delitto di sequestro di persona concorre e non è assorbito nel reato predetto, poiché la violenza e la minaccia medesime rispondono solo alle previsioni dei reati di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13101 del 25 marzo 2009
«Il delitto di mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice concernente l'affidamento dei minori o di altre persone incapaci è un reato istantaneo, potendo realizzarsi anche con un solo atto elusivo degli obblighi dallo stesso imposti.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9414 del 5 settembre 2000
«L'inosservanza dell'obbligo di corrispondere l'assegno di mantenimento ai figli minori - statuito dal giudice nel corso del procedimento di separazione personale dei coniugi - non integra gli estremi di cui all'art. 388, comma 2, c.p., in quanto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10740 del 21 settembre 1999
«In tema di sottrazione di cose pignorate (art. 388 c.p.), non esclude la configurabilità del reato il fatto che il debitore, nominato altresì custode dei beni pignorati, non fosse presente al momento della notifica dell'ingiunzione. In tal caso,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3020 del 26 marzo 1993
«La sottrazione di cose sottoposte a pignoramento nell'ambito della procedura per il recupero di spese giudiziarie, promossa dall'autorità amministrativa (intendenza di finanza) costituisce un'ipotesi di reato punita dall'art. 334 c.p. e non dal...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 15245 del 14 aprile 2015
«L'esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle cose o alle persone, commesso con minaccia dell'esercizio di un diritto, in sé non ingiusta, può integrare il reato di rapina se si estrinseca con modalità violente che denotano la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6068 del 10 febbraio 2015
«Integra il delitto di esercizio arbitrario continuato delle proprie ragioni, e non quello di maltrattamenti in famiglia, la condotta intimidatrice reiteratamente posta in essere in danno di familiari conviventi allo scopo di recuperare somme di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 48359 del 20 novembre 2014
«Fra il reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza alle persone e quello di sequestro di persona non sussiste alcun rapporto di specialità, in quanto la privazione della libertà personale, intesa quale impedimento alla libertà...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 16339 del 10 aprile 2013
«L'associazione per delinquere si caratterizza per tre fondamentali elementi, costituiti da un vincolo associativo tendenzialmente permanente, o comunque stabile, destinato a durare anche oltre la realizzazione dei delitti concretamente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6308 del 20 gennaio 2010
«L'appartenenza di un soggetto a un sodalizio criminale può essere ritenuta anche in base alla partecipazione a un solo reato fine solo purché sia dimostrato che il ruolo svolto e le modalità dell'azione siano stati tali da evidenziare la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 34043 del 11 ottobre 2006
«Per la sussistenza del delitto di associazione a delinquere è sufficiente la presenza di almeno tre persone e non è necessario né un numero notevole di persone, né una distinzione precisa di ruoli tra le stesse; nelle associazioni con un modesto...»