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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7438 del 16 dicembre 1983
«A norma dell'art. 428 c.p.c. l'incompetenza per territorio, in materia di controversie individuali di lavoro, può essere eccepita dal convenuto soltanto nella memoria difensiva di cui all'art. 416 stesso codice, ovvero rilevata d'ufficio non oltre...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7458 del 17 dicembre 1983
«Quando il convenuto contesti l'obbligazione verso l'attore, attribuendo la titolarità attiva del rapporto obbligatorio ad altro soggetto, non si dà luogo a litisconsorzio necessario nei confronti del preteso legittimato non chiamato in causa ma,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7532 del 21 dicembre 1983
«La condanna alle spese del giudizio, in quanto conseguenziale ed accessoria, può essere legittimamente emessa dal giudice a carico del soccombente anche d'ufficio, in mancanza di una esplicita richiesta della parte che risulti vittoriosa,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 82 del 6 gennaio 1983
«Nel procedimento di convalida di sfratto per morosità, qualora il conduttore — riconoscendo parzialmente la morosità — provveda a corrispondere quanto da lui reputato dovuto e, nelle more del susseguente giudizio di merito, a rilasciare...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1104 del 14 febbraio 1984
«A norma dell'art. 111 c.p.c. — che concerne non la capacità di agire applicata al processo (legittimatio ad processum), bensì la titolarità attiva e passiva dell'azione (legittimatio ad causam) — l'alienazione del diritto controverso per atto tra...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1230 del 21 febbraio 1984
«La morte o la perdita della capacità della parte costituita, che sopravvengano nel corso di un grado di merito del processo, prima della chiusura della discussione, sono regolamentate esclusivamente dalle disposizioni dell'art. 300 c.p.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1316 del 24 febbraio 1984
«In tema di revocazione per ritrovamento, dopo la sentenza, di documenti decisivi che la parte non aveva potuto produrre in giudizio per causa di forza maggiore (art. 395 n. 3 c.p.c.), l'indicazione nell'atto di citazione della data di recupero dei...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1524 del 5 marzo 1984
«L'opposizione proposta dal debitore esecutato, per sostenere che il pignoramento sia stato effettuato su beni mobili rinvenuti non in luoghi a lui appartenenti, come prescritto dall'art. 513 c.p.c., bensì in immobili di proprietà altrui, integra...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1929 del 23 marzo 1984
«Nel rito del lavoro, l'instaurazione del rapporto giuridico processuale viene determinata col deposito del ricorso in cancelleria, il quale perfeziona la costituzione dell'attore come quella dell'appellante, a norma degli artt. 415 e 434 c.p.c.;...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2026 del 27 marzo 1984
«La domanda riconvenzionale in controversia che, benché soggetta al rito del lavoro, sia stata instaurata con quello ordinario ben può essere proposta, prima della trasformazione del rito disposta dal giudice, con lo stesso rito ordinario, con...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2109 del 30 marzo 1984
«Poiché il giudicato si forma sull'attribuzione del bene della vita (petitum) e sulla ragione giuridica della stessa (causa petendi), ma non anche su circostanze, di fatto o di diritto, che, sebbene oggetto di accertamento da parte del giudice ed...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2199 del 5 aprile 1984
«L'art. 320 c.c. richiede l'autorizzazione del giudice tutelare nei confronti del genitore solo per «promuovere» giudizi, nell'interesse del minore, relativi ad atti eccedenti l'ordinaria amministrazione, vale a dire per la proposizione iniziale di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2217 del 5 aprile 1984
«Qualora si renda necessario procedere all'esame di documenti che non sono scritti in lingua italiana, la nomina di un traduttore, ai sensi dell'art. 123 c.p.c., non costituisce un dovere del giudice del merito, ma una sua facoltà discrezionale,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2308 del 10 aprile 1984
«Nel nuovo rito del lavoro, la proposizione, all'udienza di discussione, di richieste preliminari o istanze istruttorie ad opera delle parti non comporta per il giudice l'obbligo di emettere uno specifico provvedimento istruttorio e non esonera le...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3132 del 21 maggio 1984
«La disposizione dell'art. 358 c.p.c., che impedisce la riproposizione dell'appello dichiarato inammissibile o improcedibile, non è applicabile nel caso in cui venga dichiarata la nullità del gravame (nella specie, proposto a mezzo di procuratore...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3960 del 5 luglio 1984
«L'inapplicabilità, nel nuovo rito del lavoro, dell'istituto della riserva di provvedimento previsto dall'art. 186 c.p.c. non comporta nullità insanabile della sentenza, per mancata lettura in udienza del dispositivo, qualora la cosiddetta riserva...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4094 del 12 luglio 1984
«L'efficacia probatoria di una scrittura privata è condizionata al fatto che la sottoscrizione sia stata autenticata da un notaio o da altro pubblico ufficiale a ciò autorizzato o che sia giudizialmente riconosciuta come proveniente da colui contro...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4703 del 27 agosto 1984
«Il ricorso al giudice dell'esecuzione, diretto a far valere la nullità dell'assegnazione del credito pignorato al creditore procedente (art. 553 c.p.c.) per essere stata disposta a seguito di ripresa di ufficio del processo esecutivo, dichiarato...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4792 del 12 settembre 1984
«La pronuncia sulla litispendenza, benché non inerisca alla competenza stricto sensu, è a questa equiparata agli effetti del regolamento necessario di competenza per esplicita previsione dell'art. 42 c.p.c., in quanto la ritenuta pendenza di una...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4941 del 4 ottobre 1984
«Nelle controversie soggette al rito del lavoro, la sola contumacia del convenuto non è sufficiente all'attore per ottenere l'ordinanza di pagamento delle somme non contestate (art. 423 cpv. c.p.c.), in quanto, a tal fine, è necessario che il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5385 del 23 ottobre 1984
«Qualora la cassazione con rinvio venga disposta con assegnazione della causa ad altra sezione dell'ufficio giudiziario che emise la sentenza annullata, come consentito dall'art. 383 c.p.c., la circostanza che la pronuncia in sede di rinvio venga...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5502 del 26 ottobre 1984
«Il principio sancito dall'art. 1175 c.c., che impone alle parti del rapporto obbligatorio di comportarsi secondo le regole della correttezza, trova applicazione con il conseguente potere-dovere del giudice ordinario di verificare se vi sia stata...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 552 del 23 gennaio 1984
«Nelle controversie soggette al rito del lavoro – e, quindi, anche in quelle in materia di locazione di immobili ai sensi dell'art. 46 della legge n. 392 del 1978 – la questione di competenza del giudice adito deve trovare, a norma dell'art. 420...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5671 del 9 novembre 1984
«Nella fase di appello del nuovo rito del lavoro, la specificazione, da parte del giudice relatore, dei quesiti già formulati dal collegio in sede di nomina del consulente tecnico di ufficio e la raccolta del giuramento di quest'ultimo da parte...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5694 del 12 novembre 1984
«Appartiene alla competenza per materia del pretore quale giudice del lavoro, ai sensi dell'art. 409 n. 3 c.p.c., la domanda diretta a far valere il diritto di partecipazione agli utili dell'impresa familiare a norma dell'art. 230 bis c.c., senza...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5707 del 12 novembre 1984
«I certificati medici rilasciati da pubblici ufficiali fanno fede, fino a querela di falso, limitatamente ai fatti che il sanitario rogante attesta di essere avvenuti alla sua presenza o essere stati da lui compiuti, mentre, per quanto riguarda la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5811 del 15 novembre 1984
«Ai fini della riconducibilità del rapporto d'opera professionale nell'ambito dell'art. 409 n. 3 c.p.c., con la conseguente competenza del pretore come giudice del lavoro in ordine alle controversie relative, il requisito della continuità, previsto...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5836 del 17 novembre 1984
«L'esperibilità del regolamento preventivo di giurisdizione, ad opera anche della parte che ha adito il giudice, postula un interesse concreto ed attuale a sentire definire la questione di giurisdizione, e, pertanto, deve essere negata qualora,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5897 del 19 novembre 1984
«In sede di esecuzione di obbligo di fare, consistente nella demolizione parziale di un fabbricato a distanza inferiore a quella legale, la domanda, con la quale il proprietario di una porzione di detto fabbricato insorga avverso il progetto di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6151 del 27 novembre 1984
«In tema di esecuzione di obbligo di fare ed in ispecie di esecuzione di lavori di demolizione di un edificio, la deduzione relativa all'assenza dell'ufficiale giudiziario – cui incombe l'obbligo di presiedere – ed all'omessa predisposizione delle...»