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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 950 del 28 gennaio 2000
«Integra l'errore di fatto, di cui al n. 4 dell'art. 395, c.p.c., richiamato dall'art. 391 bis c.p.c., ai fini della revocazione di una sentenza della Corte di cassazione, l'affermazione da parte di tale sentenza della tardività del deposito di un...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10911 del 7 agosto 2001
«In relazione al concetto di “sentenza che chiude il processo”, ai sensi dell'art. 91 c.p.c., non è richiesta esclusivamente una soccombenza di merito, assumendo rilievo anche quella avvenuta per ragioni di ordine processuale, purché la pronuncia...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 207 del 9 gennaio 2001
«Il punto deciso dalla Corte di cassazione con sentenza di annullamento con rinvio fondato sulla violazione o falsa applicazione di una norma di diritto, con enunciazione del principio di diritto, non è suscettibile, stante la definitività della...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 226 del 25 maggio 2001
«Più in particolare, il rilievo dell'esistenza di un giudicato esterno non è subordinato ad una tempestiva allegazione dei fatti costitutivi dello stesso ,i quali non subiscono i limiti di utilizzabilità rappresentati dalle eventualmente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4787 del 2 aprile 2001
«L'indicata forma di invalidità è sottratta alla regola della sanatoria per difetto di opposizione ed a prescindere dal rilievo d'ufficio, è denunciabile dalla parte a mezzo di opposizione ai successivi atti esecutivi che presuppongono l'atto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5527 del 13 aprile 2001
«L'arbitrato rituale, come quello irrituale, ha natura privata, configurandosi sempre la devoluzione della controversia ad arbitri come rinuncia all'azione giudiziaria ed alla giurisdizione dello Stato e come opzione per la soluzione della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 58 del 3 gennaio 2001
«Ne consegue che, applicandosi all'arbitrato irrituale la disciplina dell'art. 1722, n. 1, c.c., il mandato conferito agli arbitri deve considerarsi estinto alla scadenza del termine prefissato dalle parti, salvo che esse non abbiano inteso in modo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9 del 2 gennaio 2001
«In ipotesi di svolgimento di mansioni promiscue, allo scopo di determinare l'inquadramento spettante al lavoratore devono considerarsi congiuntamente i dati quantitativi e quelli qualitativi, per giungere a stabilire quali attribuzioni assumano...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9419 del 12 luglio 2001
«La nullità di un atto processuale si estende a quello successivo soltanto nel caso in cui quest'ultimo sia dipendente dall'atto nullo, nel senso che il primo atto sia non solo cronologicamente anteriore, ma anche indispensabile per la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4618 del 29 marzo 2002
«Il mero deposito della copia notificata del ricorso per cassazione, effettuato dalla parte nei cui confronti esso è diretto, recante in calce procura alla lite, non ha rilievo alcuno: né come controricorso, essendo del tutto difforme dal modello...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 761 del 23 gennaio 2002
«Nel rito del lavoro, il difetto di specifica contestazione dei conteggi elaborati dall'attore per la quantificazione del credito oggetto di domanda di condanna, allorché il convenuto si limiti a negare in radice l'esistenza del credito avversario,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1010 del 23 gennaio 2003
«Qualora la notificazione dell'impugnazione presso il procuratore costituito non sia andata a buon fine, per non avere l'ufficiale giudiziario reperito detto procuratore nel luogo indicato dall'istante, la questione della conoscenza o conoscibilità...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11883 del 6 agosto 2003
«Il vizio di motivazione riconducibile all'ipotesi di cui all'art. 360, n. 5 c.p.c. può concernere esclusivamente l'accertamento e la valutazione dei fatti rilevanti ai fini della decisione della controversia, non anche l'interpretazione o...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12468 del 25 agosto 2003
«Tale rilievo non esclude la necessità che dalla motivazione (alla luce del disposto del n. 5 dell'art. 360 c.p.c., nel testo di cui alla novella del 1950) risulti il rispetto, nella soluzione della questione di fatto, dei relativi canoni...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1600 del 4 febbraio 2003
«Il decreto con cui la corte d'appello provvede, ai sensi della legge 24 marzo 2001, n. 89, sulla domanda di equa riparazione per mancato rispetto del termine ragionevole di durata del processo può essere sorretto da una motivazione soltanto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 18263 del 28 novembre 2003
«... il difetto di specifica e tempestiva contestazione da parte del convenuto può avere rilievo, nelle controversie soggette al rito del lavoro, solo quando si riferisca a fatti non incompatibili con le ragioni della contestazione generica della...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4382 del 25 marzo 2003
«L'interpretazione del titolo esecutivo, consistente in una sentenza passata in giudicato, eseguita dal giudice dell'opposizione a precetto o all'esecuzione si risolve nell'apprezzamento di un «fatto», come tale incensurabile in sede di legittimità...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5534 del 9 aprile 2003
«Lo svolgimento di controlli da parte del datore di lavoro è invece compatibile con ambedue le forme di rapporti, sicché assume rilievo ai fini della qualificazione del rapporto come subordinato solo quando per oggetto e per modalità i controlli...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 85 del 8 gennaio 2003
«Nel rito del lavoro la contestazione dei conteggi su cui si fonda la domanda attrice deve essere effettuata nella memoria di costituzione ex art. 416, c.p.c., ed assume rilievo solo quando non sia generica, ma involga specifiche circostanze di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10134 del 26 maggio 2004
«Ne consegue che per la parte soccombente sorge l'interesse e l'onere all'impugnazione al fine di evitare la formazione del giudicato sull'anzidetta statuizione, al pari di quanto avviene nel caso di pronunzia di accoglimento fondata su distinte...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 12265 del 5 luglio 2004
«La disciplina di cui all'art. 331 c.p.c., relativa all'integrazione del contraddittorio in cause inscindibili in sede di impugnazione, trova applicazione anche nel giudizio di cui all'art. 362, secondo comma, c.p.c., instaurato a seguito di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 13969 del 26 luglio 2004
«Quando il giudice di merito dichiari il difetto di giurisdizione dell'autorità giudiziaria ordinaria e la statuizione sul punto non formi oggetto di specifica impugnazione, la pronuncia sulla giurisdizione deve ritenersi assistita dall'efficacia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17363 del 30 agosto 2004
«In tema di determinazione del compenso spettante al difensore che abbia assistito una pluralità di parti, costituisce questione di merito, la cui risoluzione è incensurabile in sede di legittimità, lo stabilire se l'opera defensionale sia stata...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17415 del 30 agosto 2004
«Nel caso dell'ordine di cancellazione dal Bollettino di un protesto del quale si prospetti l'illegittima levata e del connesso ordine di pubblicazione della rettifica, il provvedimento d'urgenza si atteggia con un contenuto e una direzione tali...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17564 del 1 settembre 2004
«Peraltro, tenuto conto che all'interpretazione del giudicato deve farsi luogo alla stregua dell'interpretazione delle norme piuttosto che alla stregua dell'interpretazione dei negozi e degli atti giuridici, nessuna deroga soffre il suddetto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17569 del 1 settembre 2004
«Con riferimento a prestazioni di carattere intellettuale, che non richiedono alcuna organizzazione imprenditoriale nè postulano un'assunzione di rischio a carico del lavoratore, il criterio fondamentale per l'accertamento della natura (autonoma o...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18571 del 15 settembre 2004
«Nel caso in cui sia fatta valere davanti al giudice di appello una nullità non sanata dell'atto di citazione del giudizio di primo grado, tale giudice non deve rimettere la causa al giudice di primo grado, né deve porre termine all'intero giudizio...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19654 del 1 ottobre 2004
«Nell'ipotesi in cui il ricorrente, espressamente od implicitamente, alleghi che la sentenza impugnata gli è stata notificata, limitandosi a produrre una copia autentica della sentenza impugnata senza la relata di notificazione, il ricorso per...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4561 del 5 marzo 2004
«Nel rito del lavoro, in caso di contrasto tra dispositivo e motivazione, prevale la statuizione contenuta nel dispositivo e letta in udienza; tale contrasto costituisce motivo di nullità della sentenza ed è rilevabile solo con gli ordinari mezzi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5392 del 17 marzo 2004
«Ne consegue che la notificazione eseguita a mezzo di ufficiale di P.G. – che è assolutamente incompetente a compiere notifiche di atti processuali civili e, ove vi provveda, non ha veste né poteri diversi da quelli di qualsiasi cittadino che si...»