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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 37118 del 22 settembre 2004
«L'elusione dell'esecuzione di un provvedimento del giudice civile che concerna l'affidamento di minori puō connettersi ad un qualunque comportamento da cui derivi la frustrazione delle legittime pretese altrui, compresi gli atteggiamenti di mero...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 17691 del 16 aprile 2004
«Il plausibile e giustificato motivo in grado di costituire valida causa di esclusione della colpevolezza - in quanto scriminante il rifiuto di dare esecuzione al provvedimento del giudice civile concernente l'affidamento dei figli minori - pur non...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 25899 del 16 giugno 2003
«In tema di mancata esecuzione di un provvedimento del giudice civile concernente l'affidamento di un figlio minore, pur essendo il genitore affidatario obbligato a sensibilizzare ed educare i figli a superare eventuali resistenze, determinate...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7077 del 4 giugno 1999
«In tema di mancata esecuzione di un provvedimento del giudice civile concernente l'affidamento di un figlio minore, qualora il genitore affidatario, pur obbligato a consentire l'esercizio del diritto di visita da parte dell'altro genitore secondo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6042 del 13 giugno 1996
«...debba essere avanzata nei modi e nelle forme della minacciata esecuzione degli ordini di fare, secondo il rito processuale civile, bastando anche il semplice rifiuto del soggetto obbligato alla istanza verbale o scritta del privato interessato.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2904 del 12 aprile 1986
«Il plausibile e giustificato motivo, che possa scriminare il rifiuto di dare esecuzione al provvedimento del giudice civile concernente l'affidamento dei figli minori, anche se non deve configurare l'esimente dello stato di necessitā, č atto a...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 65 del 4 gennaio 2005
«La configurabilitā del reato di cui all'art. 388, comma secondo, c.p. non č esclusa dal fatto che il provvedimento del giudice civile impositivo di una misura cautelare, la cui esecuzione sia stata elusa dall'agente, venga successivamente revocato...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10549 del 10 ottobre 2000
«Ai fini della configurabilitā del reato di cui all'art. 388, secondo comma, c.p. (Sub specie della elusione di un provvedimento del giudice civile che prescrive misure cautelari a difesa del possesso), quando la situazione che realizza lo spoglio...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4298 del 9 maggio 1997
«Per la punibilitā dell'ipotesi criminosa prevista dall'art. 388, comma primo, c.p., č necessario che il soggetto non ottemperi all'ingiunzione di eseguire una sentenza di condanna che abbia imposto un obbligo civile, integrando tale condotta una...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12077 del 6 dicembre 1988
«...ai sensi degli artt. 703 e 689 c.p.c. č una misura cautelare a difesa del possesso, intesa non soltanto a ripristinare il possesso a favore del soggetto spogliato, ma anche ad assicurare tale possesso per tutta la durata del procedimento civile.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6132 del 25 maggio 1994
«Se la misura cautelare disposta dal giudice civile in sede di reintegrazione a norma degli artt. 689 e 703 c.p.c., venga sostituita dalla sentenza del pretore che, all'esito del giudizio possessorio e, quindi, a seguito di un'indagine con...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2940 del 17 dicembre 1993
«...costituisce misura cautelare a difesa del possesso, diretta, non soltanto a ripristinare il possesso a favore del soggetto che ne sia stato spogliato, ma anche ad assicurare tale possesso, interinalmente, per tutta la durata del processo civile.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1512 del 14 febbraio 1995
«...civile di convalida del sequestro, aveva ivi assunto una posizione processuale, contraria alla convalida, che non lo aveva reso partecipe dell'interesse al mantenimento del vincolo perseguito dal richiedente e protetto dalla norma penale).»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4300 del 10 maggio 1984
«... Le norme contenute negli allegati ed annessi tecnici della Organizzazione dell'aviazione civile internazionale (O.a.c.i.) son state infatti recepite nel nostro ordinamento giuridico. L'omissione eventuale del servizio predetto puō essere...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4265 del 4 gennaio 1996
«In tema di contraffazione di prodotti industriali, se č vero che la tutela penale č riservata esclusivamente ai marchi registrati ai sensi delle vigenti disposizioni del codice civile e dei trattati internazionali, tuttavia, quando si tratta di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11249 del 22 novembre 1988
«...anche i primi possono avere giuridica rilevanza ed efficacia probatoria in relazione all'attivitā compiuta dal pubblico ufficiale. (Applicazione del principio a minuta di sentenza civile, qualificata nella categoria degli atti pubblici interni).»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 48283 del 15 dicembre 2004
«L'attestazione di invaliditā civile totale o di una sua percentuale che non sia rispondente alla realtā, ove non fondata su un metodo di accertamento scientifico incontroverso, costituisce condotta rilevante come falsitā ideologica in atto...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1004 del 31 gennaio 2000
«Gli atti redatti da una commissione medica incaricata di accertare lo stato di invaliditā civile eventualmente presente nelle persone sottoposte al suo esame, in quanto provenienti da pubblico ufficiale, attestano i risultati degli accertamenti da...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9073 del 3 luglio 1989
«Sotto tale profilo, il riconoscimento del carattere strumentale non ne comprime l'autonomia funzionale rispetto all'atto finale al quale č predisposto (redazione dell'atto di morte da parte dell'ufficiale di stato civile) distinguendosi da questo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 23670 del 20 maggio 2004
«La apposizione, sul libretto di circolazione, della falsa impronta della Motorizzazione civile, volta a far apparire adempiute le formalitā di revisione integra i reati di cui agli artt. 476, 482 e 469 c.p. e non anche la fattispecie di cui...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 18584 del 22 aprile 2004
«Dā luogo alla configurabilitā del reato di cui all'art. 483 c.p. (falsitā ideologica commessa dal privato in atti pubblici) la condotta di chi, falsamente dichiarando al competente ufficio della motorizzazione civile di essere proprietario di un...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 16566 del 17 aprile 2009
«La falsificazione materiale del contrassegno assicurativo relativo alla responsabilitā civile degli autoveicoli commessa da un soggetto privato che ne faccia uso mediante esibizione sull'autovettura, integra gli estremi del reato di falsitā in...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 27900 del 8 luglio 2008
«Non integra il delitto di contraffazione di strumento destinato alla pubblica autenticazione o certificazione (art. 468 c.p. ), ma quello di falsitā in scrittura privata (art. 485 c.p. ), la condotta di colui che apponga su un elaborato,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 44765 del 9 novembre 2015
«In tema di violazione degli obblighi di assistenza familiare, gli assegni familiari percepiti dal genitore naturale non affidatario per il mantenimento del figlio minore concorrono ad integrare l'importo da questi periodicamente dovuto, salvo che...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 10643 del 9 dicembre 1996
«...in cui tali asimmetrie non erano presenti, ma non integravano l'evento malattia previsto dall'art. 590 c.p., potendo esclusivamente dare luogo a responsabilitā con correlativo diritto al risarcimento del danno nella competente sede civile.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 37992 del 9 luglio 2008
«Il responsabile civile č legittimato a ricorrere per cassazione avverso la sentenza di non doversi procedere per l'intervenuta prescrizione del reato pronunziata dal giudice d'appello, soltanto se la stessa contiene anche statuizioni concernenti...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 12654 del 17 dicembre 1988
«L'assistente di piscina, comunemente detto bagnino, ove operi in struttura privata, altrimenti non regolamentata nelle attribuzioni connesse al suo ruolo, escluso qualsiasi potere-dovere di proibizione e intervento coattivo ovvero di ammonimento,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11632 del 14 marzo 2008
«...594 c.p. nelle espressioni usate da un legale nei confronti di un collega, al quale si era rivolto, in occasione di un'udienza civile, dicendogli 'vai a ..: Dio li fa e poi li accoppia, riferendosi anche al cliente dell'avvocato avversario).»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 13570 del 31 marzo 2008
«...ma trova la sua realizzazione solo in comportamenti i quali, ictu oculi non possano, neppure astrattamente, trovare giustificazione alcuna in una qualche disposizione normativa ovvero nelle regole comunemente accettate della civile convivenza.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8742 del 8 luglio 1999
«In secondo luogo il criterio sostanziale che permette di ritenere il nesso funzionale nello svolgimento, in qualsiasi luogo e con qualsiasi forma e mezzo, di attivitā che, libera da fini personali, sia, per le motivazioni e per le questioni...»