-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14186 del 7 giugno 2017
«In tema di passaggio dal rito ordinario al rito speciale nelle cause di lavoro, ai sensi dell'art. 426 c.p.c., la mancata assegnazione alle parti di un termine perentorio per l'eventuale integrazione degli atti mediante memorie o documenti vizia...»
-
Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 13472 del 18 maggio 2019
«In caso di mutamento del rito ex art. 4 del d.lgs. n. 150 del 2011, restano ferme le preclusioni già verificatesi secondo le norme del rito prescelto e, pertanto, l'incompetenza per materia, per valore o per territorio inderogabile non può essere...»
-
Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 6658 del 9 marzo 2020
«Nelle controversie in materia di locazione in cui sia stato disposto il mutamento del rito da ordinario a speciale in primo grado, qualora l'appello venga erroneamente proposto con atto di citazione, non trova applicazione l'art. 436 c.p.c., che...»
-
Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 38521 del 6 dicembre 2021
«Ai giudizi di impugnazione, avanti alla corte d'appello, delle pronunce rese in sede di opposizione ai verbali di accertamento delle violazioni del codice della strada, introdotti successivamente alle modifiche di cui al d. lgs. n.150 del 2011, si...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10409 del 1 giugno 2020
«L'ordinanza di inammissibilità dell'appello, ai sensi dell'art. 348 ter c.p.c., deve essere pronunciata dal giudice competente prima di procedere alla trattazione della causa, sicché la stessa, ove emessa successivamente, risultando viziata per...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 2271 del 2 febbraio 2021
«Nel rito del lavoro, la preclusione in appello di un'eccezione nuova sussiste nel solo caso in cui la stessa, essendo fondata su elementi e circostanze non prospettati nel giudizio di primo grado, abbia introdotto in sede di gravame un nuovo tema...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8947 del 18 aprile 2006
«Nelle cause locatizie, alle quali si applica il rito del lavoro per espressa previsione legislativa (art. 447 bis cod. proc. civ.), l'appello si propone con ricorso e, se è formulato con citazione, è inammissibile per inosservanza della forma...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10157 del 26 maggio 2004
«Nel nuovo rito del lavoro, l'inosservanza, da parte del consulente tecnico d'ufficio nominato nel giudizio d'appello ai sensi dell'art. 441 c.p.c., del termine giudizialmente assegnatogli per il deposito della consulenza, non comporta alcuna...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14601 del 9 luglio 2020
«Nel caso di azione esecutiva intrapresa in forza di un titolo giudiziale provvisoriamente esecutivo, la caducazione dello stesso in epoca successiva alla fruttuosa conclusione dell'esecuzione forzata legittima il debitore che l'abbia subita a...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16262 del 3 agosto 2005
«In materia di esecuzione forzata, il criterio distintivo fra l'opposizione all'esecuzione e l'opposizione agli atti esecutivi si individua considerando che, con la prima, si contesta l'"an" dell'esecuzione, cioè il diritto della parte istante di...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 18821 del 24 ottobre 2013
«Non può essere ulteriormente eseguita, ma deve essere sostituita con quella di anni trenta di reclusione, la pena dell'ergastolo inflitta in applicazione dell'art. 7, comma primo, D.L. n. 341 del 2000 all'esito di giudizio abbreviato richiesto...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, ordinanza n. 34472 del 19 aprile 2021
«Il giudice, chiamato ad applicare una legge di interpretazione autentica, non può qualificarla come innovativa e circoscriverne temporalmente, in contrasto con la sua "ratio" ispiratrice, l'area operativa, perché finirebbe in tal modo per...»
-
Corte costituzionale, sentenza n. 22 del 16 febbraio 2012
«I cosiddetti decreti "milleproroghe", che vengono convertiti in legge dalle Camere, sebbene attengano ad ambiti materiali diversi ed eterogenei, devono obbedire alla ratio unitaria di intervenire con urgenza sulla scadenza di termini il cui...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5910 del 17 marzo 2006
«Dai principi secondo cui, per un verso, l'atto di pignoramento immobiliare deve essere sottoscritto (a norma del combinato disposto dell'art. 170 disp. att. c.p.c. e art. 125 c.p.c.) dal creditore pignorante (se sta in giudizio personalmente) o...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14602 del 9 luglio 2020
«Nell'espropriazione forzata, il ricorso per intervento, recante istanza di partecipazione alla distribuzione della somma ricavata, è equiparabile alla "domanda proposta nel corso di un giudizio" idonea, a mente dell'art. 2943, comma 2, c.c., ad...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 18701 del 13 settembre 2011
«In tema di responsabilità disciplinare del magistrato, la fattispecie dell'art. 2, comma 1, lett. a) del d.lgs 23 febbraio 2006, n. 109 configura un illecito cosiddetto di evento che si perfeziona - nel caso in cui la condotta commissiva od...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6546 del 22 marzo 2011
«In sede di espropriazione promossa dal creditore contro il terzo proprietario, nei casi e modi di cui agli artt. 602 e seguenti cod. proc. civ., sono parti tanto il terzo assoggettato all'espropriazione, quanto il debitore, per cui, nel giudizio...»
-
Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 20925 del 1 agosto 2008
«Nel caso di coesistenza del processo esecutivo promosso sulla base di un decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo, del giudizio d'opposizione a decreto ingiuntivo e del giudizio d'opposizione all'esecuzione, qualora il giudice...»
-
Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 15080 del 31 maggio 2021
«Nell'ipotesi di morte del professionista incaricato della vendita dei beni che formano oggetto del giudizio di divisione in cui è parte il debitore esecutato ed in attesa della cui definizione è stata disposta la sospensione di un procedimento...»
-
Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 10648 del 5 giugno 2020
«La decisione adottata all'esito dell'opposizione a decreto ingiuntivo, emesso per crediti derivanti da prestazioni giudiziali resa da un avvocato, non è appellabile, ma ricorribile per cassazione, qualora il relativo giudizio, sebbene introdotto...»
-
Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 36196 del 23 novembre 2021
«La sussistenza delle condizioni che, ai sensi dell'art. 647 c.p.c., legittimano la dichiarazione di esecutorietà del decreto ingiuntivo, è sindacabile esclusivamente nel giudizio di opposizione ex art. 645 ovvero ex art. 650 c.p.c. ovvero, ancora,...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6918 del 1 aprile 2005
«Nella ipotesi di dichiarazione di fallimento intervenuta nelle more del giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo proposto dal debitore ingiunto poi fallito, il creditore opposto deve partecipare al concorso con gli altri creditori previa...»
-
Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 28197 del 10 dicembre 2020
«Poiché il giudizio di merito è autonomo rispetto a quello cautelare, non solo nel primo possono essere formulate domande nuove rispetto a quanto dedotto nella fase cautelare, ma nemmeno vi è necessaria coincidenza soggettiva tra le parti del primo...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6591 del 5 aprile 2016
«L'acquisizione della relazione di accertamento tecnico preventivo tra le fonti che il giudice di merito utilizza per l'accertamento dei fatti di causa non deve necessariamente avvenire a mezzo di un provvedimento formale, bastando anche la sua...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 30111 del 26 ottobre 2021
«Il ricorso per regolamento preventivo di giurisdizione proposto avverso l'ordinanza conclusiva del giudizio sommario di cognizione emessa dal giudice di primo grado ai sensi dell'art. 702 ter c.p.c. è inammissibile, anche se tale ordinanza si...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21718 del 9 novembre 2005
«Il procedimento di interdizione, pur presentando numerose peculiarità, essendo caratterizzato dalla coesistenza di diritti soggettivi privati e di profili pubblicistici, dalla natura e non disponibilità degli interessi coinvolti, dalla posizione...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2983 del 6 luglio 1977
«Sia nel sistema processuale vigente, che in quello anteriore, il giudizio di divisione ereditaria, pur potendo presentare una molteplicità di fasi per la risoluzione delle varie controversie che possono sorgere via via tra i condividenti, presenta...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13830 del 23 luglio 2004
«Poiché il deferimento di una controversia al giudizio degli arbitri comporta una deroga alla giurisdizione del giudice naturale dello Stato, in caso di dubbio in ordine all'interpretazione della portata della clausola compromissoria, deve...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8575 del 26 aprile 2005
«Poiché il deferimento di una controversia al giudizio degli arbitri comporta una deroga alla giurisdizione ordinaria, in caso di dubbio in ordine all'interpretazione della portata della clausola compromissoria, deve preferirsi un'interpretazione...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20504 del 30 settembre 2010
«Il requisito della forma scritta "ad substantiam" richiesto per la validità della clausola compromissoria, ex artt. 807 e 808 cod. proc. civ., non postula indefettibilmente che la volontà contrattuale sia espressa in un unico documento, avuto...»