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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4111 del 31 marzo 1999
«In ipotesi di diniego del giudizio abbreviato, la richiesta di applicazione della diminuente di cui all'art. 442 c.p.p. può essere formulata per la prima volta anche nel giudizio di appello, giacché una volta che il processo ha irreversibilmente...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7912 del 6 luglio 1998
«In tema di appello avverso le sentenze pronunciate a seguito di rito abbreviato, l'espressione usata dal legislatore nell'art. 443 c.p.p., secondo la quale «l'imputato non può proporre appello contro le sentenze di condanna. . . alla sola pena...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 7247 del 23 luglio 1993
«Il potere di proporre appello incidentale non spetta a chi è privo del potere di proporre quello principale. Ne consegue che nel giudizio abbreviato il pubblico ministero non può proporre appello incidentale quando quello principale gli sia...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1299 del 20 gennaio 2004
«Il ricorso per cassazione del pubblico ministero avverso una sentenza di condanna pronunciata all'esito di giudizio abbreviato, si converte in appello, qualora il medesimo provvedimento sia oggetto di appello da parte dell'imputato, a nulla...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4753 del 13 dicembre 1994
«L'impugnazione consentita alla parte civile avverso sentenza di proscioglimento dell'imputato emessa all'esito del rito abbreviato (art. 442 c.p.p.), cui la medesima parte civile abbia prestato accettazione, non è il ricorso per cassazione, bensì...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6022 del 20 maggio 1992
«Il ricorso per cassazione del pubblico ministero avverso la sentenza, per lui inappellabile, pronunciata a seguito di giudizio abbreviato si converte in appello ove contro la stessa sentenza l'imputato interponga appello.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 5722 del 9 giugno 1993
«L'art. 580 c.p.p. regola sia il caso in cui alla stessa parte, in ordine a capi diversi della sentenza, siano dati mezzi di impugnazione ordinari di specie diversa sia il caso in cui tali mezzi siano offerti alle diverse parti, anche rispetto a...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5560 del 12 maggio 1992
«Nell'ipotesi in cui, avverso la sentenza di condanna a una pena condizionalmente sospesa pronunziata in esito a giudizio abbreviato, venga proposto ricorso per cassazione, va disposta la conversione del ricorso con la trasmissione degli atti al...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 6593 del 4 giugno 1998
«L'appello del P.M. contro sentenza di condanna in giudizio abbreviato, precluso (salvo che si tratti di sentenza che modifica il titolo di reato) dall'art. 443, comma terzo, c.p.p., va tuttavia, ai sensi dell'art. 568 stesso codice, qualificato...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3799 del 16 aprile 1995
«Il richiamo contenuto nell'art. 443, comma 4, c.p.p. alle forme previste dall'art. 599 c.p.p. implica l'osservanza di queste in ogni caso di appello avverso sentenza pronunciata all'esito di giudizio abbreviato, anche se oggetto del gravame sia la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2400 del 11 marzo 1995
«Nel caso di procedimento trattato in dibattimento con il vecchio rito, una volta applicata la diminuente ex art. 442 c.p.p. (giudizio abbreviato), in quanto ritenuta ingiustificata l'opposizione del P.M. alla scelta ritualmente operata...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2628 del 19 marzo 1997
«In caso di giudizio abbreviato l'integrazione probatoria in appello non è esclusa in modo assoluto, ma è possibile, nei limiti di compatibilità con le caratteristiche di celerità del rito. Essa sarà possibile, e dovrà essere disposta anche...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 5924 del 23 maggio 1995
«Anche nel giudizio abbreviato in fase di appello, l'accertamento dell'imputabilità, quale capacità di intendere e di volere del soggetto, costituisce una verifica doverosa per il giudice, riguardando un presupposto necessario in mancanza del quale...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4771 del 11 maggio 1993
«In tema di giudizio abbreviato, la sentenza d'appello, pronunciata ai sensi degli artt. 443, quarto comma, e 599 c.p.p., qualora il relativo procedimento in camera di consiglio si svolga in assenza dell'imputato il quale, benché regolarmente...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 3088 del 25 gennaio 2006
«Spetta al giudice delle indagini preliminari decidere sulla domanda di patteggiamento presentata dall'imputato, anche se ha già dato il via libera al giudizio immediato. Il ricorso a quest'ultimo rito alternativo non fa spostare la “pratica” al...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5671 del 7 giugno 1996
«Allorquando il giudizio sia stato definito in primo grado con il rito abbreviato, ben possono le parti chiedere il cosiddetto patteggiamento in sede di appello. Il rito previsto dall'art. 599, comma 4, c.p.p., infatti, non comporta alcun beneficio...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2207 del 19 gennaio 2012
«L'erronea indicazione del reato base, individuato per la determinazione della pena su cui operare l'aumento per la continuazione, rileva, ai fini del sindacato di legittimità, solo nel caso in cui, dall'errato recepimento dei termini dell'accordo...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 115 del 9 febbraio 1998
«La richiesta di patteggiamento non è più revocabile una volta che su di essa sia stato espresso il consenso dell'altra parte. Infatti nessun recesso è più possibile quando le manifestazioni di volontà delle parti hanno determinato nel procedimento...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3107 del 25 gennaio 2012
«In tema di cosiddetto "patteggiamento allargato", allorché sia applicata una pena detentiva superiore ai due anni, congiunta o meno a pena pecuniaria, è consentita, nei congrui casi, l'applicazione di pene accessorie e misure di sicurezza,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 38070 del 1 ottobre 2012
«In tema di patteggiamento, l'accordo tra l'imputato e il pubblico ministero costituisce un negozio giuridico processuale recettizio che, una volta pervenuto a conoscenza dell'altra parte e quando questa abbia dato il proprio consenso, diviene...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3057 del 11 gennaio 2001
«In tema di applicazione della pena su richiesta, i termini dell'accordo tra imputato e pubblico ministero (il quale è pertinente esclusivamente agli aspetti penalistico-sanzionatori) non si estendono agli aspetti liquidatori delle spese sostenute...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1445 del 30 maggio 2000
«In tema di patteggiamento la procedura dettata dagli artt. 444 e ss. c.p.p. è tale per cui la stipulazione del patto fra l'imputato, personalmente (o a mezzo di procuratore speciale), e il pubblico ministero, comporta implicitamente la rinuncia a...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8442 del 4 marzo 2005
«In tema di spese di costituzione e difesa di parte civile, deve ritenersi legittima, in caso di condanna dell'imputato, la liquidazione, in favore della parte civile, anche dell'onorario per l'atto di costituzione e per la procura, nonché per le...»
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Cassazione penale, Sez. IV, ordinanza n. 6755 del 22 febbraio 2005
«In tema di patteggiamento, la persona condannata per il reato di traffico di stupefacenti non ha un diritto automatico alla restituzione delle somme sequestrate atteso che egli, cedente della droga, è parte di un negozio contra legem e dunque non...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 6521 del 11 febbraio 2003
«In sede di applicazione pena su richiesta delle parti il giudice, mentre ha l'obbligo di pronunciarsi sulla liquidazione delle spese di costituzione di parte civile, previa verifica generica delle condizioni di legittimazione della costituzione e...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1497 del 31 marzo 1998
«La manifestazione di volontà dell'imputato volta ad ottenere l'applicazione della pena ex art. 444 c.p.p. deve indicare specificamente la pena da applicare, attesa la natura di atto dispositivo personalissimo di tale richiesta la cui forma di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 19788 del 29 aprile 2003
«Nel procedimento speciale di applicazione della pena su richiesta delle parti il giudice, nel ratificare il contenuto dell'accordo intervenuto tra l'imputato ed il pubblico ministero, non può alterare i dati della richiesta e subordinare il...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 20383 del 19 maggio 2001
«Nel caso in cui l'imputato abbia subordinato la richiesta di applicazione della pena alla concessione della sospensione condizionale, in presenza del consenso del P.M. il giudice è tenuto a pronunziarsi sulla concedibilità o meno del beneficio,...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 20 del 13 novembre 2000
«In caso di connessione obiettiva tra reato e violazione non costituente reato, il giudice competente a conoscere del reato è anche competente a decidere sulla violazione non costituente reato e ad applicare la sanzione per essa stabilita dalla...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 20 del 3 dicembre 1999
«Con la sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti, che è decisione equiparata ad una sentenza di condanna, il giudice è tenuto a dichiarare, ai sensi del primo comma dell'art. 537 c.p.p., l'accertata falsità di atti o di...»