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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5538 del 11 maggio 2000
«...di corruzione, perché il paziente è convinto di versare all'amministrazione ospedaliera quanto dovuto; non risponde del reato di peculato, perché l'agente possiede detta somma per ragioni di ufficio e perché non approfitta dell'errore altrui.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3132 del 9 novembre 1995
«La truffa commessa nei confronti dell'Enel mediante manomissione del contatore al fine di alterare la misurazione del consumo di energia, in quanto attuata nei confronti di un soggetto privato (società per azioni) è perseguibile a querela di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4854 del 29 aprile 1994
«...configurato come truffa semplice e non sarà necessaria la proposizione della querela posto che, in difesa del principio tempus regit actum, al momento in cui il reato venne commesso la norma processuale vigente sanciva la procedibilità di ufficio.»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 3855 del 18 febbraio 2014
«La regola dettata dall'art. 157, terzo comma, cod. proc. civ., secondo cui la nullità non può essere opposta dalla parte che vi ha dato causa, si riferisce solo ai casi nei quali la nullità non possa pronunciarsi che su istanza di parte, e non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6202 del 18 marzo 2014
«La citazione in giudizio notificata ad una società già incorporata in un'altra è nulla per inesistenza della parte convenuta, ma tale nullità, rilevabile d'ufficio, resta tuttavia sanata per effetto della costituzione in giudizio della società...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1121 del 30 gennaio 1990
«...titolo alla retribuzione. (Fattispecie di prestazione d'opera da parte di medico dipendente da amministrazione comunale a favore di un laboratorio diagnostico privato in orari dai quali risultava in servizio presso il suo ufficio al comune).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 27719 del 24 giugno 2013
«Non è configurabile il delitto di corruzione per atto di ufficio ex art. 318 c.p. - nel testo vigente prima delle modifiche della l. n. 190 del 2012 - nei confronti del Presidente di una società di gestione di una tratta autostradale, perché, pur...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6195 del 18 marzo 2014
«L'inosservanza, da parte del consulente tecnico d'ufficio, del termine assegnatogli per il deposito della consulenza, non comporta di regola alcuna nullità, se non in particolari casi nel rito del lavoro.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7770 del 31 marzo 200
«La causa d'incompatibilità del consulente d'ufficio, fondata sulla nomina del medesimo ausiliare in primo e secondo grado, non può essere fatta valere in sede di giudizio di legittimità se non sia stata tempestivamente denunciata con richiesta di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3657 del 8 aprile 1998
«L'art. 192, comma secondo c.p.c., nel prevedere che l'istanza di ricusazione del consulente tecnico d'ufficio dev'essere presentata con apposito ricorso depositato in cancelleria almeno tre giorni prima dell'udienza di comparizione, preclude...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10386 del 23 novembre 1996
«La mancata apposizione, da parte del consulente tecnico d'ufficio, della propria firma nel verbale dell'udienza nella quale lo stesso presta giuramento costituisce una mera irregolarità, non suscettibile di incidere sulla validità dell'attività...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6101 del 17 marzo 2014
«I principi della rilevabilità, anche d'ufficio, dello "ius superveniens" e della sua applicabilità nei giudizi in corso non operano indiscriminatamente, ma devono essere coordinati con quelli che regolano l'onere dell'impugnazione e le relative...»
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Cassazione civile, Sez. VI-lav., ordinanza n. 6259 del 18 marzo 2014
«Il giudice di appello, allorché riformi in tutto o in parte la sentenza impugnata, deve procedere d'ufficio, quale conseguenza della pronuncia di merito adottata, ad un nuovo regolamento delle spese processuali, il cui onere va attribuito e...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 3872 del 19 febbraio 2014
«Ne consegue che, ove il giudice d'appello rilevi d'ufficio una eccezione ormai preclusa, se il ricorrente per cassazione si dolga non di tale vizio processuale, ossia dell'irrituale rilievo ufficioso del giudice, ma della correttezza nel merito...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3224 del 12 febbraio 2014
«In tema di impugnazione per cassazione, ed in applicazione del principio di autosufficienza del ricorso, la parte che alleghi la mancata valutazione delle consulenze tecniche d'ufficio espletate nei gradi di merito, ha l'onere di indicare...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7469 del 31 marzo 2014
«Tuttavia qualora, o per eccezione del controricorrente o per le emergenze del diretto esame delle produzioni delle parti o del fascicolo d'ufficio, emerga che la sentenza impugnata era stata notificata ai fini del decorso del termine...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2125 del 31 gennaio 2014
«...per quelli che riguardano la nullità della sentenza impugnata e l'ammissibilità del ricorso e del controricorso - non riguarda gli atti e i documenti già facenti parte del fascicolo d'ufficio o di parte di un precedente grado del processo.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 38071 del 19 ottobre 2005
«...non può procedersi d'ufficio ma a querela di parte. (Fattispecie nella quale la Corte, d'ufficio, ha rilevato la mancanza di querela ed ha annullato senza rinvio il capo concernente la condanna per il reato di truffa, eliminando la relativa pena).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16703 del 29 novembre 1989
«Il delitto di truffa è perseguibile d'ufficio e non a querela allorché sia stata contestata la recidiva che rientra tra le circostanze aggravanti soggettive.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10565 del 25 luglio 1989
«La recidiva, inerendo esclusivamente alla persona dell'imputato, non incide sulla gravità del fatto reato e pertanto non può essere compresa tra le circostanze aggravanti che rendono perseguibile d'ufficio il delitto di truffa.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7391 del 11 luglio 1986
«Poiché la recidiva costituisce circostanza aggravante, il delitto di truffa aggravato dalla recidiva è perseguibile d'ufficio e non a querela di parte, secondo il nuovo testo dell'art. 640 c.p., così modificato dall'art. 98 L. 24 novembre 1981, n....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4631 del 4 maggio 1982
«Dopo le modifiche apportate al sistema penale con la L. 24 novembre 1981, n. 689, la perseguibilità d'ufficio per il delitto di truffa resta ferma se concorre l'aggravante di cui all'art. 61, n. 7, c.p.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 900 del 17 gennaio 2014
«La configurazione del giudizio di rinvio quale giudizio ad istruzione sostanzialmente chiusa, in cui è preclusa la formulazione di nuove conclusioni e quindi la proposizione di nuove domande o eccezioni e la richiesta di nuove prove, salvo che la...»
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Cassazione civile, Sez. VI-lav., ordinanza n. 6264 del 18 marzo 2014
«L'esistenza del requisito contributivo delle prestazioni previdenziali giudizialmente pretese deve essere provata dall'assicurato e verificata anche d'ufficio dal giudice, mentre la sua negazione da parte dell'istituto assicuratore convenuto, in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 32863 del 25 agosto 2011
«...ha quale presupposto di fatto il possesso o comunque la disponibilità del bene in capo al soggetto agente, per ragioni del suo ufficio o servizio, che quindi, per appropriarsi del bene, non è costretto ad acquisirne fraudolentemente il possesso.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2787 del 16 marzo 1995
«...la possibilità di una verifica fiscale da parte del suo ufficio a seguito di una inesistente richiesta proveniente da un'autorità straniera e si era fatto dare una somma di denaro asseritamente destinata a impedire che la verifica fosse avviata).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3039 del 3 marzo 1990
«Il delitto di peculato si differenzia da quello di truffa aggravata ex art. 61 n. 9 c.p., sotto il profilo del conseguimento della res, in quanto nel primo il possesso del bene trova origine nella ragione di ufficio e preesiste all'illecita...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 11128 del 20 maggio 2014
«...nell'atto di citazione in opposizione, e, quindi, tardivamente, il potere ufficioso di rilevazione della medesima eccezione deve essere esercitato dal giudice nella stessa udienza, altrimenti radicandosi la competenza presso il giudice adito.»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 3870 del 19 febbraio 2014
«In tema di procedimento di opposizione a decreto ingiuntivo dinanzi al giudice di pace, poiché la competenza, attribuita dall'articolo 645 cod. proc. civ. all'ufficio giudiziario cui appartiene il giudice che ha emesso il decreto, ha carattere...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3665 del 17 febbraio 2014
«...sopravvenuta rilevabile d'ufficio - ove non fatta valere altra e diversa causa di illegittimità in via d'azione - con la conseguenza che la clausola non produce effetti e la controversia può essere introdotta solo davanti al giudice ordinario»