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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3458 del 2 febbraio 2005
«Il giudice, secondo il principio del libero convincimento, nel valutare l'impedimento a comparire all'udienza addotto dall'imputato (articolo 420 ter del c.p.p.), ben può disattendere, senza neppure l'obbligo di disporre accertamenti fiscali e con...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1784 del 17 gennaio 2012
«La comparizione in giudizio dell'imputato già dichiarato contumace determina il venir meno della situazione di fatto che aveva dato luogo alla relativa declaratoria, sicché la contumacia viene a cessare indipendentemente dalla esistenza di un...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 24573 del 17 luglio 2006
«La mancata comparizione in udienza dell'imputato detenuto, che abbia rinunciato ad essere presente ed abbia quindi accettato il giudizio in sua assenza, non dà luogo a contumacia, ma ad una mera assenza, sicché non sussiste alcun obbligo di...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 702 del 14 gennaio 2004
«È illegittima, ancorché non abnorme, l'ordinanza con la quale il giudice dell'udienza preliminare, avvalendosi del disposto di cui all'art. 421 bis, comma 1, c.p.p., rinvii l'udienza onde dar modo al pubblico ministero di provvedere, ai sensi...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 19906 del 28 aprile 2004
«Qualora, essendo stato disposto il rinvio a giudizio dell'imputato dalla corte d'appello, in accoglimento di impugnazione proposta dal pubblico ministero avverso sentenza di non luogo a procedere pronunciata dal giudice per le indagini...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9213 del 22 ottobre 1996
«Il potere del giudice di dare in sentenza al fatto una definizione giuridica diversa da quella enunciata nell'imputazione, previsto dall'art. 521, comma primo, c.p.p., è esercitabile anche con la sentenza emessa a seguito di giudizio abbreviato,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1153 del 22 giugno 1995
«Il giudice dell'udienza preliminare, in virtù del dettato dell'art. 424 c.p.p., dà immediata lettura della sentenza di non luogo a procedere ovvero, se non sia possibile procedere alla redazione immediata dei motivi, provvede non oltre il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3422 del 23 gennaio 2003
«Il giudice dell'udienza preliminare, nell'assumere i provvedimenti conclusivi di cui all'art. 424 c.p.p., può conferire al fatto contestato una diversa qualificazione giuridica. Ne consegue che è abnorme, in quanto inutile e produttiva di duplice...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 45275 del 9 dicembre 2001
«Il decreto di rinvio a giudizio pronunciato dal giudice di appello, in caso di non conferma della sentenza di non luogo a procedere, non è abnorme anche se la motivazione sia esuberante e non strettamente funzionale alla vocatio in jus, potendosi...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 40442 del 29 novembre 2002
«Non è abnorme il provvedimento del giudice adottato in udienza preliminare che, in un procedimento con più imputati, con un unico atto terminativo, dichiari non luogo a procedere nei confronti di alcuni imputati e, sulla base delle richieste...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5049 del 31 gennaio 2013
«Ai fini della pronuncia della sentenza di non luogo a procedere, il G.u.p., quale parametro di valutazione, non deve utilizzare quello dell'innocenza dell'imputato, ma quello dell'impossibilità di sostenere l'accusa in giudizio, con la conseguenza...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1948 del 21 gennaio 2011
«Il Pubblico Ministero, che abbia formulato un'unica richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di molteplici imputati quali concorrenti o autori di reati connessi, non è legittimato ad impugnare la sentenza di non luogo a procedere nei confronti...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 46403 del 17 dicembre 2008
«La sentenza di non luogo a procedere è emessa quando si è in presenza di una situazione probatoria pacifica (esistenza della prova dell'innocenza o mancanza della prova della colpevolezza), quando il quadro probatorio è insufficiente o...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 35178 del 11 settembre 2008
«Il giudice dell'udienza preliminare, a fronte di elementi di prova favorevoli all'imputato che in dibattimento condurrebbero all'assoluzione, deve pronunciare sentenza di non luogo a procedere solo in forza di un giudizio prognostico di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5196 del 4 maggio 2000
«Contro la sentenza di non luogo a procedere pronunziata dal giudice dell'udienza preliminare, la persona offesa può proporre ricorso per cassazione solo nella ipotesi di nullità di cui al settimo comma dell'art. 419 c.p.p. Sotto altri profili...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 38579 del 10 ottobre 2008
«Il giudice può pronunciare sentenza di non luogo a procedere per difetto di imputabilità, a norma dell'art. 425 c.p.p., solo dopo aver accertato la configurabilità, in termini materiali e di colpevolezza, del reato attribuito all'imputato stesso....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1662 del 1 agosto 2000
«La sentenza di non luogo a procedere emessa all'esito della udienza preliminare, a norma dell'art. 425 c.p.p., anche dopo le modifiche recate dall'art. 24 della legge 16 dicembre 1999 n. 479, mantiene la sua natura «processuale», destinata...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10849 del 20 marzo 2012
«Il giudice dell'udienza preliminare ha il potere di pronunciare la sentenza di non luogo a procedere, ai sensi dell'art. 425, comma terzo, cod. proc. pen., quando l'insufficienza e la contraddittorietà degli elementi acquisiti rivestano...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4603 del 8 febbraio 2011
«È illegittima la declaratoria di estinzione del reato pronunciata in dipendenza dell'applicazione dell'art. 425, comma secondo, c.p.p. - per il quale "ai fini della pronuncia della sentenza di non luogo a procedere, il giudice tiene conto delle...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7587 del 25 febbraio 2010
«Ai fini dell’eventuale pronuncia di sentenza di non luogo a procedere, ai sensi dell’art. 425 c.p.p., il giudice deve valutare non tanto se l’imputato sia o meno da considerare innocente quanto se sussista o meno una situazione nella quale appaia...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 16908 del 3 maggio 2007
«L'annullamento della sentenza di non luogo a procedere per accoglimento del ricorso della parte civile deve essere disposto senza rinvio, non potendo comportare, in assenza del ricorso del pubblico ministero, né il rinvio al tribunale per un nuovo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5698 del 9 febbraio 2007
«La previsione della legittimazione della persona offesa costituita parte civile alla proposizione del ricorso per cassazione contro la sentenza di non luogo a procedere, per motivi ulteriori rispetto alla violazione del contraddittorio, deve...»
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Cassazione penale, Sez. VI, ordinanza n. 243 del 11 marzo 1999
«Nel caso in cui il pubblico ministero proponga ricorso per saltum avverso la sentenza di non luogo a procedere, ai sensi dell'art. 428 c.p.p., deducendo a sostegno del gravame oltre che il vizio di violazione di legge anche quello di motivazione,...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 25695 del 24 giugno 2008
«Il ricorso per cassazione della persona offesa costituita parte civile contro la sentenza di non luogo a procedere, emessa all'esito dell'udienza preliminare, è proposto, dopo le modifiche introdotte dalla L. n. 46 del 2006 all'art. 428 c.p.p.,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2863 del 13 giugno 1994
«Alla stregua dell'art. 428, comma 3, c.p.p. la persona offesa dal reato può impugnare la sentenza di non luogo a procedere emessa nell'udienza preliminare solo nei casi di nullità relativi alla notifica dell'avviso dell'udienza stessa. Contro la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1946 del 8 febbraio 1993
«Alla stregua dell'art. 428, terzo comma c.p.p., la persona offesa dal reato può impugnare la sentenza di non luogo a procedere emessa nell'udienza preliminare solo nei casi di nullità relativi alla notifica dell'avviso dell'udienza stessa. Contro...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1798 del 16 gennaio 2003
«Il termine di impugnazione delle sentenze di non luogo a procedere, pronunciate in grado d'appello (art. 428, commi 2 e 8, c.p.p.), è quello di quindici giorni stabilito dall'art. 585, comma 1, lett. a) c.p.p. per i provvedimenti emessi a seguito...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4693 del 28 aprile 1995
«Il termine per l'impugnazione della sentenza di non luogo a procedere prevista dall'art. 424 c.p.p. decorre, salva l'eventualità contemplata nel secondo comma di detto articolo (redazione e lettura integrale della sentenza all'atto della...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1173 del 4 maggio 1994
«L'impugnativa del pubblico ministero avverso la sentenza pronunziata dal giudice per le indagini preliminari — dichiarativa «di non luogo a procedere perché il fatto non sussiste» — devolve al giudizio della corte di appello competente il punto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1471 del 25 maggio 1994
«Nel caso di impugnazione proposta avverso sentenza di non luogo a procedere pronunciata dal giudice dell'udienza preliminare, il giudice di secondo grado che rilevi che il primo giudice si è pronunciato su un fatto corrispondente a quello...»