(massima n. 1)
Ai fini dell’eventuale pronuncia di sentenza di non luogo a procedere, ai sensi dell’art. 425 c.p.p., il giudice deve valutare non tanto se l’imputato sia o meno da considerare innocente quanto se sussista o meno una situazione nella quale appaia impossibile che la tesi accusatoria possa essere sottoposta con successo al vaglio dibattimentale; condizione, questa, che non può essere riconosciuta qualora, pur in presenza di elementi probatori insufficienti o contraddittori, possa ragionevolmente prevedersi che essi vengano chiariti in sede dibattimentale.