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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10578 del 3 giugno 2004
«In tema di partecipazione al riparto dell'attivo fallimentare dei creditori tardivi, l'art. 71 legge fall. — che prevede l'ammissione al passivo di chi, per effetto del positivo esperimento dell'azione revocatoria da parte del curatore, abbia...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11145 del 13 maggio 2009
«In tema di leasing traslativo, nel caso di fallimento del compratore, la dichiarazione del curatore di scioglimento dal contratto non ancora compiutamente eseguito, ai sensi del secondo comma dell'art. 72 legge fall., ha effetti "ex tunc", con la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4862 del 1 marzo 2010
«In tema di effetti del fallimento su preesistente rapporto di leasing, ai sensi dell'art. 72 quater della legge fall. (introdotto dall'art. 59 del d.l.vo n. 5 del 2006 e modificato dall'art. 4, ottavo comma, del d.l.vo n. 169 del 2007), il...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5309 del 18 gennaio 1997
«Poiché anche in relazione al «corpo del reato» vige l'obbligo, previsto dall'art. 262 c.p.p., della restituzione delle cose sequestrate a chi ne abbia diritto quando non è più necessario mantenerne il vincolo ai fini della prova, e poiché,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2409 del 26 settembre 1997
«È pienamente legittimo il nuovo provvedimento di sequestro probatorio emesso dal Pubblico Ministero ex art. 253 c.p.p. sui medesimi oggetti già sequestrati e restituiti all'indagato, allorquando l'annullamento del precedente provvedimento di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 251 del 14 marzo 1995
«In tema di sequestro probatorio, l'interessato a cui, se presente, deve essere consegnata la copia del decreto di sequestro, non è necessariamente anche il proprietario della cosa sottoposta a sequestro, bensì, come risulta dal successivo art. 257...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11272 del 28 ottobre 1995
«L'ordinanza collegiale che, per qualsiasi ragione, rimette la causa dinnanzi all'istruttore determina la riapertura della fase istruttoria nella quale, essendo restituiti al giudice istruttore tutti i poteri per l'ulteriore trattazione della causa...»
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Cassazione penale, Sez. II, ordinanza n. 1143 del 5 aprile 1995
«Poiché un atto compiuto da una parte processuale, che sia stato dichiarato illegittimo, non può produrre effetti sfavorevoli alla parte contro interessata, non è consentito il sequestro probatorio di copie di documenti delle quali sia stato...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16737 del 29 luglio 2011
«L'anticipazione in via provvisoria, ai fini esecutivi, degli effetti discendenti da statuizioni condannatorie contenute in sentenze costitutive, non è consentita, essendo necessario il passaggio in giudicato, soltanto nei casi in cui la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4060 del 25 febbraio 2005
«La sospensione della provvisoria esecuzione della sentenza di primo grado che il giudice d'appello, ai sensi dell'art. 283 c.p.c., nel testo novellato dalla legge n. 353 del 1990 può disporre in presenza di «gravi motivi» è rimessa ad una...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11143 del 26 ottobre 1995
«Le somme pagate in esecuzione della sentenza di primo grado provvisoriamente esecutiva, ai sensi del previgente art. 282 c.p.c., che, in conseguenza della riforma di detta sentenza da parte del giudice d'appello, debbono essere restituite...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4647 del 7 settembre 1985
«La declaratoria di difetto di giurisdizione, resa dal giudice d'appello, privando di ogni efficacia la sentenza di primo grado, ne elimina anche l'eventuale valore provvisoriamente esecutivo (nella specie, trattandosi di condanna al pagamento di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7436 del 10 agosto 1996
«Nel caso di intervento iussu iudicis ex art. 107 c.p.c., nell'ipotesi in cui avendo l'originario convenuto negato di essere titolare dell'obbligazione dedotta in giudizio ed abbia indicato un terzo come titolare di tale obbligazione, l'intervento...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3037 del 15 marzo 1995
«Il vizio della sentenza di primo grado correlato al mancato rispetto dell'art. 292 c.p.c., nel testo emendato dagli arresti integrativi della Corte costituzionale n. 250 del 28 novembre 1986 e n. 317 del 6 luglio 1989, — il quale prescrive che in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1171 del 15 febbraio 1996
«Quando la parte sia costituita in giudizio a mezzo di più procuratori autorizzati a difenderla anche disgiuntamente — il che si verifica quando manchi una espressa ed univoca volontà della parte che delimiti il potere dei difensori esigendone...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13139 del 6 dicembre 1991
«Qualora la morte del procuratore sia intervenuta, in fase di gravame, successivamente al ritiro del fascicolo di parte per l'intervenuta rimessione della causa al collegio, ed il giudice d'appello, anziché dichiarare l'interruzione del processo,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 45951 del 19 dicembre 2005
«Le disposizioni del codice di rito concernenti i termini per la proposizione dell'impugnazione operano anche con riferimento al ricorso per cassazione avverso gli atti abnormi e, in particolare, il termine di quindici giorni previsto dall'art. 585...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9444 del 27 febbraio 2013
«Qualora la conoscenza della sentenza di condanna si realizzi mediante la notifica dell'atto di carcerazione e questa avvenga durante il periodo feriale di sospensione dei termini processuali, i trenta giorni previsti per la presentazione della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1331 del 14 settembre 1998
«È inammissibile per carenza di interesse il ricorso per cassazione proposto dall'indagato avverso l'ordinanza del tribunale de libertate, emessa a seguito di richiesta di riesame di ordinanza di sequestro probatorio di documenti costituenti corpo...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4122 del 15 febbraio 1996
«In assenza di tempestiva impugnazione dell'ordinanza di inammissibilità di gravame per omessa presentazione dei motivi, non può costituire valida ragione di restituzione in termini l'asserita effettuazione di ricerche volta a reperire i detti...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8452 del 27 luglio 1994
«L'appello incidentale deve necessariamente trovare i suoi limiti nei punti e nei capi della sentenza investita dall'appello principale, con riferimento esclusivo ai quali anche l'appellante incidentale è legittimato a lamentare l'ingiustizia della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18962 del 16 settembre 2011
«In tema di ammissibilità di nuovi mezzi di prova in grado d'appello, deve escludersi che dal vigente regime processuale possa ricavarsi un onere della parte, sancito a pena di decadenza, di produrre nel giudizio di primo grado gli eventuali...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9623 del 22 aprile 2010
«La domanda di rivendicazione di somme già acquisite ad un fallimento deve essere proposta nelle forme previste dagli artt. 93 e segg. o 101 della legge fall., in quanto il relativo procedimento è l'unico idoneo ad assicurare il principio della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12823 del 3 settembre 2003
«I provvedimenti che, in sede di verificazione dei crediti, vengono adottati dal giudice delegato, quand'anche non abbiano formato oggetto di opposizione, non acquistano efficacia di cosa giudicata, ma spiegano solo effetti preclusivi nell'ambito...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2255 del 9 aprile 1984
«Quando la domanda di ammissione del credito al passivo fallimentare, con il riconoscimento della prelazione ipotecaria sugli immobili, venga accolta con formula generica, senza alcuna specifica indicazione dei beni oggetto della garanzia medesima,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6709 del 19 marzo 2009
«Allorché il curatore fallimentare abbia ricevuto un pagamento poi assoggettato ad azione revocatoria, ex art. 67 legge fall., esercitata con successo dal curatore del "solvens", a sua volta dichiarato fallito, la circostanza non vale a trasformare...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 36764 del 11 ottobre 2001
«In tema di esecuzione, quando la condanna sia stata inflitta per taluno dei delitti di cui all'art. 4 bis dell'ordinamento penitenziario, il divieto di sospensione previsto dall'art. 656, comma 9, lett. a), c.p.p. deve ritenersi operante anche se...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 104 del 3 gennaio 2013
«La prosecuzione degli arresti domiciliari, a seguito del passaggio in giudicato della condanna ed in costanza della sospensione dell'esecuzione ai sensi dell'art. 656, comma decimo, c.p.p., non preclude la misura alternativa dell'espulsione ex...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 25919 del 26 giugno 2001
«In tema di esecuzione di pene detentive, quando il condannato si trova agli arresti domiciliari per il fatto oggetto della condanna, deve essere applicato il decimo comma dell'art. 656 c.p.p. e, nel caso in cui il tribunale di sorveglianza abbia...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 14996 del 9 aprile 2001
«In tema di esecuzione di pena detentiva nei confronti di condannato che si trovi agli arresti domiciliari per il fatto oggetto della condanna da eseguire, l'art. 656, comma 10, c.p.p. (nel testo vigente anteriormente alle modifiche apportate dal...»