-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 661 del 16 gennaio 2015
«Il riferimento "alle questioni trattate" integra motivazione adeguata e ragionevole del provvedimento di compensazione delle spese del giudizio di appello, anche nella prospettiva più rigorosa introdotta dalla legge 28 dicembre 2005, n. 263. (In...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7624 del 15 aprile 2015
«Nel caso di sospensione del termine per proporre ricorso per cassazione, disposta, ai sensi dell'art. 398, quarto comma, cod. proc. civ., dal giudice davanti al quale è stata proposta domanda di revocazione, il ricorrente ha l'onere, a pena di...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8589 del 28 aprile 2015
«Il procedimento logico-giuridico diretto alla determinazione dell'inquadramento di un lavoratore subordinato si sviluppa in tre fasi successive, consistenti nell'accertamento in fatto delle attività lavorative in concreto svolte,...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10329 del 19 maggio 2016
«In tema di giudizio di cassazione, quando con il controricorso il litisconsorte si sia limitato ad aderire alla richiesta del ricorrente principale senza formulare una propria domanda di annullamento, totale o parziale della decisione sfavorevole,...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14190 del 12 luglio 2016
«Nel caso di assorbimento cd. improprio, ricorrente nel caso di rigetto di una domanda in base alla soluzione di una questione di carattere esaustivo che rende vano esaminare le altre, sul soccombente non grava l'onere di formulare sulla questione...»
-
Cassazione civile, Sez. VI-3, sentenza n. 16103 del 2 agosto 2016
«Il requisito dell'esposizione sommaria dei fatti, prescritto a pena d'inammissibilità del ricorso per cassazione, è funzionale alla completa e regolare instaurazione del contraddittorio ed è soddisfatto laddove il contenuto dell'atto consenta di...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17078 del 12 agosto 2016
«La proposizione di un ricorso per dichiarazione di fallimento al solo fine di ottenere il più rapidamente possibile il soddisfacimento di un credito giustifica la condanna del ricorrente per responsabilità processuale aggravata ai sensi dell'art....»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20637 del 13 ottobre 2016
«In virtù del principio di autosufficienza, il ricorso per cassazione con cui si deduca l'erronea applicazione del principio di non contestazione non può prescindere dalla trascrizione degli atti sulla cui base il giudice di merito ha ritenuto...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21075 del 19 ottobre 2016
«L'onere di contestazione in ordine ai fatti costitutivi del diritto si coordina con l'allegazione dei medesimi e, considerato che l'identificazione del tema decisionale dipende in pari misura dall'allegazione e dall'estensione delle relative...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21297 del 20 ottobre 2016
«In tema di ricorso per cassazione, il mancato rispetto del dovere di chiarezza e sinteticità espositiva degli atti processuali che, fissato dall'art. 3, comma 2, del c.p.a., esprime tuttavia un principio generale del diritto processuale, destinato...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21750 del 27 ottobre 2016
«L'art. 366, comma 1, n. 3, c.p.c., nel prescrivere che il ricorso per cassazione deve essere corredato dall'esposizione "sommaria" dei fatti di causa, implica che la stessa deve contenere il necessario e non il superfluo, sicché è inammissibile il...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 25407 del 12 dicembre 2016
«Viola il disposto dell’art. 369, comma 2, c.p.c., rendendo improcedibile il ricorso per cassazione, il deposito in cancelleria, ad opera del ricorrente, di copia autentica della sentenza impugnata mancante di una pagina, qualora quest'ultima...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 25513 del 13 dicembre 2016
«Il ricorso per cassazione proponibile, ex art. 348-ter, comma 3, c.p.c., avverso la sentenza di primo grado, entro sessanta giorni dalla comunicazione, o notificazione se anteriore, dell’ordinanza d’inammissibilità dell’appello resa ai sensi...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 26332 del 20 dicembre 2016
«Nel giudizio di cassazione non sono ammissibili scritti difensivi con la deduzione di nuove censure, depositati dal ricorrente in aggiunta a quelli di cui all’art. 378 c.p.c., avendo tali memorie, comunque denominate, solo la funzione di...»
-
Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 26395 del 20 dicembre 2016
«Nel rito del lavoro, il principio che esclude dal tema di indagine il fatto costitutivo della domanda per effetto della sua mancata contestazione, giusta l’art. 416, comma 3, c.p.c., incontra l’unica deroga nella possibilità che il giudice ne...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2962 del 16 febbraio 2016
«Nel giudizio di opposizione avverso ordinanza-ingiunzione di pagamento di somma di denaro, quale sanzione amministrativa per l'esercizio di attività in assenza delle previste autorizzazioni, laddove il ricorso si fondi sulla sussistenza delle...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9333 del 9 maggio 2016
«La questione relativa alla novità, o meno, di una domanda giudiziale è correlata all'individuazione del bene della vita in relazione al quale la tutela è richiesta, per cui non può esservi mutamento della domanda ove si sia in presenza di un...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10978 del 17 dicembre 1983
«Nel delitto di furto il dolo specifico, che si identifica nel fine di trarre profitto dall'impossessamento della cosa rubata, non è necessariamente rivolto alla realizzazione di un vantaggio economico, ben potendo dirigersi soltanto ad una...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4920 del 5 giugno 1986
«La figura di reato di cui al secondo comma dell'art. 659 c.p. (disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone) si completa nell'art. 66 T.U. leggi P.S., secondo cui l'esercizio di professioni o mestieri rumorosi deve essere sospeso nelle...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10155 del 10 luglio 1990
«Ai fini della sussistenza del reato di estorsione, di cui all'art. 629 c.p., costituisce minaccia qualsiasi prospettazione di un danno ingiusto rilevante, e tale non può non considerarsi il rendere difficoltoso o ritardare il recupero della...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 10367 del 16 luglio 1990
«In tema di furto la circostanza aggravante dell'esposizione alla pubblica fede, ricorrente nel furto di automobili, si estende in genere al furto di cose lasciate nelle automobili stesse.»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3242 del 3 ottobre 1991
«La liberazione condizionale e la riabilitazione sono istituti diversi che operano in tempi e con finalità diversi: la prima costituisce una delle cause di estinzione della pena; la seconda elimina gli effetti penali della condanna ed ha, perciò,...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5519 del 18 maggio 1991
«L'assicurazione a fare vendere le cose che saranno rubate integra una forma di istigazione a commettere il furto, che si differenzia dal favoreggiamento, in cui l'attività del complice è un fatto successivo alla consumazione del furto. (Nella...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11444 del 28 novembre 1992
«In tema di successione di leggi penali, i decreti-legge non convertiti si applicano, se più favorevoli, ai fatti commessi durante il loro vigore. Ne deriva che — in materia tributaria — devono ritenersi efficaci le «dichiarazioni integrative» a...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4789 del 28 aprile 1992
«La nullità di una decisione emessa sulla base degli artt. 599, quarto e quinto comma e 602 secondo comma del nuovo codice di procedura penale, dichiarati illegittimi dalla Corte costituzionale con sentenza 10 ottobre 1990, n. 435, non può essere...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1709 del 13 agosto 1993
«Il difetto di motivazione, a norma dell'art. 606 lett. e) c.p.p., è valutabile in cassazione solo se consista in una mancanza o in una manifesta illogicità della motivazione stessa, purché il vizio risulti dal testo del provvedimento impugnato, il...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7575 del 3 agosto 1993
«Allorché da una sola azione realizzata dal reo derivano diverse violazioni della legge penale, una delle quali risulta non essere punibile per la sussistenza di causa di giustificazione, non ne deriva necessariamente ed automaticamente la non...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3779 del 31 marzo 1994
«La previsione, nell'art. 4, ultimo comma, L. 23 dicembre 1978, n. 833, della fissazione, con decreto del presidente del Consiglio dei ministri, di limiti massimi di accettabilità, tra l'altro, delle «emissioni sonore negli ambienti di lavoro,...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4230 del 13 aprile 1994
«La condotta tipica del reato di invasione di terreni consiste nell'introduzione dall'esterno in un fondo altrui di cui non si abbia il possesso o la detenzione: la norma di cui all'art. 633 c.p. infatti non è posta a tutela di un diritto ma di una...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 5033 del 2 maggio 1994
«Qualora, nel corso di una perquisizione domiciliare, venga rinvenuta dalla polizia giudiziaria sostanza stupefacente e un quantitativo di questa sia trovato su indicazione di uno degli occupanti dell'immobile, chiamato poi a rispondere del reato...»