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Cassazione civile, sentenza n. 3071 del 26 ottobre 1962
«In materia di esecuzione extraterritoriale di atti istruttori relativi al processo interno, la possibilità di delega da parte dell'istruttore al console, ammessa dall'art. 204, comma 2 del codice di rito limitatamente alla ipotesi che la rogatoria...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1427 del 30 maggio 1963
«...creditori dell'esecutato, che, pur non essendo intervenuti nel processo esecutivo nel termine di cui all'art. 551 c.p.c. (udienza dinanzi al pretore in cui il terzo rende o dovrebbe rendere la dichiarazione), siano intervenuti tardivamente.»
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Cassazione civile, sentenza n. 1954 del 25 luglio 1967
«In relazione poi al singolo processo nel corso del quale l'interrogatorio formale sia richiesto, il giudice istruttore, nell'esercizio dei suoi poteri discrezionali, può rifiutarne l'ammissione per motivi di economia processuale anche quando esso...»
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Cassazione civile, sentenza n. 305 del 9 febbraio 1970
«Nell'ipotesi che il processo non sia stato riassunto nei confronti di tutti gli eredi di una parte defunta, il rinvio della causa al primo giudice deve intendersi all'intero procedimento e non soltanto alla domanda proposta dalla parte defunta...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1819 del 12 giugno 1971
«In ipotesi di non rispondenza al vero di verbali di udienza redatti nel processo, per falsità materiale o ideologica, il giudice civile ha il potere-dovere di farne rapporto al procuratore della repubblica, ai sensi dell'art. 3 c.p.p., e, qualora...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1353 del 4 maggio 1972
«Lo scomparso è parte principale nel giudizio promosso in sua rappresentanza dal curatore e conserva tale qualità anche se venga successivamente accertato che egli era deceduto ancor prima dell'instaurazione del processo. In tal caso, pertanto, il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1187 del 24 aprile 1974
«Le spese di custodia delle cose oggetto di sequestro giudiziario ed il compenso al custode rientrano fra quelle concernenti gli atti necessari del processo – che, a norma dell'art. 90 c.p.c., devono essere anticipate dalla parte a carico della...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1955 del 19 maggio 1975
«Il ricorso ai lavori preparatori, nel procedimento di interpretazione di una legge, è consentito in via meramente sussidiaria, al fine di trarre utili elementi per l'individuazione del significato precettivo di singole disposizioni normative e...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2654 del 7 luglio 1975
«La disposizione dell'art. 291 c.p.c., la quale dispone che, nel caso di nullità della notificazione della citazione, la rinnovazione di essa al convenuto impedisce ogni decadenza, non intacca il principio fondamentale del contraddittorio e non può...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 937 del 13 marzo 1975
«Ai lavori preparatori può riconoscersi valore unicamente sussidiario nell'interpretazione di una legge, giacché — se da essi possono trarsi elementi giovevoli ai fini dell'individuazione del significato precettivo di singole disposizioni normative...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1948 del 29 maggio 1976
«Avverso la sentenza che pronuncia sulla querela di falso, con l'intervento obbligatorio del pubblico ministero (art. 221, terzo comma, c.p.c.), il ricorso per cassazione deve essere notificato anche alla predetta parte necessaria del processo. La...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4680 del 18 ottobre 1978
«La tardività della chiamata in causa del terzo, per violazione dei termini fissati dall'art. 269 c.p.c., è rilevabile anche d'ufficio, atteso che l'indicata norma, diretta ad assicurare il contemporaneo instaurarsi del processo nei confronti di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 840 del 21 febbraio 1978
«Infatti, la necessità del litisconsorzio, per ragioni di natura processuale, rispetto ai chiamati in causa, costituisce fenomeno strettamente connesso e dipendente dall'esistenza e dallo svolgimento del processo, fenomeno che resta, perciò,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1066 del 14 febbraio 1980
«L'identificazione delle parti nel processo civile avviene in base alla vocatio in jus contenuta nell'atto introduttivo del giudizio, rispetto alla quale eventuali errori di denominazione, o successivi cambiamenti, non incidono sulla validità della...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2034 del 27 marzo 1980
«Nell'azione di accertamento tutte le parti del giudizio di primo grado sono litisconsorti necessari processuali nel processo d'appello: deve perciò essere cassata con rinvio la sentenza che abbia deciso l'impugnazione senza provvedere...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5167 del 8 settembre 1980
«...al processo, può essere disposta ad istanza di parte a norma dell'art. 210 c.p.c. (Nella specie il ricorrente sosteneva che il giudice avrebbe dovuto disporre d'ufficio l'acquisizione al processo della documentazione indicata dall'attore).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6331 del 4 dicembre 1980
«La mancata opposizione nel termine di cinque giorni, ex art. 617 c.p.c., avverso il precetto sottoscritto da persona priva del necessario potere di rappresentanza non comporta – ove non sia intervenuta ratifica da parte del dominus – che il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2326 del 17 aprile 1981
«Nel caso di morte o perdita della capacità di stare in giudizio della parte rimasta contumace, l'evento interruttivo del processo va considerato come non avvenuto, qualora non sia stato portato a conoscenza nei modi stabiliti dall'art. 300, quarto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4363 del 4 luglio 1981
«Poiché le questioni relative alla legittimazione processuale del soggetto che sia stato chiamato in giudizio come rappresentante di una persona giuridica attengono alla regolarità del contraddittorio e devono essere esaminate d'ufficio, in base...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1280 del 2 marzo 1982
«Il ricorso per regolamento di giurisdizione è inammissibile, quando venga proposto in relazione ad un processo di merito in cui si sia verificata una causa di estinzione (nella specie, estinzione per mancata riassunzione del processo interrotto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2069 del 3 aprile 1982
«...solo entro i cinque giorni dal pignoramento viziato, ma anche entro lo stesso termine decorrente dal compimento di uso qualsiasi dei menzionati atti susseguenti e può essere altresì rilevata di ufficio dal giudice nel corso del processo esecutivo.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3044 del 17 maggio 1982
«L'estinzione del processo, per rinuncia agli atti, ha carattere pregiudiziale rispetto ad ogni altra questione, con la conseguenza che il giudice, chiamato a provvedere in proposito, deve dichiarare tale estinzione sulla base del mero riscontro...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4527 del 11 agosto 1982
«Pertanto, deve escludersi l'esperibilità di detta impugnazione in base alla dichiarazione della falsità di un documento, che sia stata resa con sentenza penale di proscioglimento istruttorio, atteso che tale sentenza, ancorché irrevocabile per...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4726 del 26 agosto 1982
«Nel giudizio di risoluzione del contratto di locazione per morosità del conduttore la sentenza, con la quale l'adito tribunale, nella parte dispositiva, sospenda il processo fino alla decisione della causa pregiudiziale concernente l'adeguamento...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4030 del 11 giugno 1983
«Nel processo esecutivo, mancando il contraddittorio, non vi è la presenza di «parti» in contrapposizione dialettica tra loro, bensì di soggetti partecipanti al processo che sono non soltanto il creditore pignorante, i creditori intervenuti ed il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7458 del 17 dicembre 1983
«...e rigettare, in caso negativo, la domanda. In tal caso, peraltro, può solo profilarsi l'opportunità di far intervenire in primo grado, il terzo nel processo affinché, con economia di giudizi, la pronuncia possa valere anche nei suoi confronti.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1230 del 21 febbraio 1984
«La morte o la perdita della capacità della parte costituita, che sopravvengano nel corso di un grado di merito del processo, prima della chiusura della discussione, sono regolamentate esclusivamente dalle disposizioni dell'art. 300 c.p.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1524 del 5 marzo 1984
«...di giudice dell'esecuzione mobiliare, in quanto non è diretta a contestare il diritto del creditore di promuovere l'esecuzione, né la pignorabilità dei beni staggiti, ma si traduce nella denuncia di irregolarità di un atto del processo esecutivo.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2199 del 5 aprile 1984
«L'art. 320 c.c. richiede l'autorizzazione del giudice tutelare nei confronti del genitore solo per «promuovere» giudizi, nell'interesse del minore, relativi ad atti eccedenti l'ordinaria amministrazione, vale a dire per la proposizione iniziale di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2755 del 27 aprile 1985
«Nelle controversie soggette al nuovo rito del lavoro, il divieto per il convenuto, ai sensi dell'art. 416, secondo comma, c.p.c., di proporre nel corso del giudizio eccezioni (nella specie, di prescrizione) non sollevate con la memoria prevista da...»