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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 21817 del 5 dicembre 2012
«Quando l'ufficiale giudiziario attesti di non avere rinvenuto la società destinataria della notifica presso la sua sede legale, perché, secondo quanto appreso, questa aveva la sua sede effettiva altrove, e recatosi presso la sede effettiva, abbia...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2506 del 15 aprile 1985
«Al fine della validità della notificazione a una persona giuridica, che sia stata effettuata, come prescritto dall'art. 145, primo comma, c.p.c. (in relazione all'art. 46 c.c.), presso la sede legale o la sede effettiva, l'indagine sulla...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12460 del 7 luglio 2004
«Ne consegue che, nel caso di rifiuto motivato dall'assenza di poteri rappresentativi, non solo non opera la presunzione legale di avvenuta notifica di cui all'art. 138 c.p.c. ma non potrà procedersi alla notifica neppure ai sensi dell'art. 140...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2220 del 16 febbraio 2012
«La mancata proposizione dell'istanza di verificazione di una scrittura privata disconosciuta equivale, secondo la presunzione legale, ad una dichiarazione di non volersi avvalere della scrittura stessa come mezzo di prova, con la conseguenza che...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5291 del 12 giugno 1997
«A seguito della riforma del diritto di famiglia introdotta con legge n. 151 del 1975, la cosiddetta “presunzione muciana” di cui all'art. 70 L. fall., si rende inoperante sia con riguardo alle fattispecie governate dal regime di comunione legale...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5694 del 3 febbraio 1997
«Nel primo caso gli effetti della lettura sono del tutto identici a quelli che si verificano nei procedimenti ordinari e, pertanto, se la motivazione viene depositata entro il quindicesimo giorno, opera una presunzione legale di conoscenza del suo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 25548 del 20 ottobre 2008
«La forma di notificazione agevolata agli eredi della parte defunta prevista dall'art. 303, comma secondo, c.p.c. - che costituisce una rilevante deroga ai principi della esatta identificazione nominativa della parte citata in giudizio e del luogo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1995 del 7 aprile 1979
«La presunzione di appartenenza al debitore dei beni pignorati presso la sua abitazione o le pertinenze della medesima, di cui all'art. 513 c.p.c., ha natura legale, e, pertanto, non può essere vinta dal terzo opponente, che deduca la proprietà od...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3443 del 21 febbraio 2005
«Ne consegue l'onere, per la parte che eccepisce in giudizio la prescrizione, di specificare se intende avvalersi di quella presuntiva o di quella estintiva, mentre nell'ambito di quest'ultima non è necessario che la parte ne identifichi il tipo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12977 del 11 dicembre 1998
«Ne consegue che rimangono al di fuori della tutela legale quelle richieste che, per mero capriccio o irragionevole puntigliosità, sollecitano alla pubblica amministrazione un'attività superflua e non doverosa, la quale non è destinata a spiegare...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 925 del 25 gennaio 1991
«In tema di omessa dichiarazione dei redditi, l'accertamento induttivo sintetico operato sulla base del cosiddetto redditometro ha soltanto valore di presunzione semplice, non esistendo in diritto penale quella legale: essa pertanto costituisce un...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 403 del 12 gennaio 2001
«...sicché il concetto di eventus damni va, in tal caso, ravvisato nell'assoluta (e legale) presunzione di pregiudizio dei creditori conseguente all'atto di disposizione del patrimonio, vietato nell'anno anteriore alla dichiarazione di fallimento.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 24046 del 10 novembre 2006
«Nella revocatoria fallimentare di debiti liquidi ed esigibili, prevista dall'art. 67, secondo comma, del R.D. 16 marzo 1942, n. 267, l'eventus damni è in re ipsa e consiste nel fatto stesso della lesione della par condicio creditorum...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7028 del 28 marzo 2006
«Ai fini della revoca della vendita di propri beni effettuata dall'imprenditore, poi fallito entro un anno, ai sensi dell'art. 67, comma secondo, legge fall. (nel testo originario, applicabile ratione temporis), l'eventus damni è in re ipsa e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 25571 del 17 dicembre 2010
«Nella revocatoria fallimentare di debiti liquidi ed esigibili, prevista dall'art. 67, secondo comma, legge fall., l'"eventus damni" è "in re ipsa" e consiste nel fatto stesso della lesione della "par condicio creditorum", ricollegabile, per...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17189 del 14 novembre 2003
«Nella revocatoria fallimentare avente ad oggetto gli atti a titolo oneroso compiuti entro l'anno anteriore alla dichiarazione di fallimento ex art. 67, secondo comma, l. fall. (nella specie, una compravendita), il danno è configurato diversamente...»
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Cassazione civile, Sez. VI-5, ordinanza n. 4241 del 3 marzo 2016
«La presunzione semplice e la presunzione legale "iuris tantum" si distinguono unicamente in ordine al modo di insorgenza, perché mentre il fatto sul quale si fonda la prima dev'essere provato in giudizio ed il relativo onere grava su colui che...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 12453 del 17 maggio 2017
«La competenza del giudice tutelare nei confronti del condannato in stato d'interdizione legale - da individuare al momento del passaggio in giudicato della sentenza di condanna e destinato a non subire mutamenti in coincidenza di trasferimenti...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 5335 del 2 marzo 2017
«In caso di edificio costruito da più soggetti su suolo comune, il condominio insorge al momento in cui avviene l'assegnazione in proprietà esclusiva dei singoli appartamenti; per effetto di tale assegnazione si origina, altresì, la presunzione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2529 del 31 gennaio 2017
«In tema di conflitto di interessi, la predeterminazione del contenuto del contratto e la specifica autorizzazione del rappresentato sono elementi richiesti unicamente dall’art. 1395 c.c. per la validità del contratto che il rappresentante conclude...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1203 del 18 gennaio 2017
«L’eccezione di prescrizione presuntiva e quella di prescrizione estintiva non sono reciprocamente fungibili, né rappresentano espressione di un'attività difensiva sostanzialmente unitaria, configurando, la prima, una difesa fondata su una mera...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3108 del 24 ottobre 1995
«...la normativa ha cioè preso in considerazione non solo la conoscenza legale della misura, procurabile tramite i mezzi formali previsti, ma ogni diverso strumento volto a procurare la conoscenza di fatto degli effetti prodotti dal sequestro.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 433 del 19 aprile 1997
«...che, con la previsione di un più ampio limite temporale per la loro fruizione, il legislatore abbia posto una presunzione legale di pericolosità sociale riferita ai condannati per uno dei gravi delitti previsti dal primo comma dell'art. 4 bis.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5751 del 16 febbraio 1999
«In tema di riabilitazione, l'esito positivo del c.d. periodo legale di prova ex art. 178 e 179 c.p. non comporta, di per sé, la concessione del beneficio in quanto il ravvedimento, che deve essere processualmente certo e storicamente costante, non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3739 del 15 febbraio 2018
«In tema di condominio degli edifici, la presunzione legale di comunione di talune parti, stabilita dall'art. 1117 c.c., trova applicazione anche nel caso di cortile esistente tra più edifici limitrofi ma strutturalmente autonomi appartenenti a...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 24933 del 20 ottobre 2017
«Nell'ipotesi in cui il portiere di un condominio riceva la notifica della copia di un atto qualificandosi come "incaricato al ritiro", senza alcun riferimento alle funzioni connesse all'incarico afferente al portierato, ricorre la presunzione...»
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Cassazione civile, Sez. VI-5, ordinanza n. 13954 del 5 giugno 2017
«Ai fini della regolarità della notificazione di atti ad una persona giuridica, ex art. 145 c.p.c., qualora dalla relazione dell'ufficiale giudiziario o postale risulti, nella sede legale o effettiva, la presenza di una persona all’interno dei...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3912 del 8 settembre 1977
«Non è sufficiente a vincere la presunzione legale di residenza cui danno luogo le risultanze dei registri anagrafici la prova che il domicilio è in luogo diverso da quello della residenza anagrafica, giacché il codice civile (art. 44 comma...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1834 del 30 marzo 1979
«...alla società nella sede effettiva, attesa la sua equiparazione a quella legale. (Nella specie l'atto era stato consegnato ad un dipendente della società, addetto alla sala macchine, il quale si trovava provvisoriamente negli uffici della società).»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5267 del 18 ottobre 1984
«Per le notificazioni eseguite in forma diversa da quella della consegna a mani proprie dell'intimato nella sua residenza, dimora o domicilio, ex art. 139 c.p.c., vale il principio della cognizione legale che si basa sulla presunzione — intesa nel...»