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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4384 del 8 aprile 1999
«In tema di dichiarazioni difensive dell'imputato, poiché esse sono rimesse al potere discrezionale dello stesso, e poiché egli, in quanto titolare dello ius dicendi et postulandi, può articolare come meglio crede la sua difesa (sottoponendosi o...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 951 del 16 novembre 1994
«...689. L'art. 12 citato, però, disponendo che il giudice procede alla liquidazione tenuto conto delle tariffe vigenti e degli usi locali, non ancora sic et sempliciter il compenso alle stesse ma lascia un certo margine di potere discrezionale. Il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1824 del 20 luglio 1992
«Infatti, l'obbligo di motivare il differimento dell'interrogatorio non è funzionale all'attribuzione di una legittimazione al gravame, ma si collega esclusivamente all'esigenza di predisporre un regime di controllo «interno», al fine di verificare...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 40538 del 20 ottobre 2009
«...non appena riscontrata la corrispondenza di un fatto di cui abbia avuto notizia ad una fattispecie di reato, è tenuto a provvedere alla iscrizione della "notitia criminis" senza che possa configurarsi un suo potere discrezionale al riguardo.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3286 del 21 ottobre 1998
«Ciò in quanto la disciplina degli effetti della regressione del processo per motivi procedurali sulla durata della custodia cautelare implica delle scelte tra diverse soluzioni, nessuna delle quali è costituzionalmente imposta, rientrando...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6226 del 13 marzo 2013
«L'ordine di pubblicazione del dispositivo della sentenza che accerti atti di concorrenza sleale e le modalità in cui esso deve essere eseguito costituiscono esercizio di un potere discrezionale ed insindacabile del giudice del merito, che...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 9108 del 6 giugno 2012
«Le presunzioni semplici costituiscono una prova completa alla quale il giudice di merito può attribuire rilevanza anche in via esclusiva ai fini della formazione del proprio convincimento, nell'esercizio del potere discrezionale, istituzionalmente...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 29951 del 9 luglio 2004
«È legittimo il sequestro preventivo, funzionale alla confisca facoltativa, di beni provento di attività illecita e appartenenti ad un'impresa dichiarata fallita, nei cui confronti sia instaurata la relativa procedura concorsuale, a condizione che...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3334 del 11 dicembre 1996
«Tale ulteriore connotazione, in quanto attinente al grado di pericolosità della cosa, sarà valutata dal giudice del merito nel momento in cui, pronunciata la condanna, dovrà decidere se esercitare o meno il potere discrezionale di disporre la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4651 del 23 maggio 1990
«L'ordine di cancellazione di frasi sconvenienti ed offensive connesso alla esigenza di assicurare il decoro del procedimento e la serenità del giudizio è affidato al potere discrezionale del giudice, esercitabile anche d'ufficio, ed è...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1591 del 21 aprile 1994
«...non sono sufficienti meri argomenti preventivi o induttivi, non suffragati da alcun elemento oggettivo, vertendosi nell'ambito della perentorietà e tassatività dei termini di impugnativa, sottratta a qualsiasi potere discrezionale del giudice.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11615 del 13 novembre 2000
«Le particolari cautele dettate dall'art. 498, comma quarto, c.p.p., per l'esame testimoniale del minorenne - la cui adozione è rimessa al potere discrezionale del giudice del dibattimento - non si applicano in sede di sommarie dichiarazioni rese...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 31728 del 21 luglio 2004
«L'assoluzione perché il fatto non costituisce reato, quando si tratti di reato perseguibile a querela, non comporta a carico del querelante l'onere della rifusione delle spese sostenute dall'imputato; la possibile compensazione è rimessa al potere...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4124 del 5 ottobre 1998
«...rapporto negoziale che legittima la sentenza di patteggiamento, soltanto se faccia parte integrante dell'accordo o se la questione relativa sia devoluta, esplicitamente e specificamente, da entrambe le parti al potere discrezionale del giudice.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4121 del 5 ottobre 1998
«La sospensione condizionale della pena può essere concessa, infatti, soltanto se faccia parte integrante dell'accordo o se la questione relativa sia devoluta, esplicitamente e specificamente, da entrambe le parti al potere discrezionale del...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2531 del 6 marzo 1996
«...può oscillare, salvo ipotesi di recidiva, da quindici giorni a tre mesi, il giudice, ove non stabilisca tale durata nel minimo o in misura assai vicina a questo, deve congruamente motivare l'esercizio del suo potere discrezionale sul punto.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10461 del 1 settembre 1999
«Conseguentemente, il giudice che, viceversa, in primo o in secondo grado, non accolga la richiesta di patteggiamento, cui il P.M. non aveva prestato consenso, esercita correttamente il suo potere discrezionale, solo se infligge una pena superiore...»
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Cassazione penale, Sez. VI, ordinanza n. 1147 del 3 maggio 2000
«L'art. 459, comma 3, c.p.p., infatti, nel consentire al giudice di non accogliere la richiesta del pubblico ministero e di restituirgli gli atti, non delimita in alcun modo il relativo potere discrezionale, che deve quindi riconoscersi in tutta la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1192 del 22 marzo 1996
«A legittimare l'esercizio del potere discrezionale del giudice di sospendere i termini massimi di durata della custodia cautelare (art. 304, comma 2, c.p.p.) non è sufficiente il richiamo ad una generica complessità del dibattimento che possa...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 31074 del 9 agosto 2001
«In tema di bancarotta, l'imputato che, ai sensi dell'art. 479 c.p.p., richiede la sospensione del dibattimento, in attesa della definizione del processo instaurato contro la dichiarazione di fallimento, è tenuto — allo scopo di consentire al...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8607 del 5 marzo 2012
«In tema di bancarotta semplice, l'imputato che, ai sensi dell'art. 479 c.p.p., richieda la sospensione del dibattimento, in attesa della definizione del processo instaurato contro la dichiarazione di fallimento, è tenuto - allo scopo di consentire...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9788 del 13 settembre 1994
«L'art. 495, comma 2, c.p.p., sancisce il diritto dell'imputato all'ammissione delle prove da lui dedotte «a discarico» sui fatti costituenti oggetto della prova «a carico»; il diritto alla controprova, tuttavia, non può avere ad oggetto...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1048 del 14 gennaio 2003
«In questi casi il potere discrezionale del presidente di intervenire nell'esame del teste al fine di assicurare la pertinenza delle domande, la genuinità delle risposte, la lealtà dell'esame, la correttezza delle contestazioni (art. 499, comma 6,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2542 del 17 marzo 1997
«Pertanto, il mancato adempimento dell'onere di formulare la richiesta dei mezzi di prova nei modi e nei termini di legge non comporta l'impossibilità assoluta della loro assunzione, ma fa sì che la parte sia esposta alla decisione discrezionale...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9104 del 4 agosto 1998
«Il potere del giudice di disporre d'ufficio nuove prove a norma dell'art. 507 c.p.p. non incontra limitazioni di sorta derivanti dal comportamento delle parti: in ordine all'esercizio di tale potere discrezionale, diretto allo scopo fondamentale...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9344 del 31 agosto 1994
«In tema di pagamento delle spese processuali in favore della parte civile costituita la decisione del giudice di merito di compensare totalmente le medesime, essendo l'espressione di un potere discrezionale attribuito dalla legge, è incensurabile...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3772 del 31 marzo 1994
«Ai fini dell'assolvimento dell'obbligo della motivazione in ordine al diniego della concessione delle attenuanti generiche, il giudice non è tenuto a prendere in considerazione tutti gli elementi prospettati dall'imputato, essendo sufficiente che...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9141 del 11 settembre 1991
«...sono sufficienti a far ritenere che il giudice abbia tenuto presente, sia pure globalmente, i criteri dettati dall'art. 133 c.p. per il corretto esercizio del potere discrezionale conferitogli dalla norma in ordine al quantum della pena.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1456 del 4 luglio 1992
«Il pubblico ministero, a differenza della polizia giudiziaria, è investito, ai sensi dell'art. 566 comma quarto c.p.p., del potere discrezionale di stabilire l'opportunità o meno del giudizio direttissimo, in alternativa al rito ordinario.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3876 del 25 luglio 1996
«...la piena equivalenza o assimilabilità dell'istituto straniero a quello nazionale, sottraendo, così, al giudice nazionale ogni potere di apprezzamento discrezionale. (Fattispecie relativa a liberazione condizionale concessa dall'autorità elvetica)»