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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 43451 del 3 dicembre 2001
«In tema di diffamazione col mezzo della stampa, sussiste la scriminante del diritto di cronaca nell'ipotesi in cui il curatore di un libro antologico, allo scopo di rendere e descrivere fedelmente il contesto socio-culturale cui gli autori dei...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7830 del 16 giugno 1999
«...patrimonio, e non è configurabile nei reati in materia di sostanze stupefacenti. Tali reati, infatti, risultano lesivi dei valori costituzionali attinenti alla salute pubblica, alla sicurezza e all'ordine pubblico, nonché alla salvaguardia...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 37383 del 17 ottobre 2011
«Integra il reato di diffamazione la condotta lesiva dell'identità personale, intesa come distorsione, alterazione, travisamento od offuscamento del patrimonio intellettuale, politico, religioso, sociale, ideologico o professionale dell'individuo o...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3247 del 24 marzo 1995
«In tema di diffamazione, la reputazione non si identifica con la considerazione che ciascuno ha di sè o con il semplice amor proprio, ma con il senso della dignità personale in conformità all'opinione del gruppo sociale, secondo il particolare...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 849 del 1 febbraio 1993
«Deve ravvisarsi l'illecito civile per lesione del diritto alla identità personale quando vi sia distorsione della effettiva identità personale o alterazione, travisamento, offuscamento, contestazione del patrimonio intellettuale, politico,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1706 del 16 gennaio 2014
«...propria condotta di sostegno a quella dell'"intraneus", con la consapevolezza che essa determina un depauperamento del patrimonio sociale ai danni del creditore, non essendo, invece, richiesta la specifica conoscenza del dissesto della società.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 33268 del 28 luglio 2015
«...sua volontà, in quanto, laddove si verifichi il fallimento, ai fini della configurabilità del dolo, è sufficiente la consapevole volontà di dare al patrimonio sociale una destinazione diversa da quella di garanzia delle obbligazioni contratte.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 38529 del 2 ottobre 2009
«...del rendiconto, in quanto la prescrizione dell'art. 2262 cod. civ., non solo ammette patto contrario tra i soci, ma mira a garantire la parità di trattamento dei soci e non l'integrità del patrimonio sociale posto a garanzia dei creditori.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 24051 del 9 giugno 2014
«...non costituiscono distrazione o dissipazione di attività - né si risolvono in un pregiudizio per le verifiche concernenti il patrimonio sociale da operarsi tramite le scritture contabili - ma che devono porsi in nesso eziologico con il fallimento.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 27918 del 7 luglio 2009
«...di capitale, su conto corrente intestato alla società, considerato che, in tal caso, il patrimonio sociale non risulta impoverito non avendo il versamento di detto assegno incrementato la dotazione liquida del patrimonio della beneficiaria.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 16579 del 29 aprile 2010
«...della propria condotta di apporto a quella dell'intraneus, con la consapevolezza che essa determina un depauperamento del patrimonio sociale ai danni del creditore, non essendo, invece, richiesta la specifica conoscenza del dissesto della società.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9807 del 22 marzo 2006
«In tema di bancarotta fraudolenta, la fraudolenza, intesa come connotato interno alla distrazione, implica, dal punto di vista soggettivo, che la condotta di colui che pone in essere o concorre nell'attività distrattiva sia assistita dalla...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7555 del 2 marzo 2006
«In tema di bancarotta fraudolenta, è necessario che la condotta distrattiva idonea a determinare uno squilibrio tra attività e passività — e cioè un pericolo per le ragioni creditorie — risulti assistita dalla consapevolezza di dare al patrimonio...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 17925 del 12 settembre 2016
«...c.c.), l'unica particolarità della peculiare struttura collettiva "de qua" consistendo nel fatto che le operazioni sono compiute da chi agisce non già in nome della compagine sociale (vale a dire del gruppo complessivo dei soci) ma in nome proprio»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21066 del 19 ottobre 2016
«In tema di società di persone, non sussiste la responsabilità illimitata del socio, nei confronti degli altri soci, per le obbligazioni contratte dalla società verso i soci stessi per un titolo estraneo al contratto sociale, sicché l'estensione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17691 del 7 settembre 2016
«Nelle società in accomandita semplice, il socio accomandante può far valere il suo interesse al potenziamento ed alla conservazione del patrimonio sociale esclusivamente con strumenti interni, quali l'azione di responsabilità contro il socio...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 279 del 10 gennaio 2017
«Il "beneficium excussionis" concesso ai soci illimitatamente responsabili di una società di persone, in base al quale il creditore sociale non può pretendere il pagamento da uno di essi se non dopo l'escussione del patrimonio sociale, opera...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 16553 del 29 aprile 2010
«L'elemento oggettivo del delitto di cui all'art. 419 c.p. (devastazione e saccheggio) consiste, nell'ipotesi della commissione di fatti di devastazione, in qualsiasi azione, con qualsivoglia modalità posta in essere, produttiva di rovina,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 29139 del 5 dicembre 2017
«L'art. 2497, comma 3, c.c. non prevede una condizione di procedibilità dell'azione di responsabilità - promossa dal socio o dal creditore sociale nei confronti della società che esercita l’attività di direzione e coordinamento - consistente nella...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 37932 del 28 luglio 2017
«Ai fini della configurabilità del reato di infedeltà patrimoniale ex art. 2634 cod. civ., può assumere rilievo anche l'inerzia dell'amministratore, quando sia tale da determinare la compromissione dell'integrità del patrimonio sociale....»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 49489 del 27 ottobre 2017
«Integra il reato di appropriazione indebita, ai sensi dell'art. 40, comma secondo, cod. pen., la condotta dell'amministratore di società di capitali che non abbia impedito la distrazione di somme del patrimonio sociale a favore di terzi che non...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 15093 del 22 novembre 2000
«... In tal caso il «costo di acquisizione» del patrimonio sociale dell'incorporata deve essere necessariamente riferito all'acquisto delle sue partecipazioni effettuato preventivamente dalla società incorporante. Il riferimento è possibile in...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 25378 del 12 ottobre 2018
«Il beneficio d'escussione previsto dall'art. 2304 c.c. ha efficacia limitatamente alla fase esecutiva, nel senso che il creditore sociale non può procedere coattivamente a carico del socio se non dopo avere agito infruttuosamente sui beni della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21662 del 5 settembre 2018
«Nell'azione di responsabilità nei confronti degli amministratori e dei sindaci di una società di capitali, spettante, ai sensi degli artt. 2394 e 2407 c.c., ai creditori sociali, l'insufficienza del patrimonio sociale al soddisfacimento dei...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 17493 del 4 luglio 2018
«In tema di azione individuale del socio di s.r.l., avente per oggetto l'esercizio dell'azione sociale di responsabilità contro gli amministratori, sussiste litisconsorzio necessario con la società medesima in quanto l'autonoma iniziativa del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1916 del 4 aprile 1981
«Ne consegue che in siffatta ipotesi non si verifica confusione del patrimonio sociale con quello di detto socio e che i creditori sociali hanno diritto ad essere soddisfatti sui beni compresi nell'asse ereditario del medesimo costituenti il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2471 del 27 marzo 1990
«Qualora il giudizio di appello si sia svolto nei confronti di una determinata società di persone ma il ricorso per cassazione sia stato proposto da una società di capitali ancorché avente la stessa denominazione sociale, è necessario, ove la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15398 del 19 giugno 2013
«In tema di società per azioni, il divieto di assistenza finanziaria per l'acquisto di azioni proprie stabilito dall'art. 2358 c.c., in quanto diretto alla tutela dell'effettività del patrimonio sociale, ha carattere assoluto e va inteso in senso...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 20702 del 10 settembre 2013
«Per l'esperibilità da parte del creditore sociale, ai sensi dell'art. 2362 c.c. - nel testo, applicabile "ratione temporis", anteriore alla riforma del diritto societario - dell'azione di adempimento delle obbligazioni sorte nel periodo in cui...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 24268 del 28 ottobre 2013
«Il contratto collettivo, senza predeterminazione di un termine di efficacia, non può vincolare per sempre tutte le parti contraenti, perché finirebbe in tal caso per vanificarsi la causa e la funzione sociale della contrattazione collettiva, la...»