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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2756 del 5 febbraio 2008
«Il decreto emesso dalla Corte d'appello, in sede di reclamo, avverso il decreto del tribunale per i minorenni che ha disposto l'affido di un figlio minore ai servizi sociali, non è impugnabile col ricorso ordinario per cassazione ai sensi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4616 del 22 marzo 2012
«In tema di amministrazione della cosa comune, il decreto emesso ai sensi dell'art. 1105, quarto comma, c.c. ha natura di provvedimento di volontaria giurisdizione, che, essendo suscettibile di revoca e modifica ex art. 742 c.p.c., è privo del...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 12965 del 20 marzo 2003
«...i premi dagli assicurati e di versarli alla società preponente secondo modalità e termini definiti, profittando della disponibilità delle somme nel conto corrente, se ne era appropriato, come emergeva anche da una serie di omissioni contabili).»
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Cassazione penale, Sez. Feriale, sentenza n. 32321 del 8 agosto 2007
«L'esercizio del diritto di libera espressione del pensiero, per spiegare la propria funzione scriminante in relazione al reato di molestia o disturbo delle persone, deve essere esercitato entro limiti ben definiti e non esclude la contravvenzione...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4006 del 29 aprile 1997
«La partecipazione non può ritenersi avvenuta, quando si è esaurita definitivamente prima della sorpresa da parte della polizia, anche se il soggetto è presente sul luogo ed ha con sè cose od altri oggetti, che denunciano la sua pregressa...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13690 del 7 dicembre 1999
«Anche nel caso di domande formulate in termini alternativi nei confronti di due diversi soggetti, va affermata la carenza di interesse all'impugnazione - nel caso, al ricorso per cassazione - ove sussista una situazione di indifferenza dell'attore...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1576 del 14 febbraio 1995
«Tuttavia, nel caso in cui, deceduto nel corso del giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo il convenuto-opposto, si costituiscano volontariamente in prosecuzione soggetti che dichiarino di essere, nella loro qualità di congiunti del de cuius,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22476 del 29 novembre 2004
«...pronuncia su detta domanda, il decreto è impugnabile con ricorso per cassazione ai sensi dell'art. 111, Cost., in quanto il provvedimento, nella parte in cui regola le spese, ha natura di pronuncia definitiva e decisoria su un diritto soggettivo.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19858 del 20 settembre 2010
«...ai sensi dell'art. 111 Cost., essendo preclusa al giudice delegato e al tribunale, in sede di esecuzione, di interpretare una decisione definitiva di carattere giurisdizionale, qual è la sentenza di omologazione del concordato fallimentare.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15061 del 15 luglio 2005
«...della proposta di concordato che prevedeva detta facoltà, è impugnabile con ricorso per cassazione, ex art. 111 Cost., trattandosi di provvedimento che incide su di un diritto soggettivo, avente i caratteri della definitività e decisorietà.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5905 del 24 marzo 2004
«...alla liquidazione del compenso al difensore, per l'assistenza prestata alla curatela fallimentare in una causa ancora pendente, è ricorribile in cassazione, ai sensi dell'art. 111 Cost., siccome definitivo ed incidente su diritto soggettivo.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9064 del 21 giugno 2002
«...soggettivi o status) e della definitività (ossia della stabile incidenza di quei provvedimenti sui predetti diritti soggettivi e della insuscettività dei medesimi di essere revocati, modificati o assoggettabili ad altri rimedi giurisdizionali).»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3664 del 14 marzo 2001
«È inammissibile il ricorso per cassazione proposto, ex art. 111 Cost., nei confronti del decreto con il quale il tribunale respinga la richiesta del fallito di ottenere il sussidio alimentare di cui all'art. 47 legge fall., trattandosi di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10095 del 19 novembre 1996
«È affetto da nullità assoluta, rilevabile anche d'ufficio in ogni stato e grado del giudizio, il provvedimento collegiale che, pur avendo carattere sostanziale di sentenza, sia stato emesso nella forma del decreto (nella specie, ordinanza di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7532 del 12 aprile 2005
«...del quale questi emana le direttive al curatore per l'ulteriore prosieguo della procedura e, perciò, dà luogo ad un atto privo dei caratteri di definitività e di decisorietà, inidoneo ad incidere sui diritti soggettivi del promissario acquirente.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18916 del 31 agosto 2010
«Tali provvedimenti, pertanto, non possono pregiudicare la futura e definitiva decisione sul compenso dovuto (dopo la presentazione del rendiconto) cui corrisponde un diritto soggettivo del curatore, ragione per cui oltre a non essere ricorribili...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7564 del 14 agosto 1996
«È inammissibile il ricorso per cassazione proposto, ex art. 111 Cost., nei confronti del decreto con il quale il tribunale respinge la richiesta del fallito di recarsi all'estero per motivi di lavoro (art. 49 legge fall.) e, in subordine, di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2314 del 21 aprile 1997
«In materia di limiti dell'effetto devolutivo dell'appello, che vanno definiti con riferimento ai contenuti oggettivi dei motivi e non alla sola volontà dell'appellante, l'interpretazione del giudice può supplire all'eventuale insufficienza delle...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1577 del 1 marzo 1990
«Nel caso di cumulo di domande fra gli stessi soggetti, la sentenza, che decida una o più di dette domande, con prosecuzione del procedimento per le altre, ha natura non definitiva, e come tale può essere oggetto di riserva d'impugnazione differita...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1497 del 20 maggio 1996
«...parte del terzo è correlato all'assenza di un titolo definitivamente acquisito in buona fede da quest'ultimo sui beni stessi, che gli consenta di evitare le conseguenze della misura di sicurezza patrimoniale prevista dall'art. 240, comma 1, c.p.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4024 del 21 febbraio 2007
«L'ordinanza, emessa ai sensi dell'art. 283 c.p.c., con la quale venga accolta l'istanza di sospensione dell'efficacia della sentenza di primo grado, ha carattere provvisorio e cautelare e, pertanto, non pregiudica in nessun caso la decisione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2433 del 2 febbraio 2011
«Per il disposto degli artt. 299 e 300, secondo comma, c.p.c. la morte della parte (avvenuta tra l'emissione della sentenza non definitiva e l'udienza di prosecuzione del giudizio) non determina l'interruzione del processo ove gli unici eredi...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1282 del 6 maggio 1999
«...capitali, nominato nel procedimento di prevenzione a seguito di sequestro dei beni previsto dalla legislazione antimafia, in quanto trattasi di provvedimento che risolve con carattere di definitività una controversia relativa a diritto soggettivo.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 992 del 16 luglio 1998
«.... A tale conclusione deve giungersi in quanto trattasi di provvedimento che risolve con carattere di definitività una controversia relativa a diritto soggettivo. In tal caso il termine per proporre il ricorso è quello di quindici giorni ai...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3787 del 15 febbraio 2008
«In tema di diritto di prelazione da parte dell'imprenditore il quale, a titolo di affitto, ha assunto dal curatore la gestione, anche parziale, di aziende appartenenti ad imprese assoggettate a procedure fallimentari e, ai sensi dell'art. 3, comma...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 122 del 12 gennaio 1990
«...probabilmente incapace di fermo e grave proposito, ancorché capace di concepirlo e, in definitiva, di soggetto non sicuramente in grado di gestire nel tempo, e con tenace determinazione, risoluzione criminosa di rilevante portata).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 853 del 27 gennaio 1996
«...ad un aspetto della condotta che, pur non essendo necessario il fine di arrecare inutili sofferenze, esige specifica coscienza e volontarietà, senza di che verrebbe in definitiva a configurarsi una inammissibile forma di responsabilità oggettiva.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7868 del 9 giugno 2000
«Il provvedimento di prima delibazione della proposta di concordato (di competenza del giudice delegato, secondo la previsione procedimentale dell'art. 124 l. fall.) manca dei requisiti della definitività (non essendo preclusa la riproposizione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6469 del 2 luglio 1998
«Il subingresso di un soggetto ad un altro nella titolarità di un credito concorsuale già ammesso al passivo in seno ad una procedura fallimentare non dispensa il nuovo creditore dall'onere di presentare domanda di insinuazione ex art. 101 L....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3921 del 18 febbraio 2009
«E inammissibile il ricorso per cassazione proposto ex art. 111 Cost. avverso il decreto del tribunale fallimentare che, in sede di esecuzione del concordato fallimentare, si sia pronunciato su di una questione attinente alla misura di un credito...»