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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10733 del 21 settembre 1999
«In tal caso, infatti, l'appropriazione temporanea deve essere considerata come un antefatto non punibile, destinato ad essere assorbito nella più complessa condotta unitaria, finalisticamente individuata dallo scopo unico, che animava ab initio la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 705 del 19 gennaio 2000
«Non integra gli estremi del reato di turbata libertà degli incanti la condotta di chi, concorrendo a un gara (nella specie, per una vendita fallimentare), proponga ad altro concorrente di riconoscergli il rimborso delle spese sostenute per la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 31432 del 16 luglio 2004
«È punibile ai sensi dell'art. 348 c.p. colui che eserciti la professione di consulente del lavoro senza essere iscritto ad alcuno degli albi professionali elencati nell'art. 1 della legge n. 12 del 1979. (La Corte ha, altresì, osservato che il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11326 del 10 novembre 1994
«La condotta materiale punibile, ai sensi dell'art. 356 c.p., consiste in una qualunque inesecuzione, imperfezione, inadempienza posta in essere dolosamente dal reo nella pubblica fornitura; il reato si consuma, per quanto riguarda la prestazione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 26583 del 2 luglio 2008
«Non è punibile per il reato di cui all'art. 371 bis c.p. la persona informata sui fatti che, dopo essersi accusata di un reato concorsuale, rifiuti di dichiarare al pubblico ministero i nominativi dei correi»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 26994 del 20 giugno 2003
«...punibile indipendentemente dalla proposizione di querela per i fatti attribuiti al calunniato, la falsa accusa, rivolta ad un notaio, d'avere autenticato una sottoscrizione su foglio in bianco, solo in seguito abusivamente riempito da terzi).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11874 del 13 marzo 2003
«Non è punibile per il reato di cui all'art. 371 bis c.p. la persona informata sui fatti che abbia reso false dichiarazioni al pubblico ministero al fine di sottrarsi al pericolo di essere incriminata per reati in precedenza commessi e in ordine ai...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13398 del 18 dicembre 1998
«...per il reato di favoreggiamento personale intervenuta in appello e corretta la decisione del primo giudice che, qualificato il fatto ai sensi dell'art. 371 bis c.p., aveva dichiarato l'imputata non punibile per la successiva ritrattazione).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 696 del 24 aprile 1993
«...pubblico ministero di fornire informazioni ai fini delle indagini. Non è quindi, punibile a norma dell'art. 371 bis, c.p. chi, richiesto dalla polizia giudiziaria — anche per delega del pubblico ministero — renda dichiarazioni false o reticenti.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10123 del 12 marzo 2002
«In tema di falsità personale, deve ritenersi punibile ai sensi dell'art. 495 c.p. (falsa attestazione o dichiarazione ad un pubblico ufficiale sull'identità o su qualità personali proprie o di altri) e non dell'art. 374 bis c.p. (false...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 403 del 22 febbraio 1974
«Qualora la falsa deposizione sia intervenuta in una causa civile, il colpevole non è punibile se ritratta il falso e manifesta il vero, prima che sulla domanda giudiziale sia pronunziata sentenza definitiva, anche se non irrevocabile. Per sentenza...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13106 del 2 aprile 2001
«La condotta punibile del reato di mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice (nella specie, un sequestro conservativo) nella forma dell'elusione della misura cautelare a difesa del credito (art. 388, secondo comma, c.p.), ricorre...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11487 del 28 novembre 1988
«Il reato di favoreggiamento personale prevede, come condotta punibile, l'aiuto finalizzato alla elusione delle investigazioni: quindi il termine «aiuta» contenuto nell'art. 378 c.p., ha un significato di larga accezione, comprensivo di ogni...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 65 del 4 maggio 1970
«Non è fondata, in relazione all'art. 21 Cost. la questione di legittimità costituzionale dell'art. 414 ultimo comma c.p., perché nell'ordinamento attuale l'apologia punibile è solo quella manifestazione di pensiero, che per le sue modalità integri...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11578 del 15 dicembre 1997
«L'elemento oggettivo dell'apologia di uno o più reati punibile ai sensi dell'art. 414, comma terzo, c.p., non si identifica nella mera manifestazione del pensiero, diretta a criticare la legislazione o la giurisprudenza o a promuovere l'abolizione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4765 del 27 gennaio 1992
«Il reato di adulterazione di sostanze alimentari, previsto dall'art. 440 c.p., esige una condotta diretta a determinare modifiche alla composizione chimica o delle caratteristiche delle sostanze alimentari, con esclusione di processi modificativi...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4140 del 14 aprile 1995
«Ne consegue che la detenzione per la somministrazione di medicinali guasti imperfetti non integra il reato consumato previsto dall'art. 443 c.p., ma ben può concretare una ipotesi di tentativo punibile ex art. 56 c.p. quando costituisca atto...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 41155 del 4 novembre 2008
«Non integra il reato di possesso e fabbricazione di documenti d'identificazione falsi (art. 497 bis c.p. ) ma l'ipotesi del falso grossolano, non punibile, ex art. 49 c.p., per inidoneità dell'azione a conseguire lo scopo antigiuridico il possesso...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 18577 del 28 marzo 2003
«Il semplice spostamento in territorio estero extracomunitario, a fine di successiva vendita e reimmatricolazione, di un autoveicolo di provenienza furtiva non costituisce “trasferimento” punibile ai sensi dell'art. 648 bis c.p., in quanto non...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5505 del 4 febbraio 2014
«...scorta dell'espressione contenuta nell'art. 648 bis "operazioni in modo da ostacolare l'identificazione della ... provenienza" che non indica un evento etiologicamente connesso alla condotta, ma descrive le caratteristiche dell'atto punibile).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9930 del 14 settembre 1994
«In tema di concorso di persone nel reato, la distinzione tra connivenza non punibile e concorso va individuata nel fatto che, mentre la pagina postula che l'agente mantenga un comportamento meramente passivo, nel secondo detto comportamento può...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 470 del 23 gennaio 1981
«L'offesa a persona diversa, oltre quella alla quale era diretta l'offesa, rappresenta l'elemento consecutivo di un unico reato punibile unitariamente con la pena più grave aumentata fino alla metà: il reato meno grave, infatti, rimane assorbito...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7475 del 24 luglio 1996
«...annotazione di corrispettivi nelle scritture contabili è un reato a consumazione anticipata, in quanto il legislatore ha fissato il suo perfezionarsi con la mancata iscrizione, considerando la successiva condotta come un post factum non punibile.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3117 del 15 marzo 1994
«L'art. 127 della L. 24 novembre 1981, n. 689, secondo cui l'oblazione cosiddetta «discrezionale» prevista dall'art. 162 bis c.p. si applica «anche ai reati indicati nelle lettere f), h), i), n), del primo comma dell'art. 34» va interpretato nel...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3805 del 18 marzo 1980
«Non costituisce reato, neppure tentato, una falsa certificazione d'idoneità psico-fisica col nome dell'interessato in bianco, non essendo un tale documento idoneo a conseguire alcun effetto giuridico. L'accertamento dell'idoneità psico-fisica...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11497 del 14 dicembre 1993
«In tema di falso documentale, la falsità non è punibile solo quando si riveli in concreto inidonea a ledere l'interesse tutelato dalla genuinità del documento, vale a dire quando non abbia la capacità di conseguire uno scopo antigiuridico ed...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8385 del 6 giugno 1990
«La carta d'identità valida per l'espatrio è un documento contenente tanto la certificazione dell'identità della persona a cui è intestata, quanto una autorizzazione amministrativa ad espatriare, la cui falsificazione è punibile non a norma...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5357 del 6 novembre 1983
«...(o perché tale mandato non sia mai esistito, o perché non sia valido in quel momento), il delitto di falso non rientra nello schema dell'art. 486 c.p., ma in quello dell'art. 488, ed è punibile quale falsità materiale a norma dell'art. 485 o 491.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 42649 del 3 novembre 2004
«...cui all'art. 469 c.p., giacché tale ultima disposizione, là dove prevede come punibile la condotta di chi fa uso della cosa recante l'impronta contraffatta, definisce una condotta del tutto sovrapponibile a quella prevista dall'altra disposizione.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 40650 del 12 dicembre 2006
«Integra il delitto di uso di atto falso (489 c.p.), la condotta del cittadino straniero che esibisca agli organi di polizia, in occasione di controlli effettuati in Italia, il passaporto falsificato nella data di scadenza e nel codice di...»