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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3356 del 14 febbraio 2007
«Ai sensi del novellato art. 151 c.c. la separazione dei coniugi deve trovare causa e giustificazione in una situazione di intollerabilità della convivenza oggettivamente apprezzabile e giuridicamente controllabile; a tal fine non è necessario che...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4920 del 26 maggio 1990
«La separazione personale dei coniugi deve essere pronunciata, ai sensi dell'art. 151 c.c., ogni volta che sia accertata la sussistenza di fatti obiettivi che rendano intollerabile la prosecuzione della convivenza o che siano di pregiudizio per la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18000 del 9 settembre 2005
«Nell'accertamento relativo all'eventuale addebito della separazione personale dei coniugi, il giudice di merito può legittimamente utilizzare le risultanze delle indagini espletate dal consulente tecnico dí ufficio, nominato ad altri fini (nella...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7321 del 7 aprile 2005
«Le reiterate violenze fisiche e morali, inflitte da un coniuge all'altro, costituiscono violazioni talmente gravi dei doveri nascenti dal matrimonio da fondare, di per sè sole, non solo la pronuncia di separazione personale, in quanto cause...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22786 del 6 dicembre 2004
«Nel giudizio di separazione personale dei coniugi, ed al fine dell'addebitabilità della separazione stessa, vertendosi in materia di diritti indisponibili, le ammissioni di una parte non possono assumere valore di confessione in senso stretto, a...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5762 del 27 giugno 1997
«A norma dell'art. 156 c.c., il diritto all'assegno di mantenimento a seguito di separazione personale sorge, in favore del coniuge al quale questa non sia addebitabile, ove egli non fruisca di redditi che gli consentano di mantenere un tenore di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7859 del 9 giugno 2000
«La reiterata violazione, in assenza di una consolidata separazione di fatto, dell'obbligo della fedeltà coniugale, particolarmente se attuata attraverso una stabile relazione extraconiugale, rappresenta una violazione particolarmente grave...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4390 del 13 maggio 1987
«Al fine della statuizione sull'addebitabilità della separazione personale fra coniugi, possono essere presi in considerazione anche comportamenti successivi all'inizio della causa di separazione o al provvedimento presidenziale di esonero...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4540 del 24 febbraio 2011
«L'allontanamento dalla residenza familiare, ove attuato unilateralmente dal coniuge, cioè senza il consenso dell'altro coniuge, costituisce violazione di un obbligo matrimoniale ed conseguentemente causa di addebitamento della separazione; non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 24574 del 3 ottobre 2008
«Nel giudizio di separazione personale, ove venga dedotto come causa di addebitabilità della separazione il mancato accordo sulla fissazione della residenza familiare, il giudice di merito, al fine di valutare i motivi del disaccordo, deve tenere...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14840 del 27 giugno 2006
«In materia di affidamento dei figli minori, il giudice della separazione e del divorzio deve attenersi al criterio fondamentale - posto, per la separazione, nell'art. 155, primo comma, c.c. e, per il divorzio, dall'art. 6 della legge 1 dicembre...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1202 del 20 gennaio 2006
«Anche in sede di separazione tra i coniugi, il giudice può affidare il figlio ad entrambi i genitori congiuntamente, trovando applicazione l'art. 6 della legge sul divorzio (1 dicembre 1970, n. 898, come sostituito dall'art. 11 della legge 6 marzo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6063 del 4 dicembre 1985
«Nel procedimento di separazione giudiziale dei coniugi, l'affidamento dei figli minori si sottrae sia alla volontà dei genitori, sia alle scelte dei figli medesimi (i quali non hanno veste di litisconsorti e non abbisognano delle nomina di un...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6339 del 21 marzo 2011
«In sede di modifica delle condizioni di separazione personale dei coniugi, rientra nei poteri ufficiosi del giudice rimodulare i periodi in cui il genitore può tenere presso di sé il figlio di cui è disposto l'affidamento condiviso, in relazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 299 del 11 gennaio 2002
«In tema di "diritto di visita" dei minori (che riceve riconoscimento sia dall'art. 30, comma primo, Cost., sia dall'art. 147 c.c.), la Convenzione dell'Aja e la legge n. 64 del 1994 sono applicabili non solo nei casi in cui manchi un provvedimento...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11025 del 8 novembre 1997
«Il dovere di mantenere, istruire ed educare la prole, secondo il precetto di cui all'art. 147 c.c., impone ai genitori, anche in caso di separazione, di far fronte ad una molteplicità di esigenze dei figli, certamente non riconducibili al solo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12136 del 28 settembre 2001
«Alla stregua del principio di concentrazione e unicità della prova, deve ritenersi tardiva, e perciò inammissibile, la prova contraria dedotta in appello per confutare la prova diretta che, già dedotta in primo grado e non ammessa, sia stata poi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 24498 del 17 novembre 2006
«Il dovere di mantenimento del figlio maggiorenne, gravante sul genitore separato non convivente sotto forma di obbligo di corresponsione di un assegno ex art. 156 c.c., cessa all'atto del conseguimento, da parte figlio, di uno status di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8317 del 1 settembre 1997
«In tema di provvedimenti temporanei ed urgenti, l'ordinanza del presidente del tribunale o del giudice istruttore in un processo di separazione personale tra coniugi attributiva, ad uno di essi, del diritto di abitare la casa familiare deve...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1501 del 29 marzo 1989
«In tema di separazione personale, l'art. 155, quarto comma (nuovo testo) c.c., secondo cui l'abitazione della casa familiare spetta di preferenza al coniuge affidatario dei figli, conferisce al giudice del merito, anche in sede di modificazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12309 del 6 luglio 2004
«In materia di separazione e di divorzio, l'assegnazione della casa familiare, malgrado abbia anche riflessi economici, particolarmente valorizzati dall'art. 6, sesto comma, della legge n. 898 del 1970 (come sostituito dall'art. 11 della legge n....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6522 del 19 luglio 1996
«L'ordinanza di rilascio emessa dal Pretore ai sensi dell'art. 665 c.p.c., rientrando nella categoria dei provvedimenti di condanna con riserva delle eccezioni del convenuto, ha natura di provvedimento sostanziale provvisorio, i cui effetti —...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4735 del 25 febbraio 2011
«L'assegnazione della casa coniugale disposta sulla base della concorde richiesta dei coniugi in sede di giudizio di separazione, in assenza di figli minori o maggiorenni non autosufficienti, non è opponibile né ai terzi acquirenti, né al coniuge...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4204 del 24 febbraio 2006
«In tema di separazione personale di coniugi, il riconoscimento del diritto in favore di uno di essi alla corresponsione dell'assegno alimentare a carico dell'altro presuppone lo stato di indigenza del richiedente, il cui onere probatorio — che è a...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23071 del 16 novembre 2005
«In tema di effetti della separazione sui rapporti patrimoniali tra i coniugi, la conservazione del precedente tenore di vita da parte del coniuge beneficiario dell'assegno costituisce un obbiettivo tendenziale (giacché non sempre la separazione,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5253 del 21 aprile 2000
«Poiché durante la separazione personale non viene meno la solidarietà economica che lega i coniugi durante il matrimonio, la quale comporta la condivisione dei reciproci mezzi, economici, a norma dell'art. 156, ultimo comma, c.c., il coniuge al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3503 del 4 aprile 1998
«Nel caso in cui alla convivenza more uxorio siano riconnesse conseguenze giuridiche, al fine di distinguere tra semplice rapporto occasionale e famiglia di fatto, deve tenersi soprattutto conto del carattere di stabilità che conferisce grado di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10344 del 17 maggio 2005
«Anche in materia di separazione di coniugi, con riguardo all'assegno di mantenimento, deve ritenersi applicabile in via analogica - stante l'identità di ratio riconducibile alla funzione eminentemente assistenziale dell'assegno in questione - la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9079 del 20 aprile 2011
«L'art. 156, secondo comma, c.c. stabilisce che il giudice debba determinare la misura dell'assegno "in relazione alle circostanze ed ai redditi dell'obbligato", mentre l'assegnazione della casa familiare, prevista dall'art. 155 quater c.c., è...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17055 del 3 agosto 2007
«In tema di assegno di mantenimento e di concreta determinazione del relativo ammontare, è incensurabile in sede di legittimità, perché formulato in maniera non illogica, l'apprezzamento del giudice di merito fondato sui seguenti elementi: il...»