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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13745 del 22 luglio 2004
«In tema di risarcimento dei danni derivanti da infortunio sul lavoro, il giudice, nel procedere alla liquidazione equitativa del danno, può, nell'ambito della propria discrezionalità, con valutazione sufficientemente e congruamente motivata,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14592 del 20 novembre 2001
«La prova che il creditore avrebbe potuto evitare i danni dei quali chiede il risarcimento usando l'ordinaria diligenza deve essere fornita dal debitore che pretende di non risarcire in tutto o in parte; egli, infatti, deducendo un controdiritto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9898 del 11 maggio 2005
«In tema di risarcimento del danno cui è tenuto il datore di lavoro in conseguenza del licenziamento illegittimo e con riferimento alla limitazione dello stesso, ex art. 1227, secondo comma, c.c., in relazione alle conseguenze dannose discendenti...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10072 del 26 novembre 1994
«In tema di risarcimento del danno nei rapporti obbligatori, nella nozione di ordinaria diligenza del creditore di cui all'art. 1227, comma 2, c.c., rientra anche il tempestivo esercizio del proprio diritto, ossia l'esercizio non differito fino al...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8527 del 8 aprile 2009
«La novazione non forma oggetto di un'eccezione in senso proprio, come si deduce dalla nozione e dalla disciplina quali delineate negli artt. 1230 - 1235 c.c., poste a raffronto con l'espressa previsione della non rilevabilità d'ufficio della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10629 del 9 maggio 2006
«Ai fini della configurabilità della compensazione in senso tecnico di cui all'art. 1241 c.c., non rileva la pluralità o unicità dei rapporti posti a base delle reciproche obbligazioni, essendo invece necessario solo che le suddette obbligazioni,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6391 del 14 luglio 1997
«L'eccezione di compensazione ha carattere di eccezione in senso stretto, non rilevabile d'ufficio dal giudice per l'espresso divieto posto dall'art. 1242 primo comma c.c., ed è soggetta nel rito del lavoro a decadenza se non proposta nella memoria...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9904 del 20 giugno 2003
«In base al combinato disposto degli articoli 1246, n. 3, c.c. e 545, n. 3 c.p.c., le somme dovute ai privati a titolo di crediti di lavoro sono pignorabili e compensabili nella limitata misura di un quinto; tale limite non opera quando i...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7002 del 21 giugno 1991
«Allorché sia deferito il giuramento decisorio, il giudice, che riconosca il carattere totalmente o parzialmente decisivo delle circostanze che ne costituiscono oggetto, non può rifiutarne l'ammissione, neanche ove ritenga di poter fondare il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11916 del 22 ottobre 1999
«In base agli artt. 1218 e 1256 c.c. la sospensione unilaterale del rapporto da parte del datore di lavoro è giustificata ed esonera il medesimo datore di lavoro dall'obbligazione retributiva soltanto quando non sia imputabile a fatto dello stesso,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16383 del 18 luglio 2006
«Per effetto del negozio di cessione del credito, notificato al debitore ceduto, il diritto di credito trasmigra al cessionario con tutte le azioni dirette ad ottenerne la realizzazione, e nell'ipotesi di esercizio di tali azioni da parte del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7050 del 28 marzo 2011
«Il rapporto che si instaura tra datore di lavoro e Cassa Edile, per il pagamento da parte di quest'ultima ai lavoratori delle somme dovute in base agli accantonamenti effettuati dal datore di lavoro, va qualificato come delegazione di pagamento,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1663 del 7 marzo 1983
«Gli interessi legali sui crediti pecuniari liquidi ed esigibili, quali sono i crediti di lavoro e quelli previdenziali, decorrono di pieno diritto, dalla maturazione di questi alla scadenza, indipendente dalla mora, in quanto sono determinabili...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17076 del 27 agosto 2004
«Le disposizioni generali in materia di anatocismo sono applicabili anche agli interessi relativi ai crediti di lavoro, senza che possa invocarsi un preteso eccesso di tutela, dipendente dall'operatività anche della rivalutazione del credito, o...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14192 del 7 agosto 2012
«La responsabilità del datore di lavoro per inadempimento dell'obbligo di prevenzione di cui all'art. 2087 c.c. non è una responsabilità oggettiva, essendone elemento costitutivo la colpa, quale difetto di diligenza nella predisposizione delle...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 28295 del 31 dicembre 2009
«In tema di responsabilità solidale del datore di lavoro, dei dirigenti, dei preposti e dei colleghi di lavoro per 1'infortunio sul lavoro occorso al lavoratore, alla stregua dell'art. 1308, secondo comma, c.c., il lavoratore chiamato a rispondere...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7294 del 16 aprile 2004
«Con riferimento all'azione di regresso dell'Inail nei confronti della società datrice di lavoro del dipendente infortunato, qualora il giudice civile ha accertato incidenter tantum la responsabilità solidale di tutti i responsabili...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5739 del 13 giugno 1990
«Nell'ipotesi considerata dall'art. 15, primo comma, D.P.R. 30 giugno 1965, n. 1124 — che, in relazione al trasferimento di azienda, prevede, per gli ivi indicati debiti verso l'Inail, l'obbligo solidale del nuovo datore di lavoro e del precedente,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14318 del 30 ottobre 2000
«Anche nell'impiego pubblico — così come nel lavoro privato — il bando di concorso per l'assunzione del personale o per la progressione in carriera dei dipendenti già in servizio viene a configurarsi come una proposta di contratto che, ai sensi...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2370 del 18 maggio 1989
«Con riguardo a controversia di lavoro, luogo in cui è sorto il rapporto di lavoro, ai fini dell'individuazione del giudice competente per territorio ai sensi dell'art. 413 c.p.c., va considerato non quello in cui il lavoratore riceve la lettera di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 18911 del 1 settembre 2006
«Il licenziamento, quale negozio unilaterale recettizio, è assoggettato alla norma dell'art. 1334 c.c. e pertanto produce effetto nel momento in cui il lavoratore riceve l'intimazione da parte del datore di lavoro, con la conseguenza che la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 758 del 16 gennaio 2006
«La lettera raccomandata — anche in mancanza dell'avviso di ricevimento — costituisce prova certa della spedizione attestata dall'ufficio postale attraverso la ricevuta, da cui consegue la presunzione, fondata sulle univoche e concludenti...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3707 del 14 aprile 1999
«Affinché possa operare la presunzione di conoscenza della dichiarazione diretta a persona determinata stabilita dall'art. 1335 c.c. occorre la prova, il cui onere incombe al dichiarante, che la stessa sia stata recapitata all'indirizzo del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14478 del 19 giugno 2009
«In tema di lavoro pubblico privatizzato, ove la P.A. abbia manifestato la volontà di provvedere alla copertura di posti di una determinata qualifica attraverso il sistema del concorso interno ed abbia, a questo fine, pubblicato un bando che...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5295 del 8 marzo 2007
«Costituendo il bando di concorso per l'assunzione di personale una vera e propria offerta al pubblico, all'esito della selezione, per poter reclamare la illegittimità del provvedimento di non assunzione ed invocare la conclusione del contratto di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16501 del 21 agosto 2004
«Ove il datore di lavoro per la copertura di posti di una determinata qualifica abbia manifestato la volontà di procedere mediante un concorso interno ed abbia, a tal fine, pubblicato un bando contenente tutti gli elementi essenziali (numero dei...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9670 del 26 settembre 1998
«Nelle procedure concorsuali sottoposte a regime privatistico, in cui il bando di concorso costituisce un'offerta al pubblico, l'interesse dei concorrenti idonei non utilmente collocati in grad uatoria all'assunzione è di mero fatto — salvo il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2064 del 26 febbraio 1988
«Il bando di concorso per l'assunzione di lavoratori dipendenti non è riconducibile alla previsione dell'art. 1989 c.c. (che configura la promessa al pubblico come negozio unilaterale dotato di efficacia in deroga alla regola generale stabilita...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1280 del 19 febbraio 1983
«L'illegittimità della clausola di un bando di concorso per la assunzione di dipendenti di un ente pubblico economico (nella specie, ENEL), circa l'esclusione di determinate categorie di candidati, la quale non risulti essenziale rispetto alle...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 23289 del 27 ottobre 2006
«In tema di responsabilità precontrattuale, qualora in prossimità della messa in scena il committente di uno spettacolo receda ingiustificatamente dalle trattative per la conclusione del relativo contratto, il danno subito dagli artisti che abbiano...»