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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6071 del 4 giugno 1991
«La materia è regolata dalle norme del c.p.p. (artt. 479 e 488 c.p.p. abrogato; artt. 425 e 427 nuovo c.p.p.), le quali escludono che lo Stato possa essere chiamato a rifondere le spese sopportate dall'imputato prosciolto o assolto, benché...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3447 del 19 marzo 1998
«Quanto al profilo soggettivo, il reato è punito a titolo di dolo, consistente nella conoscenza degli elementi del fatto per il quale si è prestata dal sanitario la propria opera o assistenza, che valgano a disegnare, ancorché possibilisticamente,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 48914 del 19 dicembre 2003
«In tema di proscioglimento prima del dibattimento, l'art. 469 c.p.p., applicabile anche al giudizio di appello, prescrive che al P.M. e all'imputato sia dato avviso della data dell'udienza, al fine di consentire loro di esporre le proprie...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 166 del 25 febbraio 1995
«A norma dell'art. 350, comma settimo, c.p.p., le dichiarazioni spontanee rese alla polizia giudiziaria da persona indagata, senza assistenza del difensore, possono essere utilizzate nel dibattimento ai sensi dell'art. 503, comma terzo, c.p.p.; le...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1303 del 11 febbraio 1993
«Il regime della non utilizzabilità in dibattimento delle dichiarazioni rese spontaneamente dall'indagato, senza l'assistenza del difensore, alla polizia giudiziaria evidenzia la specifica finalità di tutela del diritto di difesa dell'indagato...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9707 del 18 settembre 1995
«L'assunzione di una testimonianza ai sensi dell'art. 507 c.p.p. in un momento diverso da quello indicato dalla norma («terminata l'acquisizione delle prove») costituisce mera irregolarità e non è sanzionata né sotto il profilo della nullità, né...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 27918 del 14 luglio 2011
«Occorre, inoltre, che l'impossibilità di assumere in dibattimento il teste sia assoluta ed oggettiva, e, non potendo consistere nella mera impossibilità giuridica di disporre l'accompagnamento coattivo, occorre che risulti assolutamente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 444 del 9 gennaio 2004
«In tema di spese processuali penali, è priva di fondamento normativo la richiesta, formulata dall'interessato in esito al procedimento di esecuzione conclusosi con l'accoglimento dell'opposizione, di veder condannato lo Stato alla rifusione in suo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9493 del 8 settembre 1995
«Ed infatti, il medico di guardia, anche se, ai sensi dell'art. 14 della L. 27 marzo 1969, n. 128, è a lui affidato il giudizio sulla necessità del ricovero e sulla destinazione del malato, non può rifiutare il ricovero, qualora ne abbia accertata...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8119 del 19 febbraio 2003
«Ai fini dell'esecuzione nello Stato delle rogatorie provenienti da autorità straniere di Stati aderenti alla Convenzione del 19 giugno 1990 di applicazione dell'Accordo di Schengen del 14 giugno 1985, aventi ad oggetto atti di perquisizione o...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 43950 del 6 dicembre 2001
«In tema di rapporti giurisdizionali con autorità straniere, l'art. 53 della Convenzione del 19 giugno 1990 di applicazione dell'Accordo di Schengen del 14 giugno 1985, ratificata con legge 30 settembre 1993 n. 388, secondo il quale, per i Paesi ad...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 25050 del 2 luglio 2010
«In tema di rogatoria internazionale all'estero, la mancata prova dell'adempimento delle modalità previste dall'ordinamento italiano e indicate dall'autorità rogante nel formulare la domanda di assistenza giudiziaria a norma dell'art. 727, comma...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 873 del 5 febbraio 1997
«Dall'insieme delle norme che regolano la rogatoria internazionale per l'acquisizione probatoria all'estero si ricavano due postulati: la prova non può essere acquisita in contrasto con i principi fondamentali ed inderogabili dell'ordinamento...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 39020 del 23 ottobre 2007
«In materia di assistenza giudiziaria penale, sono utilizzabili nel procedimento italiano i verbali degli interrogatori del coimputato contenenti dichiarazioni rese erga alios ed assunti a seguito di rogatoria all'estero secondo le forme stabilite...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1768 del 16 gennaio 2003
«In tema di rogatoria internazionale all'estero, l'art. 3, par. 3 della convenzione europea di assistenza giudiziaria in materia penale del 20 aprile 1959, che dispone che le copie e fotocopie trasmesse in luogo degli originali devono essere munite...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 37774 del 8 novembre 2002
«In tema di rogatoria internazionale all'estero, l'art. 3, par. 3 della convenzione europea di assistenza giudiziaria in materia penale del 20 aprile 1959 non impone allo Stato richiesto una prescrizione a carattere cogente di trasmettere copie o...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 123 del 9 gennaio 2007
«La S.C., nell'affermare tale principio, ha riconosciuto la natura tributaria del contributo predetto, trattandosi di prestazione che non trova giustificazione né in una finalità punitiva perseguita dal soggetto pubblico, né in un rapporto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5424 del 11 aprile 2001
«Pertanto, nel caso dell'ESA (Ente di sviluppo agricolo della Regione siciliana), ente pubblico economico sottoposto al controllo della Regione siciliana — alla quale l'art. 1 del D.L.vo n. 142 del 1948 estende la normativa di cui si tratta — ma...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 524 del 17 gennaio 1992
«In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti, l'onere della preventiva richiesta, all'assicuratore, di risarcimento del danno, posto dall'art. 22, L. 24 dicembre...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3835 del 22 aprile 1994
«Per il combinato disposto degli artt. 51, n. 4 e 63, secondo comma, c.p.c., l'obbligo di astensione del consulente tecnico e la possibilità della sua ricusazione sussistono per il solo fatto che egli abbia già prestato assistenza in tale veste in...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3598 del 12 marzo 2003
«In tema di procedimento disciplinare a carico di avvocati, la norma generale dell'art. 86 c.p.c. (secondo la quale la parte stessa, se in possesso dei requisiti necessari per esercitare l'ufficio di difensore presso il giudice adito, può stare in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23056 del 15 novembre 2010
«In tema di ricusazione dell'arbitro, la formula contenuta nell'art. 51, numero 1, c.p.c., che (nel regime anteriore alla modifica dell'art. 815 c.p.c. operata dall'art. 21 del d.l.vo n. 40 del 2006) prevede tra le cause di astensione obbligatoria...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 312 del 30 gennaio 1976
«La conseguente nullità dell'atto processuale, però, non può essere pronunziata quando il provvedimento di cui all'art. 699 c.p.c. — sia pure irritualmente emesso con la forma del decreto — abbia raggiunto egualmente il suo scopo, ai sensi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 852 del 6 febbraio 1985
«La nullità dell'accertamento tecnico preventivo non può essere dichiarata quando il provvedimento irritualmente emesso abbia raggiunto il suo scopo nel rispetto del principio del contraddittorio per essere stato notificato prima dell'inizio delle...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2145 del 11 maggio 1989
«Ai sensi dell'art. 26 della L. n. 11 del 1971, alla sezione specializzata agraria, sono riservati i provvedimenti di istruzione preventiva, in riferimento ai giudizi ad essa devoluti, anche nel caso dell'eccezionale urgenza di cui all'art. 693,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9386 del 9 marzo 2005
«È configurabile il delitto di omicidio colposo nella condotta del figlio, anche temporaneamente convivente con il padre, che per negligenza ometta di adottare tempestivamente ogni adeguata iniziativa volta ad assicurare la necessaria assistenza...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2774 del 2 marzo 1999
«In tema di causalità, laddove si verifichi una successione temporale di medici nella struttura ospedaliera, il principio dell'affidamento di un medico nell'operato del predecessore ha efficacia scriminante nel perdurare delle stesse condizioni e...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 222 del 22 febbraio 1971
«...di un reato, delle relative circostanze, e delle eventuali esimenti. La norma suddetta non consente pertanto l'accertamento del rapporto di filiazione illegittima, come presupposto del reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 30151 del 24 luglio 2007
«Gli obblighi di assistenza del singolo genitore nei riguardi dei figli non cessano automaticamente al raggiungimento della maggiore età, perdurando finché i figli non abbiano completato gli studi e/o non abbiano trovato una occupazione retribuita...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3881 del 31 gennaio 2012
«La condotta di sottrazione agli obblighi di assistenza inerenti alla potestà genitoriale nei confronti dei figli minori e quella di omessa prestazione dei mezzi di sussistenza, previste, rispettivamente, nel primo e secondo comma dell'art. 570...»