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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5284 del 11 febbraio 2011
«Ai fini della configurabilità del delitto di false dichiarazioni o attestazioni in atti destinati all'autorità giudiziaria, rientrano nella previsione della norma incriminatrice la certificazione di dati clinici non veri o l'attestazione di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 779 del 20 aprile 1970
«Per l'imputabilità del reato di falsità in sigilli o segni di autenticazione o certificazione è sufficiente il dolo generico che consiste nella volontà cosciente e libera dell'agente di commettere il fatto.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 32573 del 9 agosto 2007
«Ai fini della configurabilità del delitto di contraffazione di pubblici sigilli, in quest'ultima categoria vanno annoverati anche gli strumenti capaci di un'indeterminata ripetizione dell'impronta autenticatrice. (Nella specie, relativa ad...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 25004 del 20 giugno 2001
«Si verifica nullità della sentenza, ai sensi dell'art. 522 comma secondo c.p.p., per mancanza di correlazione tra contestazione e pronunzia, nel caso in cui l'imputato, rinviato a giudizio per rispondere del reato di contraffazione di pubblici...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9658 del 5 luglio 1989
«Il delitto di contraffazione di altri pubblici sigilli o strumenti destinati a pubblica autenticazione o certificazione (art. 468 c.p.) concorre con il reato di (art. 1, L. 29 luglio 1981, n. 406) abusiva riproduzione a fini di lucro di dischi,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12485 del 25 novembre 1980
«La norma di cui all'art. 468, comma secondo, c.p. si differenzia da quella contenuta nell'art. 517 c.p., perché è diretta a tutelare la pubblica fede dalla contraffazione di strumenti predisposti per una certificazione di carattere pubblico,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 39630 del 10 novembre 2010
«Integra il reato di contraffazione delle impronte di una pubblica certificazione (art. 469 c.p.) la condotta di colui che appone sulla fotocopia falsamente formata - relativa ad una domanda di finanziamento al competente ufficio della regione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 43088 del 18 novembre 2008
«È configurabile il reato di contraffazione di impronta di una pubblica autenticazione o certificazione ancorché essa sia apposta su un atto inesistente sotto il profilo giuridico, in quanto ciò che rileva a tal fine è l'effettività della...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2708 del 23 gennaio 2006
«Integra il reato di uso di cose che recano impronte falsificate (art. 469 c.p.), la condotta di colui che utilizza numerosi lingotti solo apparentemente d'oro ed in realtà di metallo, recanti un'impronta contraffatta indicante falsamente la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 42259 del 28 ottobre 2004
«In tema di reati di falso, configura l'ipotesi criminosa di cui all'art. 469 c.p. (contraffazione delle impronte di una pubblica autenticazione o certificazione) il trasferimento dell'impronta genuina su di un documento originariamente privo della...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 37404 del 23 settembre 2004
«Integra gli estremi del delitto di cui all'art. 469 c.p. (contraffazione delle impronte di una pubblica autenticazione o certificazione), il rinvenimento a bordo di un'autovettura di una placca contraffatta, intestata Ministero della Giustizia,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2515 del 13 marzo 1995
«La contraffazione del numero originale del telaio impresso sul ciclomotore dalla casa costruttrice non integra né l'ipotesi delittuosa di cui all'art. 469 c.p., né quella contravvenzionale di cui all'art. 52 c.s. La prima, infatti, si riferisce...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4847 del 4 aprile 1990
«Ai fini della sussistenza del delitto di contraffazione delle impronte di una pubblica autenticazione o certificazione, di cui all'art. 469 c.p., anche la traslazione di una impronta genuina su di un documento che ne è privo è un mezzo idoneo alla...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3194 del 11 aprile 1981
«La falsificazione di targhe automobilistiche integra gli estremi del reato di contraffazione di impronte di pubblica certificazione.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 30120 del 28 luglio 2011
«Non vi è rapporto di specialità tra il reato di contraffazione delle impronte di una pubblica autenticazione o certificazione (art. 469 c.p.) ed il reato di possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi (art. 497 bis c.p.),...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 39452 del 29 novembre 2006
«Integra il delitto di cui all'art. 469 c.p. (contraffazione delle impronte di una pubblica autenticazione o certificazione e uso della cosa contraffatta) — e non quello di cui all'art. 489 c.p. (uso di atto falso) — la condotta di colui che...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9475 del 13 agosto 1998
«Non sussiste rapporto di specialità tra il reato di cui all'art. 469 c.p. (contraffazione delle impronte di una pubblica autenticazione o certificazione) e il reato di cui all'art. 1 della legge n. 406 del 1981 (Abusiva riproduzione di prodotti...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6395 del 3 maggio 1990
«La contraffazione dello stemma della Repubblica sui moduli delle carte di identità integra la fattispecie criminosa di cui all'art. 469 c.p. (contraffazione delle impronte di una pubblica autenticazione o certificazione), in relazione all'art. 468...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 43027 del 3 dicembre 2010
«Integra il reato previsto dall'art. 470 c.p. il porre in vendita biglietti di ingresso a manifestazioni sportive recanti il contrassegno SIAE contraffatto, in quanto quest'ultimo ha natura giuridica di impronta di pubblica autenticazione e...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8414 del 25 febbraio 2004
«In relazione al delitto di cui all'art. 470 c.p., per impronta di pubblica autenticazione o certificazione si intende non solo quella proveniente da un ente pubblico, ma anche quella la cui presenza su determinate cose è imposta dalla legge al...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3998 del 12 aprile 1995
«Integra il delitto di cui all'art. 470 c.p. (vendita o acquisto di cose con impronte contraffatte di una pubblica autenticazione o certificazione) la fraudolenta utilizzazione di una riproduzione fotografica di un contrassegno originale....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1483 del 12 febbraio 1992
«Il reato di cui all'art. 1 legge n. 406 del 1981 non ha carattere speciale rispetto a quello previsto dall'art. 470 c.p. Infatti, mentre l'art. 470 c.p. punisce il fatto di chi pone in vendita cose con le impronte contraffatte di una pubblica...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10323 del 2 dicembre 1983
«Nell'ipotesi di acquisto di cose con le impronte contraffatte di una pubblica autenticazione o certificazione, il reato di cui all'art. 470 c.p. deve ritenersi consumato, allorché si tratti di vendita con spedizione e cioè da piazza a piazza, fin...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10297 del 2 dicembre 1996
«Fra le condotte previste dagli artt. 648 (ricettazione) e 470 (vendita o acquisto di cose con impronte contraffatte di una pubblica autentificazione o certificazione) c.p. non esiste rapporto di specialità; non è dato rinvenire in esse, infatti,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 763 del 22 maggio 1996
«Il reato di cui all'art. 470 c.p. (vendita o acquisto di cose con impronte contraffatte di una pubblica autenticazione o certificazione) costituisce autonoma figura di reato e non circostanza attenuante dei reati di cui agli artt. 467, 468, 469...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8652 del 29 gennaio 2008
«Non integra il reato di uso abusivo di sigilli (art. 471 c.p.) la condotta di colui che utilizzi il timbro riproducente il nome e cognome di un professionista (nella specie ingegnere) nonché il numero dell'iscrizione al relativo albo su relazioni...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 31134 del 31 luglio 2007
«In tema di lesioni aggravate, il pericolo di vita di cui all'art. 583, comma primo, n. 1, c.p. — e cioè la probabilità che la morte si verifichi in un momento qualunque del corso del processo morboso — deve essere desunto secondo l'id quod...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 46273 del 14 dicembre 2011
«In materia di falso, per poter qualificare come certificato amministrativo un atto proveniente da un pubblico ufficiale, devono concorrere due condizioni: a) che l'atto non attesti i risultati di un accertamento compiuto dal pubblico ufficiale...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 791 del 29 aprile 1996
«Il provvedimento col quale il Ministero del Tesoro accoglie la domanda di un privato intesa ad ottenere la disponibilità di un immobile costituisce un atto amministrativo, in quanto emesso da un pubblico impiegato nell'esercizio di una pubblica...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3805 del 18 marzo 1980
«Non costituisce reato, neppure tentato, una falsa certificazione d'idoneità psico-fisica col nome dell'interessato in bianco, non essendo un tale documento idoneo a conseguire alcun effetto giuridico. L'accertamento dell'idoneità psico-fisica...»